F1 | 2025, i rookie all’arrembaggio: Jack Doohan, titolare ad orologeria

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 10 Febbraio 2025 - 10:00
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | 2025, i rookie all’arrembaggio: Jack Doohan, titolare ad orologeria
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Il 22enne si prepara ad affrontare un esordio condito da molteplici pressioni e il fantasma di un rimpiazzo a stagione in corso

Uno degli elementi più interessanti della stagione di F1 2025 è senza dubbio la presenza, mai così evidente negli ultimi anni, di numerosi debuttanti, giovani e con tanta voglia di dimostrare di poter valere il palcoscenico più importante a livello motoristico. La vera novità, per definizione, è rappresentata proprio dai rookie, così identificati perché mai presenti prima all’interno dello schieramento, se non in poche occasioni dettate più che altro da circostanze non strettamente legate al loro livello di prestazione nelle formule minori.

Il primo sul quale vogliamo soffermarci è Jack Doohan, promosso ufficialmente dalla Alpine dalla propria Academy alla squadra ufficiale, come compagno di Pierre Gasly. Nato a Gold Coast il 20 gennaio 2003, l’australiano è figlio del leggendario Michael “Mick” Doohan, dominatore della classe regina motociclistica dal 1994 al 1998. Nel corso della sua carriera, è stato prima supportato dal Red Bull Junior Team, dal 2017 al 2021, sotto le cui insegne ha strappato un ottimo secondo posto nel campionato di F3 2021.

Il suo contributo, insieme a quello dei compagni Clément Novalak e David Schumacher, ha permesso alla Trident di conquistare il titolo costruttori, soffiandolo ai rivali della Prema. All’esordio in F2, avvenuto l’anno successivo, l’australiano cambiò casacca e passò all’Alpine Academy, conquistando tre vittorie e il sesto posto nella graduatoria piloti, per poi replicare il numero di successi nel 2023 ed acciuffare la top 3 alla conclusione della stagione.

Qui, la carriera del figlio d’arte subì una frenata, comune tra l’altro a molti dei giovani emergenti della categoria cadetta. Come già accaduto agli ultimi tre campioni di F2 fino a quel momento, ovvero Oscar Piastri, Felipe Drugovich e Theo Pourchaire, ma anche a numerosi altri piloti, Doohan fu costretto a trascorrere un anno in panchina, nella speranza di trovare presto un sedile per il 2025, cosa non riuscita né al brasiliano, attualmente riserva di Aston Martin, né al francese, ora tester Peugeot nel programma legato al WEC.

La sua fortuna, a differenza dei colleghi, è stata quella di ritrovarsi nell’unica squadra in cui un cambio di formazione poteva risultare possibile nel breve termine. Il contratto di Esteban Ocon, infatti, sarebbe scaduto alla conclusione del 2024, lasciando il sedile accanto a Gasly potenzialmente libero. Il duro contatto tra i due francesi a Montecarlo, nel corso del primo giro della gara disputatasi il 26 maggio, non fece altro che accelerare un processo decisionale probabilmente già in atto da tempo, ovvero quello di non continuare il sodalizio con l’ex membro dell’academy Mercedes.

L’annuncio arrivò il 23 agosto 2024, confermando quindi la presenza di Doohan sullo schieramento 2025 e il suo debutto in F1. Sebbene i risultati nelle categorie minori fossero comunque incoraggianti, quei 12 mesi trascorsi ai box hanno lasciato qualche perplessità tra gli addetti ai lavori, forse non del tutto convinti del reale potenziale dell’australiano.

Una scelta obbligata, per il pensiero di molti, più che legata ai meriti personali di Jack, comunque presenti all’interno del suo curriculum. Ma ulteriori pressioni non sono tardate ad arrivare. Con il ritorno di Flavio Briatore in qualità di Executive Advisor di Alpine, si accese ben presto un’altra pista, molto accattivante visto soprattutto l’andazzo di quel periodo: quella che portava a Franco Colapinto.

Il classe 2003 si è messo in mostra nell’ultima parte della scorsa stagione al volante della Williams, stupendo in primis lo stesso Briatore, che spese immediatamente parole di stima nei suoi confronti. Non stupì perciò l’ingaggio di Colapinto come pilota di riserva della squadra di Enstone, comunicato ufficialmente il 9 gennaio. L’intenzione è chiara: fornire all’argentino una chance il prima possibile, per cavalcare quanto più l’enorme onda di interesse mediatica da lui generata in tutto il Sudamerica e mettere alla prova le sue capacità nell’arco di un intero campionato.

Inutile dire che, in questa pericolosa girandola, sarebbe proprio Doohan a farne le spese maggiori. Nonostante il debutto anticipato ad Abu Dhabi, il tempo in F1 dell’australiano appare limitato ancora prima di cominciare effettivamente. Le prestazioni a lui richieste saranno altissime sin da subito, per scongiurare il fantasma di una sostituzione a stagione in corso che rappresenterebbe una mazzata pesantissima sulla sua carriera.

Immagine di copertina: Media Alpine

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