La pilota della Ferrari Driver Academy rappresenterà un marchio noto all’ambiente del motorsport e anche alle categorie femminili
A Jeddah, in occasione dei primi test collettivi della F1 Academy, ART Grand Prix ha ufficializzato la sua terza e ultima pilota per la stagione 2024 della serie femminile. Trattasi di Aurelia Nobels, una delle giovani più talentuose del motorsport in rosa, che godrà peraltro di una prestigiosa sponsorizzazione.
La brasiliana, membro della Ferrari Driver Academy di cui tuttavia non porterà la livrea, sarà infatti supportata da Puma. Il marchio di abbigliamento non è nuovo all’ambiente del motorsport, essendo già stato parte del progetto W Series con una “propria” squadra schierando pilote come la prima campionessa della F1 Academy, Marta García, ma anche Abbi Pulling ed Emma Kimiläinen.
17enne nativa di Boston, Stati Uniti, Nobels si è messa in mostra nell’ultima stagione internazionale dei campionati F4 con il team Prema. In contesti competitivi come la serie italiana e la Euro 4 non è mai riuscita a conquistare piazzamenti a punti, ma si è comunque ritagliata uno spazio nei primi 15 classificati in diverse gare.
All’interno del team ART, Nobels affiancherà Bianca Bustamante e Lia Block, in gara rispettivamente con le academy di McLaren e Williams. I colori Ferrari invece saranno appannaggio esclusivo di Maya Weug, in forza a Prema.
“Sono super contenta! Per me è una nuova opportunità e sono sicura che imparerò tanto”, ha detto. “Darò il massimo per rappresentare Puma nel miglior modo possibile. Amo la livrea della mia macchina. Penso che sia diversa e molto bella. I colori sono fantastici, è un marchio davvero fantastico e speciale”.
La chief product officer di Puma, María Valdés, ha aggiunto: “La collaborazione tra Puma e la F1 Academy va ben oltre una semplice sponsorizzazione. Il nostro è un continuo supporto all’avanzamento delle donne nello sport e nel motorsport specificatamente. Questa partnership risulta naturale per il nostro marchio, continueremo a lavorare per migliorare questo sport anche dal punto di vista culturale”.
Immagine copertina: f1academy.com
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