P300.it ha intervistato Doriane Pin, pilota di Iron Dames in FRECA, WEC e IMSA e di Prema Racing in F1 Academy, nel corso del round di Formula Regional al Paul Ricard. Ecco come ha risposto alle nostre domande
da Le Castellet
Doriane Pin ha il dono della poliedricità e lo ha dimostrato cimentandosi in diversi ambiti. La giovane francese, al momento impiegata a tempo pieno in FRECA e F1 Academy, ha parlato con noi della sua breve carriera con simpatia e autoironia.
Ciao Doriane, grazie per essere qui con noi oggi. Come mai ti sei appassionata al motorsport?
“Mio papà è stato un pilota e lo accompagnavo in pista quando era impegnato in qualche evento. Ecco perché mi sono innamorata di questo sport. Insomma, l’idea di battagliare con gli avversari mi eccitava tantissimo. Ovviamente mi sarebbe piaciuto provare un giorno e, quando è successo, mi sono innamorata ancora di più di questo mondo.”
Hai debuttato su una una Clio Cup, che è una vettura molto diversa da quelle che utilizzi ora. Quando e come è nata l’opportunità di debuttare in auto?
“Avevo un contatto che mi ha invitato a correre 3 gare. Per me è stata una grande opportunità per cominciare a correre in auto. Il campionato era ricco di piloti esperti, elemento da cui ho tratto beneficio. Ecco perché ho corso in Clio Cup nel 2020 prima di fare le selezioni in F4.”
Hai vinto a soli 18 anni il Ferrari Challenge, un campionato molto importante in ambito GT. Che emozioni si trovano a raggiungere un traguardo così grande?
“Sono stata molto felice. Quello è stato l’inizio della mia carriera con Iron Dames. L’obiettivo era di vincere e ce l’ho fatta. Penso di aver imparato molto di me stessa e di come si guida durante quell’anno. Sono contenta che quello sia stato il mio primo titolo in auto.”
L’anno dopo hai debuttato nel WEC. Come ti sei trovata nel corso di quella stagione?
“Ho debuttato nel WEC come rimpiazzo per un pilota malato a Spa. La mia prima gara è stata in GTE. Quel weekend è stato uno dei più memorabili della mia carriera, perché sono stata lanciata già da giovane, all’epoca avevo 18 anni, in un campionato molto competitivo. Sono ancora molto felice e onorata di aver avuto l’opportunità di correre lì e della fiducia che Iron Dames ha riposto in me in quell’occasione. Nel 2023 ho fatto un passo avanti in LMP2. Anche questa è stata una grande opportunità, perché quell’auto è veramente bella da guidare. Certo, è stato un anno difficile, come ci si poteva aspettare, però ho imparato molto nel corso della stagione, cosa che mi ha fatto bene.”
Parliamo un po’ di categorie di auto. Preferisci le GT o la LMP2?
“La LMP2 è più veloce e ha molta più downforce, quindi, dal punto di vista del pilota, è più divertente. Anche le GT sono belle auto, ma i prototipi sono su un altro livello. Le Mans è fantastica con le LMP2, perché devi affrontare le curve veloci con molta aerodinamica. La curva Porsche è davvero fantastica. Se devo scegliere ti dico LMP2.”
Hai debuttato in formula nella scorsa edizione della F4 SEA. Come mai hai deciso di passare in monoposto nonostante avessi già una carriera avviata nell’endurance?
“Avrei sempre voluto correre in monoposto perché il mio sogno è tuttora quello di arrivare in Formula 1. Non l’ho fatto in precedenza perché non ne ho avuto l’opportunità, ma, nel momento in cui Iron Dames me l’ha fornita, l’ho colta al volo perché questo è un treno che passa una volta sola. Ho debuttato lo scorso novembre, quindi non molto tempo fa. Ho anche corso nella F4 UAE, in cui ho imparato molto e grazie alla quale mi sono preparata ad affrontare questa stagione. Continuo a impegnarmi il più possibile per imparare qualcosa di nuovo tutti i giorni!”
Sei passata in F4 dopo aver guidato vetture molto diverse. Quali sono state le tue prime impressioni?
“La vettura è davvero leggera se confrontata con una GT o una LMP2. Oltretutto è anche più bassa. L’auto genera molta downforce, anche se, ovviamente, meno rispetto ad una LMP2, dalla quale differisce molto per il peso. La F4 necessita di uno stile di guida completamente diverso rispetto a quello delle altre auto che ho guidato, quindi ho dovuto mettermi sotto e imparare molto. La F4 e la FRECA sono belle macchine.”
