F1 | Alonso e Magnussen, due Sochi per un miracolo

di Alessandro Secchi
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Pubblicato il 1 Maggio 2016 - 20:00
Tempo di lettura: 3 minuti
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F1 | Alonso e Magnussen, due Sochi per un miracolo
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Nel weekend dell’ennesima semi disfatta da parte della Ferrari, della settima vittoria consecutiva di Nico Rosberg, della doppia tamponata di Kvyat ai danni di Vettel, due miracoli hanno colpito il circuito di Sochi e il Gran Premio di Russia quasi in sordina.

I miracolanti corrispondono al nome di Fernando Alonso e Kevin Magnussen, e le loro vite sono finemente legate dall’esperienza Mclaren, dalla quale il secondo è stato con discrezione messo alla porta per garantire a Woking l’esperienza del duo formato dal primo e da Jenson Button.

Il titolo è volutamente forzato, ma sebbene davanti si siano verificati episodi dai quali i risultati dello spagnolo e del danese hanno giovato (via una Ferrari, Verstappen e fondamentalmente anche le due Red Bull), è giusto sottolineare una prestazione decisamente inaspettata da parte loro e da parte delle due monoposto che li accompagnano.

La questione può essere riassunta in questi termini: tolte Mercedes, Ferrari, Williams e Red Bull che occupano le prime quattro posizioni, il resto del gruppo si è compattato e permette un po’ più di lotta nelle posizioni di centro griglia. Qui, nonostante Alonso e Magnussen figurino tra i primi doppiati di corsa, è giusto sottolinearne il risultato globale e i punti portati a casa per le rispettive compagini.

La Mclaren, finalmente, guadagna punti con entrambi i titolari, dopo che qualche voce di scherno era giunta per il punticino (unico fino ad oggi) conquistato da Stoffel Vandoorne nella sua unica apparizione in Bahrain, in sostituzione proprio di Fernando. Fernando che, oggi, è tornato a respirare aria di punti buoni che mancavano da un paio d’anni. La Mclaren manca ancora di velocità sul dritto ma quanto meno permette in alcune situazioni di mettersi qualche macchina dietro in più rispetto alla scorsa stagione. E oggi è giusto evidenziare la gara dello spagnolo, che non poteva che rispondere in modo migliore alle voci delle ultime settimane (viene in mente, per primo, Johnny Herbert). La voglia è sempre quella. Giusto è anche ricordare che, un paio di anni fa, prestazioni di questo tipo venivano accentuate ed esaltate…

Dopo un anno di purgatorio in Mclaren nel 2015, condito da uno pseudo debutto a Melbourne (motore rotto portandosi in griglia) per sostituire Alonso (sempre lui), infortunato nel test di Barcellona, Kevin Magnussen vede finalmente un po’ di luce in Russia dopo un inizio di stagione barcollante soprattutto da parte della Renault, che sta pagando lo scotto di aver rilevato una Lotus in piena difficoltà. Ricordiamo che la possibile esclusione di Kevin dalla griglia 2016 non era vista bene dagli appassionati. Trovato il sedile nella squadra francese, le prime tre corse non avevano portato risultati soddisfacenti. Oggi, finalmente, una gara concreta tenendo alle spalle Grosjean, Perez e Button, e punti importanti per il team.

Complimenti ad entrambi!

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