F1 | Analisi metà mondiale 2025, Ferrari: seconda, (lontana) dietro McLaren ma quanti problemi, in pista e fuori

Autore: Paolo Valentino
Pubblicato il 23 Luglio 2025 - 17:00
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | Analisi metà mondiale 2025, Ferrari: seconda, (lontana) dietro McLaren ma quanti problemi, in pista e fuori
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Sebbene sia subito dietro i leader nel Costruttori, la Ferrari non ha convinto nella prima metà di campionato

Il GP di Silverstone ha segnato la fine del girone di andata della stagione 2025 di F1 e fino a qui la McLaren è stata pressoché perfetta, inarrivabile. La sua forza era facilmente prevedibile a inizio campionato mentre, viste le aspettative di inizio stagione, ciò che non ci si aspettava era una Ferrari mai in partita.

Per la rossa zero pole e zero vittorie nella prima parte del Mondiale, una doppia squalifica in Cina e un’umiliante doppia eliminazione in Q2 nel GP di casa a Imola. Di positivo c’è stato ben poco: una vittoria di Lewis Hamilton nella sprint cinese, quattro podi, tutti con Charles Leclerc, e il secondo posto nel Mondiale costruttori con 12 punti di vantaggio sulla Mercedes che fa sì morale ma con un distacco siderale. McLaren, infatti, ha più del doppio dei punti della Rossa, 460 contro 222.

Mai come negli ultimi anni si pensava che la rossa fosse pronta a tornare a vincere dopo il titolo costruttori perso lo scorso anno all’ultima gara. Invece di fare quello step ulteriore che ci si aspettava, la Ferrari ha fatto ben più di un passo indietro, soprattutto dal punto di vista tecnico: la rivoluzione del progetto SF-25 fino ad ora non ha pagato, nonostante qualche timido segnale di ripresa dal GP d’Austria.

I punti in campionato sono 80 in meno rispetto al 2024 (222 contro 302) e già dai test prestagionali in Bahrain si era capito che non tutte le cose giravano ai regimi giusti, anche se tre giorni non potevano emanare sentenze definitive. A squarciare il velo di Maja sono stati un inizio pallido con l’ottavo e il decimo posto nella prima gara in Australia (anche se in condizioni miste) e, soprattutto, la clamorosa doppia squalifica arrivata nel GP di Cina, l’indomani della gara Sprint vinta da Lewis Hamilton: se la #16 è risultata sottopeso, la #44 vittoriosa il giorno prima è stata trovata con un’eccessiva usura del pattino del fondo, un problema di altezza citato in modo ricorrente nel corso di questa prima metà di stagione.

Lewis Hamilton

Come facilmente prevedibile, dei due piloti è Lewis Hamilton ad aver avuto maggiori difficoltà. Adattarsi al metodo di lavoro un nuovo team, per di più italiano, richiedeva del tempo, così come non era scontato trovare un immediato feeling con il suo nuovo ingegnere di pista Riccardo Adami, dopo tanti anni con Peter Bonnington. Ma, tranne per il sabato cinese e forse l’ultimo weekend di casa a Silverstone, Lewis Hamilton e la SF-25 non sono mai andati particolarmente d’accordo, tanto che l’inglese l’ha definita inguidabile in più occasioni.

Il miglior risultato in gara è stato il quarto posto raggiunto a Imola, nel GP d’Austria e, appunto, nell’ultima gara in casa. Anche la qualifica non ha mai sorriso particolarmente al sette volte campione del mondo. Tralasciando la prima e unica pole (sempre nella Sprint) a Shanghai, lo storico 2025 recita due eliminazioni in Q2, (Miami e Imola) ed il quarto posto come suo miglior risultato in qualifica (GP Monaco e GP Austria).

Charles Leclerc

Chi invece ha retto un po’ meglio l’urto della delusione rossa, per quanto possibile, è Charles Leclerc.
Arrivato al suo settimo anno in rosso con più delusioni che gioie, il monegasco continua a dichiarare amore eterno alla rossa sognando di vincere il mondiale con questo colore. Ma il sogno da solo non basta, serve una macchina competitiva (che neanche quest’anno ha avuto) in grado di puntare costantemente alla vittoria.

Charles è sempre stato consapevole dei limiti della sua monoposto e, più volte, ha fatto da parafulmine ad una Ferrari mai in gioco, anche quando non aveva evidenti responsabilità. È indice di quanto lui si senta capitano di questa squadra. A 28 anni, però, viste queste premesse e senza un cambio di rotta, il n.1 sulla sua rossa inizia ad apparire sempre più lontano.

In questo 2025, oltre alla squalifica in Cina e al 14° posto a Silverstone, Leclerc è finito tre volte sul gradino più basso del podio (GP dell’Arabia Saudita, GP di Spagna e nel GP d’Austria) e ha ottenuto un solo secondo posto a casa sua nel GP di Monaco. Zero le vittorie. Anche in qualifica non ha brillato ed è una notizia, essendo Charles il secondo poleman nella storia della Ferrari nonché pilota che trova nel giro secco la sua forza principale. Fino ad ora il monegasco ha avuto evidenti difficoltà: solamente due partenze dalla prima fila, 2° sia a Monaco che al Red Bull Ring.

Fred Vasseur

Capitolo Team Principal. Frederic Vasseur è in scadenza nel 2025 e il mancato rinnovo fin qui ha il sapore di riflessioni da parte della proprietà. Cambiare l’ennesima guida alla viglia del fondamentale cambio di regolamento del 2026, rappresenterebbe un’incognita ulteriore a quelle già in arrivo dal nuovo ciclo tecnico. A rendere ulteriormente le acque agitate è stato il doppio sfogo dello stesso Vasseur contro la stampa italiana, a dimostrare un certo nervosismo generale.

Tuttavia, Vasseur resta è convinto del progetto SF-25, sostenendo a più riprese che la SF-25 abbia un potenziale inespresso. Ora c’è tutta la seconda parte di stagione per dimostrarlo, anche alla luce della nuova sospensione posteriore che sarà gettata nella mischia da Spa-Francorchamps. Basterà per trovare, finalmente, le prestazioni annunciate all’inizio dell’anno? Lo scopriremo.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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