F1 | Analisi metà mondiale 2025, McLaren: un rullo compressore che non ha intenzione di arrestarsi

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 23 Luglio 2025 - 21:00
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | Analisi metà mondiale 2025, McLaren: un rullo compressore che non ha intenzione di arrestarsi
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La scuderia di Woking si gode il momento d’oro, forte della quasi certezza di entrambi i titoli mondiali e di una rivalità interna che, per ora, tutto ha fatto fuorché scoppiare

La stagione 2025 di F1 è stata fin qui contraddistinta da un unico colore. L’arancione McLaren, dopo anni difficili tra rivoluzioni e ricostruzioni, è tornato al vertice della classe regina del motorsport, e lo ha fatto come meglio non avrebbe potuto. Da quel Gran Premio d’Austria 2023, quando l’allora MCL60 riceveva i suoi primi, determinanti aggiornamenti, si è arrivati al capolavoro che è oggi la MCL39, praticamente priva di un vero punto debole e capace fin da subito di mettere in riga tutti gli avversari, a volte anche con margini da capogiro.

La supremazia della creatura di Woking non ha fin qui subito alcun attacco, salvo le vittorie di tappa conquistate da Max Verstappen e George Russell, comunque ininfluenti ai fini delle classifiche iridate. Proprio in termini numerici, a Woking hanno compiuto un balzo davvero eccezionale. I 460 punti conquistati nei primi 12 appuntamenti permettono alla squadra guidata da Andrea Stella di guardare tutti dall’alto, e di farlo con ampio margine. Ben 238 sono le lunghezze di vantaggio che la McLaren può vantare sulla Ferrari, ma non è finita qui. Per rendere l’idea di quanto la corazzata britannica possa essere definita tale, basti pensare che, anche nel caso in cui, nelle ultime due tappe, entrambe le vetture avessero fatto registrare uno zero, la compagine inglese sarebbe comunque risultata davanti di un punto alla Red Bull del 2024, sempre a metà stagione.

Per McLaren, in ogni caso, il 2025 sarà comunque da ricordare. Il titolo Costruttori è praticamente ipotecato, mentre per quello Piloti il discorso pare pronto a chiudersi a brevissimo. L’unica incertezza rimane sul nome del vincitore, ma, probabilmente, a Woking il problema non si pone. Entrambi gli scenari rappresenterebbero un successo per la compagine inglese: se a trionfare fosse Piastri, verrebbe messa in risalto la grande operazione portata a termine tre anni fa che ha visto la squadra “papaya” strapparlo all’Alpine; se fosse Norris a laurearsi iridato, verrebbe enfatizzato il grande lavoro che McLaren ha svolto con il classe 1999, presente fin da giovanissimo nell’Academy. Se poi ci aggiungiamo che, di tensioni reali tra i due alfieri, ancora non se ne sono viste, allora ecco che il prosieguo di campionato potrebbe essere ancora più sereno rispetto alla sua prima metà.

Oscar Piastri

Dal punto di vista dei piloti, per quanto si possano tessere le lodi di entrambi, non mancano in ogni caso alcuni appunti. Oscar Piastri, alla sua terza stagione in F1, si ritrova al comando della classifica generale, forte di cinque vittorie e dieci podi. L’australiano, dopo la brutta partenza dell’Australia, si è ripreso immediatamente, inanellando una serie di risultati impressionanti che lo hanno catapultato in vetta alla graduatoria. Alle sue qualità già ammirabili nel corso dell’ultima stagione, tutte affinate e portate ad un livello ancora superiore, se ne sommano altre, nate dai punti deboli che il classe 2001 aveva dimostrato di avere nelle prime due annate nella massima serie.

Lando Norris

Alle spalle del numero 81, c’è ovviamente il suo compagno di squadra, Lando Norris. Il britannico è stato probabilmente uno dei piloti più bersagliati dalle critiche in questa prima metà di 2025, a volte fondate come, altrettanto spesso, ingigantite rispetto agli episodi. Non c’è dubbio che l’inglese, fin dalle prime uscite stagionali, si sia reso protagonista di diverse sbavature che gli hanno impedito di lottare concretamente per le posizioni che contano, una su tutte il botto nelle qualifiche di Jeddah e, soprattutto, lo scontro con Piastri al termine della gara in Canada. Proprio da quest’ultimo, però, Norris pare esserne uscito quasi rigenerato. Le due vittorie convincenti in Austria e Gran Bretagna lo hanno riportato a ridosso del vicino di box in classifica, e sembrano avergli restituito quella serenità necessaria per affrontare senza pressioni i weekend.

Immagine di copertina: Media McLaren

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