F1 Academy | Reema Al Juffali e il diritto di guidare in Arabia Saudita

F1 Academy
Tempo di lettura: 3 minuti
di Giulia De Ieso
15 Marzo 2024 - 12:30
Home  »  F1 Academy

Perché dietro la presenza della F1 Academy in Arabia Saudita c’è molto di più di un weekend di gara

C’è qualcosa di più speciale nel vedere 16 ragazze schierarsi alla griglia di partenza a Jeddah. È il segno di un vento che sta cambiando in Medio Oriente, anche grazie allo sport. Un luogo in cui spesso i diritti delle donne sono stati schiacciati e messi in discussione.

Non sempre alle donne è stato permesso di guidare in Arabia Saudita. Il decreto che vietava alle ragazze di stare al volante risale al 1990 e si trattava, in realtà, della formalizzazione di una consuetudine.

Reema Al Juffali nasce a Jeddah durante la vigenza di questo divieto, nel 1992. Fin da bambina Reema si appassiona alle corse automobilistiche, senza però avere la possibilità di iniziare un percorso lineare nei kart per esordire nelle competizioni come pilota. “Quindi ogni volta che ero all’estero facevo karting per divertimento“, ha dichiarato una volta in un’intervista a The National News.

A causa delle restrizioni del suo Paese, presto Reema appende il casco al chiodo e si trasferisce negli Stati Uniti per studiare affari internazionali. Nel mentre, continua a coltivare la sua passione per il motorsport ed è dopo l’incontro con Susie Wolff al Gran Premio di Abu Dhabi, nel 2017, che decide di tornare in Arabia Saudita per partecipare al movimento “Woman to drive” e fare la propria parte.

Il 23 giugno 2018 le donne saudite ottengono finalmente il diritto di guidare. Reema riesce a prendere la patente nel suo paese di nascita, diventando la prima pilota saudita (e dunque la prima donna dell’Arabia Saudita a detenere una licenza di guida) a vincere una gara internazionale. Nel 2022 Reema ha fondato un proprio team, la Theeba Motorsport, attivo nelle competizioni GT.

Lo scorso fine settimana, Reema era tra le 16 ragazze della F1 Academy sulla griglia di partenza a Jeddah: “Spero che i tifosi arabi possano vedere che c’è una pilota araba qua e che potranno pensare che anche loro ce la possono fare! Questa è la ragione per cui ho deciso di accettare questa sfida. È solo l’inizio!“, aveva detto riguardo la sua esperienza nella categoria FIA.

Ad accendere già i riflettori sul tema delle competizioni al femminile in Arabia Saudita era stato Sebastian Vettel nel 2021, con l’iniziativa #Race4Women. Il campione tedesco aveva organizzato un incontro in un tracciato di kart locale con 8 ragazze aspiranti pilote. “È stato molto piacevole incontrare queste ragazze, provenienti da diversi background e con diversi livelli di esperienza nella guida dei kart. Tutte loro mi hanno impressionato e sono rimasto colpito dalla loro confidenza e dal desiderio di essere coinvolte in questo evento”, aveva commentato Vettel.

La presenza di una categoria destinata unicamente a pilote donne e che punta a coinvolgere altre ragazze nel mondo del motorsport era quindi impensabile fino a pochi anni fa. E il sorriso delle bambine delle scuole locali di Jeddah, invitate nel paddock della F1 Academy lo scorso giovedì, è l’immagine più bella del weekend appena trascorso.

Immagine di copertina: F1 Academy

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO