F1 | Analisi metà mondiale 2025, Haas: la costanza rimane il problema principale

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 21 Luglio 2025 - 15:00
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | Analisi metà mondiale 2025, Haas: la costanza rimane il problema principale
P300
NUOVO GRUPPO TELEGRAM - UNISCITI A NOI
Home  »  AnalisiF1

La scuderia americana, pur essendosi tolta alcune piccole soddisfazioni, non è ancora riuscita ad inanellare la giusta continuità nei risultati

Dopo un 2024 di rinnovamento e ritrovamento, specialmente in termini di prestazioni, in casa Haas la stagione corrente avrebbe dovuto rappresentare un ulteriore passo in avanti nella lotta a centro gruppo, in cui la squadra statunitense avrebbe voluto ritornare in pianta stabile. Arrivati al giro di boa del Mondiale 2025, si può affermare che, nonostante una vettura forse più convincente dal lato velocistico, la situazione sia rimasta pressoché la stessa di 12 mesi fa, quantomeno se si osservano i punti conquistati.

Il bottino racimolato a metà campionato, infatti, è praticamente identico nelle ultime due annate: 27 punti l’anno scorso, 29 quest’anno. La differenza sostanziale, però, sta nella posizione in classifica che tali punti sono valsi. Se, infatti, la Haas poteva vantare un margine rassicurante su squadre come Alpine, Williams e Sauber, tutte alle spalle del team americano nella stagione passata, ad oggi dietro alla scuderia di Gene Haas si ritrova la sola Alpine, mentre i diretti rivali hanno compiuto importanti passi avanti.

La differenza, fin qui, l’ha fatta tutta la costanza di rendimento. Troppe, infatti, le volte in cui la VF-25 non ha saputo ripetere in pista le prestazioni viste magari una settimana prima su un altro tracciato. A ciò si aggiunge la necessità di una nuova coppia di piloti di adattarsi al 100% a vettura e squadra.

In generale, la Haas avrebbe bisogno di mettere tutto insieme per le restanti 12 tappe. Un obiettivo decisamente più facile a dirsi che a farsi, ma, nel concreto, è questo tutto ciò che manca alla squadra americana. Se Bearman ha spesso stupito al sabato, battendo più volte il proprio compagno, è anche vero che sia stato Ocon la vera certezza della domenica, pur mancando qualche volta della giusta velocità pura in qualifica. Sistemandosi sotto entrambi i punti di vista, ecco che il prosieguo del campionato potrebbe restituire maggiori soddisfazioni alla scuderia statunitense.

Esteban Ocon

Esteban Ocon, fin qui, ha comunque convinto. Il francese è decimo in classifica e vanta la quasi totalità di punti conquistati dalla scuderia a stelle e strisce. Il nativo di Évreux è giunto in top 10 in 6 gare su 12 e, finora, ha dimostrato di poter ricoprire senza problemi il ruolo di prima guida. Di certo, l’esperienza in Haas è decisamente più tranquilla di quanto non abbia provato nell’ultima stagione con Alpine, dalla quale ne è uscito con gli stracci nonostante il podio di Interlagos e appiedato ad una gara dalla fine. Se non altro, Ocon può togliersi al momento la soddisfazione di essere davanti al suo team.

Oliver Bearman

Lo stesso non si può invece dire di Oliver Bearman. L’inglese, ad inizio anno, si presentava come uno dei debuttanti più interessanti del lotto, avendo sfoggiato performance convincenti nelle volte in cui è stato chiamato in causa come pilota di riserva nel corso del 2024. A seguito di un ottimo inizio, con 3 arrivi a punti su 4 gare, l’allievo della Ferrari Driver Academy si è perso, inanellando una serie di gare lontano dalle posizioni che contano e spesso protagonista di errori poi pagati a caro prezzo. Ad un rookie, è chiaro, si può chiedere fino ad un certo punto, ma per il britannico sarà più che mai necessario ritrovare se stesso nella seconda metà di stagione.

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

Condividi

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA