F1 | 2023, i cambiamenti maggiori ai regolamenti per la nuova stagione

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
21 Gennaio 2023 - 11:30
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Il mondiale di F1 2023 si avvicina. Ecco le modifiche ai regolamenti tecnico e sportivo

La rivoluzione tecnica del 2022 ha regalato alla F1 nuove monoposto, nate dalla filosofia dell’effetto suolo e pertanto completamente diverse rispetto a quelle che abbiamo conosciuto per molti anni.

Il primo anno dei nuovi regolamenti ha evidenziato punti positivi e negativi. A fronte di quanto visto nella passata stagione, ecco che nel 2023 la FIA ha deciso di intervenire sui regolamenti in modo da correggere il tiro su alcuni argomenti specifici. Andiamo quindi a vedere quali saranno i maggiori cambiamenti ai quali assisteremo in questo 2023.

Regolamento tecnico

Partiamo da quella che è di fatto la modifica più importante, legata al fondo delle monoposto. Come ben sappiamo, nel 2022 abbiamo fatto la conoscenza del Porpoising, l’effetto saltellamento che si innesca dopo i 250/260 km/h e che ha, di fatto, caratterizzato la stagione soprattutto per quanto riguarda gli interventi della Federazione a campionato in corso.

Dapprima con le misurazioni delle oscillazioni verticali dal GP del Canada e poi con l’introduzione della Direttiva Tecnica TD-039 a partire dal GP del Belgio, la FIA ha cercato di porre un rimedio immediato al saltellamento delle monoposto, evidenziato principalmente da Mercedes nelle prime gare dell’anno.

Per il 2023 si è deciso di apportare una modifica ulteriore al fine di eliminare del tutto il problema del Porpoising. Le parti esterne del fondo piatto saranno rialzate di 15mm. Anche le misure del diffusore sono state riviste, con un rialzo e una maggiore rigidità richiesta rispetto al 2022. Infine, un nuovo sensore sarà introdotto per effettuare ulteriori misurazioni sui saltellamenti che dovessero ancora verificarsi, anche se la speranza della Federazione è di vedere il Porpoising come un qualcosa di passato.

Il terribile incidente di Guanyu Zhou all’inizio del GP di Gran Bretagna ha invitato caldamente la Federazione a rivedere i test sui roll-bar. In particolare, non vedremo più strutture a lama come quella dell’Alfa Romeo del pilota cinese. Questo per evitare che, in caso di ribaltamento, il roll-bar possa impuntarsi nel terreno e strapparsi proprio come successo a Silverstone. Inoltre, è stata fissata un’altezza minima da rispettare per il test di omologazione, nel quale è stato aggiunta una prova, ovvero l’applicazione di una forza che spinga la struttura in avanti.

Il peso delle monoposto passerà da 798kg (senza carburante) a 796, per un calo di 2kg rispetto al 2022 che, in realtà, rappresenta un aumento rispetto ai 795kg iniziali dei regolamenti della nuove monoposto. Questo limite era stato alzato a 798kg per venire incontro alle difficoltà dei team nel restare all’interno del valore minimo.

Per migliorare la visibilità posteriore dei piloti, gli specchietti saranno ingranditi da 15 a 20cm. Red Bull in Ungheria e Mercedes in Belgio l’anno scorso avevano effettuato alcuni test con le nuove misure. Ora tutte le vetture ne saranno dotate.

Regolamento sportivo

Partiamo dalle Sprint: nel 2023 saranno raddoppiate rispetto al 2021 e 2022. Le gare corte del sabato, da 100km, si terranno in Azerbaijan, Austria, Belgio, Qatar, Stati Uniti e Brasile. Cambiano anche gli importi di “risarcimento danni”, con un valore fisso di 300.000 $ per ogni evento, che raddoppia rispetto al passato prevedendo, però, l’eliminazione dei vecchi “extra” che esulavano dai 150.000 iniziali. Inoltre, sono in valutazione cambiamenti al regime di Parco Chiuso in occasione proprio delle Sprint, con l’obiettivo di aumentare i blocchi tra le qualifiche del venerdì e la gara del sabato.

Per quanto riguarda le ore di lavoro dei team, ci sarà una riduzione di un’ora al venerdì, con un’altra ora prevista per il 2024. Per quanto riguarda invece le violazioni del coprifuoco al mercoledì e giovedì, queste saranno ancora permesse ma dimezzate nelle ore, da otto a quattro nella prima giornata e da sei a tre nella seconda.

Passiamo ora alle qualifiche. In due eventi durante la stagione, non ancora definiti, sarà modificato non tanto il format quanto alcune regole. Ad esempio, in Q1 potranno essere usate solo le gomme più dure, le hard, mentre rispettivamente in Q2 e Q3 potranno essere usate solo medie e soft. In questi due eventi i set totali di gomme slick a disposizione saranno 11 e non 13. Ci saranno poi 4 set di intermedie e 3 di gomme da bagnato estremo, numeri invariati per quanto riguarda le mescole per la pioggia.

Vediamo ora il DRS: è al vaglio la possibilità di anticipare di un giro la sua attivazione dopo lo start e le ripartenze dopo i periodi di Safety Car. Non più dal terzo giro, quindi, ma già dal secondo nel caso in cui l’idea diventasse realtà.

Le modifiche a cambi già omologati, permesse fino all’anno scorso solo per la risoluzione di problemi di affidabilità, saranno ora permesse anche nel caso in cui non fossero più disponibili materiali, processi o parti proprietarie. La FIA ha ricordato che, in ogni caso, queste modifiche non devono portare ad un vantaggio in termini di prestazioni.

Ora un argomento discusso a più riprese nelle ultime stagioni, quello delle penalità in griglia. Dopo i casi del GP del Belgio e di quello d’Italia, con quasi mezza griglia penalizzata e la difficoltà a stilare la griglia di partenza definitiva, il regolamento è stato aggiornato per rendere più chiaro il tutto. In particolare, la sezione relativa recita che “I piloti classificati che hanno superato le 15 posizioni di penalità o dovranno partire dal fondo, partiranno comunque dietro tutti gli altri piloti classificati, seguendo l’ordine delle qualifiche”.

Ultimo punto riguarda il raffreddamento della benzina, altro argomento discusso durante il 2022. Per la prossima stagione, la benzina non potrà mai essere più fredda di 10 gradi rispetto alla temperatura ambientale o, in ogni caso non dovrà essere sotto i 10 gradi centigradi, con un decremento di 10 rispetto ai 20 in vigore fino all’anno scorso.

Immagine: Media Red Bull

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