La mediazione con i rappresentanti di Viry-Chatillon non ha prodotto il risultato sperato: sarà trasformata in Hypertech Alpine
La mobilitazione dei dipendenti di Viry-Chatillon, alla fine, non ha portato al risultato sperato. La sede di produzione delle Power Unit F1 per Alpine smetterà di operare per la massima categoria, cessando quindi l’attività in collaborazione con Enstone. Cesserà quindi un’attività iniziata negli anni ’70, ai tempi come Renault, che ha portato alla conquista di 23 titoli iridati tra piloti e costruttori con Williams, Benetton, Renault appunto e Red Bull.
Alpine ha annunciato un progetto di trasformazione denominato “Hypertech” per la sede di Viry che diventerà, secondo quanto comunicato, un “avanzatissimo centro di ingegneria” che “riunirà alcuni dei migliori talenti al mondo per contribuire allo sviluppo di veicoli ad altissime prestazioni e alle innovazioni nelle tecnologie più avanzate” per Alpine e il Gruppo Renault.
Di conseguenza, Enstone diventerà l’unica sede per la scuderia Alpine in F1, incorporando quindi anche la parte relativa alle Power unit. Come si vocifera da tempo, l’accordo per i cambiamenti regolamentari del 2026 dovrebbe essere concluso con Mercedes.
Alpine ha precisato che tutti i dipendenti interessati dal progetto di trasformazione sarà offerta una nuova posizione all’interno della divisione Hypertech.
Il CEO di Alpine, Philippe Krief, ha dichiarato: “La creazione del centro Hypertech è fondamentale per la strategia di sviluppo di Alpine e per la strategia di innovazione del Gruppo. È un punto di svolta nella storia di Viry-Chatillon, che garantirà la continuità di know-how nel futuro del Gruppo. Il DNA sportivo rimane una fondamentale per il marchio. Continuerà ad alimentare un progetto industriale e automobilistico senza precedenti, grazie in particolare a Hypertech Alpine”.
Immagine di copertina: Media Alpine
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