EWC | 24 Heures Motos: la gara di Energie Endurance 91 e dei “Napoli Bros”

IntervisteMotorsport
Tempo di lettura: 5 minuti
di Leonardo Pignalosa @@Leo_Pigna
8 Settembre 2020 - 15:30

La gara del team francese in esclusiva per P300.it, con dichiarazioni di Federico e Christian Napoli


Il team Energie Endurance 91 si è presentato al via della 24 Ore di Le Mans moto con i fratelli Christian e Federico Napoli, affiancati dal bulgaro Martin Choy, entrato nel team proprio per Le Mans al posto del ceco Karel Pešek.

Le gare endurance sono molto difficili, specialmente quelle di 24 ore. Molti sono i fattori che entrano in gioco in gare così lunghe: l’asfalto, il meteo, le gomme, l’affidabilità delle moto, la bravura dei piloti, le cadute…

Il team francese ha concluso al 24° posto in classifica generale ma a dispetto di risultati della gara, c’è da dire che il team concorre nel Mondiale Endurance ma non nella classe EWC, bensì nella categoria Superstock (con regole più stringenti ed un limitato numero di gomme rispetto alla classe EWC).

I risultati di classe Superstock, dunque, sono stati decisamente migliori, con un 13° posto in qualifica ed un 12° posto in gara.

La gara era partita abbastanza bene, con Christian che aveva preso il via ed occupava l’11° posto di classe Superstock (ventiseiesimo assoluto) dopo la prima ora.

Ancora meglio alla seconda ora, dove il team occupava la 23esima posizione assoluta e la nona di classe, per poi concludere la terza ora al 18° posto assoluto e sesto di classe.

I problemi sono arrivati alla quarta ora di gara quando, con l’arrivo della pioggia, l’asfalto è diventato molto scivoloso: “Eravamo partiti bene, sull’asciutto avevamo tutti e tre un bel passo, abbastanza regolare”, ha commentato Christian Napoli. “Poi le condizioni climatiche sono cambiate, ha iniziato a piovere ed abbiamo messo le gomme rain. Io ero in pista e stavamo andando molto forte, girando con i tempi dei primi della Stock sul bagnato, però ho fatto una piccola scivolata innocua. Non si è rotto nulla, sono ripartito perdendo soltanto un minuto e mezzo”.

Alla quarta ora il team occupava la 23esima posizione assoluta e la decima di classe mentre alla quinta, dopo la caduta di Christian, sono finiti in 32esima posizione assoluta e diciassettesima di classe complice anche un’altra caduta, stavolta di Federico.

Prosegue Christian riguardo la caduta del fratello: “Concluso il mio stint sono tornato ai box ed ho lasciato la moto a mio fratello. Mentre la pioggia ha smesso di scendere e l’asfalto si stava asciugando, lui è caduto sull’umido. Questa caduta ci ha costretti a perdere tanto tempo, con una sosta ai box di 50 minuti“.

I due fratelli e Choy non si sono dati per vinti e sono ripartiti, girando con un buon passo e recuperando molte posizioni durante tutta la notte, sempre in condizioni miste di asciutto e bagnato: “Siamo ripartiti nelle ultimissime posizioni a tantissimi giri da quelli davanti ed abbiamo iniziato la nostra rimonta tutta la notte, sempre in condizioni climatiche alternate tra asciutto e bagnato. Non abbiamo più avuto nessun problema alla moto e nessuno è più caduto. Siamo stati molto conservativi per evitare ulteriori cadute e non perdere molto tempo ai box, perché non ce n’era bisogno. Quando hai tantissimi giri di svantaggio ormai non ti giochi più niente, cerchi solo di portare la gara al termine e guadagnare più tempo possibile senza rischiare niente”, ha concluso Christian.

I fratelli Napoli sono così riusciti a concludere la gara, la terza a Le Mans nella loro carriera; le altre due erano state nel 2018 con il team Aviobike e nel 2019 con il team GSM Racing.

A fine gara il team Energie Endurance 91 ha concluso al 24° posto assoluto e al 12° di classe Superstock, non male per essersi ritrovato a fondo classifica dopo appena sei ore.

In più hanno raggiunto anche il settimo posto nel Dunlop Independent Trophy, un trofeo introdotto dalla Casa britannica per premiare i team indipendenti che utilizzano le sue gomme.

La forza di questo team è sicuramente il fatto di avere due fratelli in squadra, che si vogliono bene e si supportano l’un l’altro. “Siamo contenti perché anche con mio fratello nel team ci diamo sempre una mano a vicenda“, ha detto Federico. “Ci diamo forza, non molliamo mai. Abbiamo dato il massimo anche dopo queste due cadute, sembrava che la corsa fosse finita, non ci siamo dati per vinti ed abbiamo rimontato il più possibile, rimontando una decina di posizioni e prendendo anche dei punti per il campionato. Adesso siamo decimi in campionato e siamo veramente contenti. Siamo carichi e siamo contenti di aver finito anche questa 24 Ore, che è sempre una vittoria“.

I “Napoli Bros” sono sempre pronti all’avventura nell’endurance, si allenano molto ed effettuano una preparazione fisica importante, come dice Federico: “Una cosa molto importante per queste gare è la preparazione fisica e noi ne facciamo veramente tanta. Faccio sempre almeno 500 chilometri in bicicletta e mio fratello 250; è fondamentale per noi, per non sentire stanchezza ed affaticamento durante le gare così lunghe, rimanendo sempre concentrati e focalizzati sull’obiettivo“.

Tutto sommato i fratelli Napoli possono dirsi contenti di aver mostrato dei progressi, sia loro che della moto: “Siamo contenti perché abbiamo visto che comunque abbiamo la possibilità di stare davanti e ci siamo detti che la prossima andrà sicuramente meglio, perché da quando siamo in questo team abbiamo affrontato tutte le gare bagnate e neanche una asciutta, però il risultato finale non è così drammatico“, ha detto Federico. “Peccato per le cadute che hanno compromesso questo risultato, perché quando siamo caduti eravamo in una buona posizione nella classifica Superstock (sesta, ndr) e potevamo finire con lo stesso risultato, perché abbiamo visto che comunque i tempi erano veramente buoni”.

Christian Napoli
Credits: fimewc.com

Ringraziamo Federico e Christian Napoli, due ragazzi sempre gentili e disponibili, e auguriamo loro tutto il meglio per il futuro dentro e fuori dalla pista.

Immagine di copertina: Facebook / Bast Ian

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