Dopo dieci anni Alpine è pronta a tornare alla motorizzazione Mercedes. E la decisione non è esente da critiche durissime
In quella che sembra ormai una fase di ristrutturazione in stato avanzato di Alpine, poche settimane dopo l’annuncio dell’arrivo di Flavio Briatore in qualità di super consulente del team transalpino, arriva la notizia che dal prossimo anno le due monoposto di Enstone saranno spinte non più dai propulsori Renault ma dai Mercedes, tornando a quanto visto nella stagione 2015.
La decisione ha scatenato diverse reazioni: la più esposta è quella di Pierre Chauty, ex manager legale del team francese da aprile 2015 a ottobre 2022. Chauty ha pubblicato su Linkedin un lungo post nel quale ha criticato aspramente la decisione, puntando il dito con veemenza contro i grandi nomi a capo del team, Luca De Meo e Laurent Rossi.
“Questa situazione è il risultato diretto della disastrosa leadership di Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault. Il fallimento di De Meo nel riconoscere e correggere gli errori commessi da Laurent Rossi per oltre due anni e mezzo è imperdonabile e ha danneggiato significativamente Alpine e l’intero Gruppo Renault. Inoltre, De Meo non ha nemmeno avuto il coraggio di annunciare personalmente la fine della produzione dei motori di F1, mostrando la sua codardia e sottraendosi alle sue responsabilità”.
Dopo De Meo, Chauty punta il dito anche contro Rossi:
“Ha licenziato numerosi dipendenti per motivi puramente politici, prendendo di mira coloro che riteneva troppo vicini alla precedente gestione, senza nemmeno avere la decenza di parlarci di persona e lasciando il lavoro sporco alle risorse umane […] Le sue decisioni hanno portato a una significativa perdita di talento ed esperienza, trascinando il marchio e il team F1 nella situazione attuale”.
Chauty, poi, “ringrazia” Alain Prost per essere stato l’unico personaggio di spicco a denunciare la situazione in passato:
“Ha pubblicamente denunciato Rossi per la sua incompetenza e arroganza, sottolineando come la sua leadership abbia interrotto i progressi del team. Apprezzo i suoi sforzi per portare alla luce questi problemi, poiché era l’unica persona con sufficiente legittimità e notorietà per ottenere la giusta attenzione”.
Infine, le preoccupazioni per le ripercussioni sul personale dopo la scelta di passare a Mercedes
“La partnership di Alpine con Mercedes potrebbe portare benefici tecnici, ma le conseguenze umane saranno disastrose. La perdita di personale qualificato è un qualcosa da cui Alpine e probabilmente il Gruppo Renault non si riprenderanno. L’impatto sui più di 500 dipendenti di Viry-Châtillon, compresi molti che saranno licenziati quasi immediatamente, senza alcuna sicurezza, è straziante”.
Di sicuro una situazione non facile per un team attualmente in difficoltà e con un pilota da scegliere per la prossima stagione.
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