F1 | Alpine e la fine dell’era Power Unit, il duro comunicato dei dipendenti di Viry-Chatillon: “Centinaia di posti di lavoro persi”

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 3 Ottobre 2024 - 20:25
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | Alpine e la fine dell’era Power Unit, il duro comunicato dei dipendenti di Viry-Chatillon: “Centinaia di posti di lavoro persi”
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Non è mancata la risposta della sede di Viry alla decisione di Alpine di interrompere l’uso delle PU francesi dal 2026

Con un comunicato rilasciato sui social, la sede di Viry-Chatillon ha espresso tutto il suo disappunto per la decisione di Alpine di interrompere l’uso della Power Unit costruita internamente a partire dal 2026. Il comunicato, che riportiamo, indica che nonostante lo sviluppo della PU 2026 fosse avanzato, la decisione è stata comunque presa con rischi sicuri per il personale, nonostante le parole rassicuranti del management. Ecco il testo completo del comunicato.

Tutti i rappresentanti del personale, in rappresentanza dei dipendenti e della maggior parte delle parti interessate, esprimono rammarico e disappunto per la decisione di interrompere l’utilizzo della Power Unit in Formula 1 dal 2026. La scelta è stata ratificata dal Gruppo, che desidera ridurre il rischio finanziario attorno alla F1, nonostante non sia stata condotta alcuna analisi seria per valutarne l’impatto sulle vendite future e sul prestigio del marchio.

Eventuali possibilità di partnership sono state scartate dal Gruppo, anche se avrebbero potuto soddisfare diversi obiettivi: il mantenimento dell’attività in F1, la riduzione dei costi di sviluppo e operativi, la preservazione di tutte le competenze e la possibilità di portare in gara la Power Unit RE26, già in gran parte sviluppata, per la stagione 2026.

I contenuti, le risorse e la sostenibilità dei nuovi progetti che la Direzione intende introdurre a Viry appaiono ancora ampiamente imprecisi. Le dimensioni comunicate dell’area di monitoraggio per la F1 (in termini di personale e budget) sembrano ancora insufficienti e mettono in dubbio il possibile ritorno di Alpine come motorista in futuro.

La storia del sito di Viry dimostra che sono state spesso prese decisioni contrarie, sottolineando l’importanza di mantenere in chiave futura competenze altamente qualificate, in modo da lasciare aperta la porta a un ritorno in F1 quando la regolamentazione e il contesto finanziario lo avrebbero reso più attraente per gli azionisti.

L’implementazione del progetto Hypertech porterà con sé le prime conseguenze a brevissimo termine (entro 3 mesi) sui posti di lavoro e sulla formazione:

– Il sito di Viry-Châtillon passerà dal 1° gennaio da 500 a 334 posti di lavoro, con la fine dei contratti di numerosi fornitori.
– La perdita di un centinaio di posti di lavoro indiretti presso i principali partner entro la fine del 2024.
– La fine del Concours d’Excellence Mécanique Alpine (CEMA), sostenuto dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Solidarietà e dal Ministero dell’Istruzione Nazionale e della Gioventù, che promuoveva valori di impegno per l’uguaglianza delle opportunità e favoriva la parità di genere per far emergere una filiera di giovani talenti.

In generale, la fine dello sviluppo della Power Unit F1, la non maturità dei progetti presentati e la perdita di fiducia nella Direzione pongono un rischio significativo di fuga delle competenze dal sito di Viry. Nonostante le vicissitudini degli ultimi due mesi, il team di Viry ha continuato a sviluppare la Power Unit 2026 di cui Alpine, a questo punto, si priverà. Questa decisione fa sì che Alpine manchi un’occasione storica nel suo percorso sportivo.

Per tutte queste ragioni, i rappresentanti del personale del CSE hanno espresso all’unanimità un parere negativo sul progetto di trasformazione. L’appello, ora, è alle autorità pubbliche per la salvaguardia dell’occupazione…”

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