Quest’anno stai correndo anche in F1 Academy. Come è arrivata la possibilità di debuttare in quel campionato?
“Mercedes mi ha fornito l’opportunità di unirmi al Mercedes Junior Team prima di questa stagione, il quale mi ha chiesto di rappresentarlo in F1 Academy. Penso sia un bel campionato per imparare perché ho davvero poca esperienza con le monoposto, quindi più guido meglio è! L’obiettivo è vincere il campionato. Al momento sono seconda, ma ci sono ancora diversi round da compiere. Inoltre faccio anche la FRECA perché mi permette di passare molto tempo in macchina e di fare molte gare. La macchina è un passo avanti rispetto alla F4 ed è complessa da portare al massimo. Durante questi weekend ho imparato molto, il che è davvero interessante!”
Hai già fatto un accenno alla tua stagione in Formula Regional. Quando è arrivata la possibilità di correre in questo campionato?
“Abbastanza tardi! Dopo tutti i test prestagionali abbiamo preso la decisione di partecipare alla serie perché dovevo fare campionati diversi, non solo la F1 Academy. Portare Iron Dames in questa sede assieme a Marta è una bella opportunità. Penso che siamo una bella squadra insieme e che abbiamo imparato molto nel corso di questa stagione. Continuiamo a dare il meglio di noi e a migliorarci nel corso di ogni weekend e di ogni gara.”
Ti pongo una domanda personale. Viste le concomitanze, è stato difficile per te scegliere tra WEC e Formula Regional?
“Sicuramente il WEC è un campionato meraviglioso, ma la direzione che ho intrapreso nella mia carriera è quella delle monoposto, quindi la scelta è stata chiara. Per mantenere questa via ho fatto FRECA e F1 Academy. Penso sia stata comunque una decisione positiva per me.”
Sei nell’academy di uno dei team più vincenti della F1 attuale. Quand’è che Mercedes ha cominciato a notarti?
“Bella domanda, dovresti chiedere a loro! Abbiamo fatto delle conversazioni durante l’inverno e poi mi hanno presa. Sono in una delle squadre di F1 più ricche di successo ed esperienza, quindi imparo molto con le persone con cui lavoro, le quali mi supportano anche durante le gare. Sai, è davvero interessante. Sto cercando di raggiungere ottimi risultati con Mercedes e Iron Dames.”
Sei entrata nel Mercedes Junior Team quest’anno. Quali sono le differenze principali che hai notato lavorando con un’academy che segue i tuoi progressi?
“Sicuramente ci sono molti aspetti positivi perché hai persone con esperienza attorno, che ti danno i consigli di cui hai bisogno nel momento in cui inizi una carriera nelle monoposto. Lavoriamo molto per raggiungere l’obiettivo di arrivare davanti a tutti un giorno. Abbiamo cominciato a Gennaio e, fino ad ora, ho imparato molto, il che è davvero interessante.”
Vorrei farti una domanda sui tuoi obiettivi. Hai un sogno nel cassetto?
“Il mio obiettivo è arrivare in Formula 1 un giorno, ma il mio sogno è quello di diventare campionessa del mondo! Amo la competizione e quello che faccio e fremo dalla voglia di vincere. Questo è il mio obiettivo più grande. Già arrivare in F1 sarebbe fantastico e sto facendo il massimo per riuscirci!”
Torniamo con i piedi per terra. Quali obiettivi ti sei posta in questa stagione?
“Questo è un anno di transizione e di apprendimento, perché ho cominciato a correre in monoposto a Novembre, quindi non molto tempo fa. In questa stagione devo conoscere la macchina, il suo comportamento, il consumo gomme, il modo di correre e di gestire una gara e come lottare per la posizione. Nelle endurance conta molto la gestione, mentre qui è molto più importante la velocità pura, quindi è del tutto diverso. Nei vari weekend devo apprendere tutto questo. Vorrei progredire in modo significativo nel corso dell’anno e vincere la F1 Academy, che sarebbe un grande traguardo in ottica futura.”
Siamo giunti all’ultima domanda. Hai già dei piani per il 2025?
“Sarò sincera, per il momento non ho nulla di programmato. Dobbiamo ancora lavorare molto sul presente prima di prendere una decisione. Al momento la cosa più importante è pensare al presente.”
Ringraziamo Doriane per la disponibilità e Niki di Iron Dames per aver permesso lo svolgimento dell’intervista.
Media: Formula Regional Eu by Alpine
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