Fa discutere la scelta di distinguere tra test semplici e “ufficiali”, ma c’è una motivazione dietro le quinte
Questa mattina la F1 ha “confermato”, anche se le conoscevamo già, le date dei test 2022 in vista della nuova stagione con un’infografica sui suoi canali ufficiali.
In realtà, dietro a questa decisione, c’è un retroscena anche comprensibile. La richiesta di non avere, almeno nella prima tre giorni, l’intrusione delle telecamere della FOM è arrivata proprio dai team sul finire della stagione scorsa, quando sono state decise le date delle due sessioni di test.
Questo perché, proprio per la presenza delle monoposto del nuovo corso, i team non vogliono poter dare qualche vantaggio o mostrare le proprie grazie ai concorrenti, anche tramite fotografi “spia” disseminati lungo la pista. In definitiva, le squadre vogliono poter lavorare senza distrazioni almeno nella prima tre giorni, in una sorta di Shakedown privato collettivo al riparo da occhi indiscreti. I giornalisti, invece, saranno presenti come di consueto, con gli accrediti aperti da circa una settimana.
Per quanto riguarda il cronometraggio, il tutto sarà comunque affidato a quello interno del tracciato, pertanto i tempi saranno comunque disponibili a metà e fine giornata.
Come spesso succede, quindi, tanto rumore per nulla. Spiace per i tifosi (non dimentichiamo il problema Covid), ma le motivazioni per questa decisione ci sono e, almeno dal punto di vista dei team, sono più che comprensibili.
Immagine: Alessandro Secchi / P300.it
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