Alonso durissimo con i nuovi fan al seguito del Circus in un’intervista a margine del GP di Francia
Fernando Alonso non è mai stato personaggio tranquillo e lo sappiamo, con la tendenza ad essere schietto e diretto contemporaneamente lato buono o cattivo della stessa medaglia.
In un’intervista a The Race, pubblicata recentemente, parlando della sua longevità e del suo ritorno alle corse il due volte campione del mondo ha affrontato l’argomento tifosi, analizzando la nuova generazione che ora segue il Circus in giro per il mondo. Con un’opinione tutt’altro che positiva.
Riguardo la longevità ed il pensiero che il pubblico odierno può avere nei suoi confronti, Alonso ha detto: “Credo che la percezione da fuori nei miei confronti sia cambiata con il tempo. Nel 2007 la gente pensava di me una cosa come pilota e persona, poi questa è cambiata quando sono passato alla Ferrari, diventando magari più simpatico”.
Passando poi all’argomento fan, Alonso ha lanciato il suo monito: “Credo che i fan che abbiamo ora – e non voglio mancar loro di rispetto – non sappiano molto sulla Formula 1”.
Gli ultimi sondaggi di Liberty Media (2021) avevano svelato che il 34% dell’attuale fanbase segue il Circus da massimo 5 anni. “Il dato che maggiormente colpisce, però, è il 34% di persone che hanno risposto al sondaggio che seguono la Formula 1 da cinque anni o meno. Un dato triplicato in soli quattro anni dall’11,7%. un terzo dei votanti, in pratica, fatica a ricordare il mondiale 2016 vinto da Nico Rosberg.”
Alonso continua: “Sono più vicini a dei tifosi di calcio, seguono giusto i risultati: chiunque vinca è il migliore e chiunque arrivi ultimo non vale la Formula 1. Non capiscono molto sulle performance delle macchine e su quello che un pilota ha bisogno“. Parole dure ma probabilmente in linea con i risultati del sondaggio. Come si tramuta tutto questo?
“Ti trovi, dal punto di vista della considerazione, su una specie di montagna russa. Quanto corri un buon weekend sei una specie di Dio; quando fai male sei troppo vecchio, o troppo giovane, o altro. Ma tutti passiamo da queste fasi. Credo che ora i fan si limitino a guardare le gare, dire la loro e poi spegnere tutto fino alla domenica successiva”.
La considerazione finale è definitiva e sentenzia su un argomento spesso chiacchierato: “Non c’è più una vera cultura della Formula 1”.
Immagine: Media Red Bull
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