La Ferrari presenta la livrea per Miami. Red Bull annuncia l’uscita di Newey. Ma, per Ayrton, nessun ricordo. Un peccato
La comunicazione è diventata, al giorno d’oggi, fondamentale. Si pubblica tutto (e anche troppo) e ogni minimo dettaglio viene pubblicizzato, condiviso, diffuso per accrescere o consolidare l’immagine.
Basta però poco per essere colti in castagna: un errore o un refuso (quando ai reparti social vengono piazzati stagisti senza esperienza, ad esempio) oppure una semplice dimenticanza. Che, se piccola, può passare sottobanco, ma quando è grande, anzi enorme, diventa un peccato.
La dimenticanza in questione si chiama Ayrton Senna e gli autori si chiamano Scuderia Ferrari e Red Bull Racing. Che, in tutta la giornata di ieri, non hanno pubblicato nulla sul trentesimo anniversario della scomparsa di Magic.
Non un post, non un retweet dei mille contenuti pubblicati da chiunque (F1 compresa), non un pensiero. Nulla. Nella giornata in cui solitamente, oltre a chi ne ha ben diritto, si sfoga chiunque (e sottolineiamo “chiunque”), neanche mezza riga di ricordo per Magic, pilota scomparso sul circuito di Imola – intitolato ad Enzo e Dino Ferrari – tre volte campione del mondo più volte associato al Cavallino con grande nostalgia. La squadra più importante della storia ignora il trentennale della scomparsa di uno dei piloti più importanti di sempre. E lo stesso vale per quella campione in carica, impegnata con le varie attività di marketing in Florida e una situazione interna difficile che, comunque, non rappresenta una giustificazione. Come fai a non accorgerti di una dimenticanza simile?
Negli ultimi mesi, per quanto riguarda la Rossa, era già successo con la scomparsa prematura di Alberto Antonini, ricordato poi con un recupero in zona Cesarini al pranzo di inizio stagione a Maranello. Ed è un peccato notare come la comunicazione sia ormai votata esclusivamente al pubblicizzarsi, dimenticando le radici proprie e dello Sport di cui si fa parte.
Nonostante tutte le esagerazioni che ci sono ogni primo maggio, per chi fa parte della F1 ieri era un dovere, un onore, un onere dedicare un messaggio ad uno dei rappresentanti più floridi di questo sport. E, quando la comunicazione vira tutta su quattro pellicole azzurre e blu sulla macchina di Miami nella stessa giornata di un anniversario tragico, si percepisce proprio la mancanza del ricordo di una figura suprema del Motorsport in tutto il mondo. Se poi, proprio ieri, Red Bull annuncia l’uscita di Adrian Newey, con tutto quello che significa Newey in rapporto a quel giorno del 1994, beh… che dire.
Un peccato, ma non è la prima volta. E, a questo giro, la zona Cesarini non può servire, il tempo è già scaduto.
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