F1 | Analisi: la situazione Team per Team in attesa del 2024 – Parte 1

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
5 Gennaio 2024 - 17:10
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Qual è la situazione attuale dei team di F1 per il 2024? Prima parte di una breve analisi a motori spenti.

Manca ancora più di un mese alle presentazioni delle vetture 2024. In un periodo particolarmente calmo, nel quale si rincorrono più indiscrezioni che altro, proviamo quindi a ragionare sui dieci team e su quelle che possono essere le prospettive per la stagione che dovrebbe essere, a meno di qualche cancellazione, la più lunga di sempre: 24 Gran Premi e 6 Sprint per un totale di 30 gare, lunghe o corte che siano.

RED BULL

I campioni in carica possono contare su un vantaggio competitivo derivante sin dalla RB18. Con la RB19 il gap è andato ad aumentare significativamente sugli avversari. Il grande dubbio, vedendo le prestazioni di Sergio Pérez, è quale sia il vantaggio costituito dalla Red Bull in quanto monoposto e quale quello del binomio Red Bull – Verstappen. Detto questo, il Team di Milton Keynes ha un margine da gestire che, solitamente, permette di restare davanti in tutti gli anni di un ciclo tecnico. È evidente che sarà difficile ripetere una stagione come la 2023, destinata a restare una perla nella storia della Formula 1. Ma è altrettanto difficile pensare che la futura RB20 non sarà ancora davanti, magari con meno margine sui diretti inseguitori.

MERCEDES

A Brackley le mani prudono. Dopo aver dominato per otto anni e visto una sola vittoria negli ultimi due, il Team di Toto Wolff vuole tornare a lottare per i titoli. La W15 avrà l’arduo compito di vendicare le deludenti W13 e W14: con James Allison tornato al ponte di comando dopo l’uscita di Mike Elliott, Mercedes vuole ripartire da zero dopo aver abbandonato definitivamente la filosofia progettuale delle pance “size zero”, la quale non ha pagato al primo anno del nuovo ciclo tecnico ed è stata riproposta – tra i dubbi – anche nella passata stagione. L’esperimento non ha pagato nuovamente e, pertanto, quello che ci possiamo aspettare è una Mercedes che si allinei un po’ allo standard progettuale indicato da Red Bull. Il divario in termini di esperienza è tanto, ma il Team di Brackley ha sicuramente le risorse per chiudere parte del gap accumulato in due stagioni.

FERRARI

La Rossa catalizza l’attenzione nel nostro paese e non solo. Il progetto 676, il cui nome finale sarà svelato solo alla presentazione del 13 febbraio, avrà l’onere di riportare la Ferrari quanto meno al livello visto ad inizio 2022, quando la grande illusione di poter tornare a lottare per il titolo aveva scatenato gli appassionati del Cavallino. Dopo un 2023 di esperimenti con una SF-23 che ha presto dimostrato di non essere all’altezza della Red Bull, la prima monoposto della gestione Vasseur sarà rivista in alcuni punti rispetto alla precedente per cercare di inseguire il team campione in carica. Se nel 2023 si era vissuto con l’attenuante di una situazione ereditata, il 2024 sarà il primo anno d’esame vero per la nuova gestione, sia dal punto di vista del personale che tecnico. Cosa ci si può aspettare? In questo caso è davvero difficile da dire e non ci sono previsioni pre pista che tengano. Sarà il primo quarto di stagione a definire un primo bilancio.

MCLAREN

Il portentoso recupero della seconda metà di stagione da parte di McLaren pone il team di Woking come potenziale minaccia per Red Bull. Sono stati gli stessi campioni in carica a riconoscere il grande recupero operato dalla squadra guidata da Andrea Stella, capace di fare un salto di qualità raramente visto a stagione in corso negli ultimi anni. L’arrivo di Rob Marshall proprio da Red Bull, poi, è un ulteriore tassello di qualità per una squadra che non vede il titolo mondiale dal 2008. Sarà interessante capire quanto i tecnici riusciranno ad estrarre come potenziale dalla prossima vettura partendo dal progresso fatto nel 2023. Se gli upgrade portati in Austria erano stati capaci di spingere la MCL60 dal fondo griglia di inizio stagione ai podi del finale, la futura vettura sarà da osservare con occhio attento perché, conti alla mano, potrebbe davvero rappresentare la prima inseguitrice di Red Bull.

ASTON MARTIN

Aston Martin, nel 2023, ha vissuto una situazione contraria a quella di McLaren. Partita come principale inseguitrice di Red Bull, la AMR23 ha perso contatto con l’andare della stagione, per poi perdere progressivamente il secondo, il terzo ed anche il quarto posto nel mondiale in favore di Mercedes, Ferrari e McLaren (proprio lei). Nata con una buonissima base di partenza e molti podi conquistati con Alonso, la vettura del team britannico ha quindi mancato l’importante fase di sviluppo per stare al passo con se stessa e con gli altri. Per il 2024 il punto di domanda è quindi molto grande: come sarà la stagione della verdona? Andrà di pari passo con il 2023, con un buon inizio ed una discesa o i tecnici sapranno mantenere uno sviluppo in linea con il resto delle altre squadre? Una sicurezza, almeno, c’è e si chiama Fernando Alonso. Anche quello dei piloti è un capitolo importante. Per mirare alti in classifica costruttori bisogno avere due punte e, nella scorsa stagione, la seconda di Lance Stroll è stata per lo più spezzata.

Immagine: Media Red Bull

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