Una notizia nell’aria ormai da giorni, con le speranze ridotte al lumicino. A Zurigo, nella clinica dov’era ricoverato oramai da un mese, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Sergio Marchionne, manager di fama mondiale nonché ex Presidente di FCA e della Scuderia Ferrari. Lo scorso 17 giugno, Marchionne aveva compiuto 66 anni.
Il manager italo-canadese era stato ricoverato in Svizzera lo scorso 27 giugno per un’operazione alla spalla destra. Durante la degenza post-operatoria, le sue condizioni hanno avuto un crollo improvviso e gravissimo, portandolo in coma a partire dalla giornata di venerdì scorso. Una situazione talmente seria da portare, sabato, ai CDA straordinari di FCA, Ferrari e CNH Industrial, con le nomine di Mike Manley ad AD di FCA, di John Elkann e Louis Carey Camilleri rispettivamente a Presidente ed AD della Scuderia di Maranello.
Come scritto in apertura, le speranze di una ripresa di Marchionne erano ormai nulle, in seguito anche alle voci che, tra domenica e lunedì, parlavano di ‘condizioni irreversibili‘. John Elkann, tramite un comunicato diffuso da Exor, ha voluto ricordare il manager abruzzese: “Con grande tristezza Exor ha appreso che Sergio Marchionne è mancato” – si legge nella nota – “È accaduto purtroppo quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato“.
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