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EuroNASCAR | Zolder: Vittorio Ghirelli e Martin Doubek sono i campioni 2024!

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 13 Ottobre 2024 - 20:00
Tempo di lettura: 27 minuti
EuroNASCAR | Zolder: Vittorio Ghirelli e Martin Doubek sono i campioni 2024!

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Ghirelli e Doubek chiudono praticamente i giochi al sabato e in gara2 devono solo gestire. Il ceco è campione EuroNASCAR 2 con un sesto posto alla domenica, all’italiano basta un decimo posto dopo essere stato centrato al via


La calma è la virtù dei forti, questo è quello che devono aver pensato Vittorio Ghirelli e Martin Doubek fra la sera del sabato e la domenica mattina a Zolder. Infatti, dopo le gare1 delle rispettive categorie, i due leader del campionato avevano ampliato il vantaggio in classifica nei confronti dei principali inseguitori garantendosi gare2 sulla carta tranquille. Il ceco in EuroNASCAR 2 ha dovuto solo gestire la partenza e poi rimanere negli scarichi di Patrick Schober e col sesto posto ha portato a casa il secondo titolo della categoria dopo quello del 2021, l’italiano in EuroNASCAR PRO ha temuto per il coinvolgimento in un incidente alla prima curva, poi però è uscito dalla ghiaia ed ha conquistato i punti necessari per battere un Paul Jouffreau ancora sugli scudi.

Prove libere e qualifiche

Nei giorni precedenti all’approdo della NASCAR Whelen Euro Series in Belgio l’entry list vede l’aggiunta di due auto. La prima è la #66 del PK Carsport affidata al rientrante Anthony Kumpen (campione 2014 e 2016 della allora Elite 1, come viene chiamata ora la PRO, ma per la cronaca anche il cugino della mamma di Max Verstappen) dopo un anno di assenza dall’EuroNASCAR. Visto l’inserimento one off, la sua presenza sarà trasparente ai fini della classifica, ma indubbiamente è utile per dare supporto nella caccia al titolo al compagno di squadra Vittorio Ghirelli.

Presente in pista anche la vettura #25 affidata dagli organizzatori del campionato rispettivamente per la PRO e la 2 a Frederic Gabillon e Arthur Roche. Cosa rappresenta questa auto? È una vettura test sulla quale sono approntate alcune soluzioni tecniche (non rivelate pubblicamente) in ottica 2025 (da cui il numero). Anche in questo caso auto trasparente per la classifica, ma competitiva seppur schierata a fondo griglia e ritirabile a discrezione dei commissari in ogni momento della gara per non condizionare il campionato.

Venerdì come da tradizione è tempo di prove libere in una Zolder altrettanto da tradizione grigia ma non troppo piovosa. In EuroNASCAR PRO l’unica sorpresa è il passaggio di Ryan Vargas dal 3F Racing (assente dall’evento) alla #11 del Team Bleekemolen.

La classifica dell’EuroNASCAR PRO vede al comando ancora una volta Vittorio Ghirelli a precedere Sebastiaan Bleekemolen, Jouffreau, Kumpen, Ercoli, Tziortzis, Liam Hezemans, Armetta, Goossens (che può svolgere il doppio ruolo di pilota e driving coach per Kalle Rovanperä, impegnato nella Porsche Supercup Benelux) e Lasserre.

Il colpo di scena è in EuroNASCAR 2: un Martin Doubek che dovrebbe solo gestire il weekend accusa problemi ai freni e completa solo quattro giri nelle due sessioni ed è ottavo dietro a de Groot, Cappelli, Linster, Dombrowski, Krasonis, Davidson e Schober.

Sabato mattina Zolder è ancora grigia ma asciutta per le qualifiche delle due categorie. Nei 15′ del primo turno ci sono due bandiere rosse a condizionare la sessione. La prima dopo 3′, sul momento si pensa sia per il fumo che esce dalla #1 di Tziortzis ma poi si scopre che Dario Caso è uscito di pista. La seconda è ben più importante: a 2′ esatti dalla fine Delsaux si ferma in pista per un problema meccanico.

Alla ripresa della sessione c’è una folle corsa in uscita dalla pit lane, sul momento sembra che in molti non riusciranno a iniziare un ultimo giro lanciato poi però si capisce che la dichiarazione gara ha garantito a tutti un tempo valido.

La top4 non cambia e Ghirelli si prende il miglior tempo (1’37.637″) staccando di oltre mezzo secondo Kumpen, poi Jouffreau ed Ercoli. Goossens balza dal settimo al quinto posto davanti a Bleekemolen, Dauenhauer, Tziortzis, Hezemans e Armetta che toglie l’ultimo posto buono per la Superpole a Lasserre e Doubek solo 12°. Nessun tempo per Toffel, bloccato da guai al motore.

Nei due giri di Superpole c’è quasi il colpo di scena: Kumpen dopo il primo passaggio ha oltre due decimi di margine su Ghirelli, tuttavia contro il più forte della stagione in qualifica non c’è scampo. Il pilota italiano tira fuori dal cilindro un ottimo T1 e un clamoroso T3 e conquista la settima Superpole del 2024 (1’37.764″), quindi tutte quelle in programma completando un cappotto che passerà alla storia dell’EuroNASCAR. Kumpen è secondo staccato di 0.145″, Goossens terzo a oltre sei decimi, poi Jouffreau (+0.700″), Ercoli (+0.800″ con secondo giro sbagliato nel T2), Bleekemolen, Hezemans (problema meccanico nel giro di rientro, probabilmente al differenzale), Dauenhauer, Tziortzis ed Armetta.

A seguire c’è la sessione di qualifica da 20′ (senza incidenti) dell’EuroNASCAR 2. Tutto si risolve negli ultimi secondi: Cappelli è in pole provvisoria, tuttavia il lussemburghese Gil Linster compie un capolavoro nel primo e terzo settore e con la bandiera a scacchi già esposta si prende la pole position (1’38.481″) battendo di un quarto di secondo Cappelli, Doubek sfrutta la sessione per prendere fiducia e conquista il terzo posto a quattro decimo, oltre il mezzo secondo Davidson, Krasonis, Dombrowski, Schober, de Groot, Neumann e Rehberg.

EuroNASCAR PRO – Gara1

18 giri in programma per l’EuroNASCAR PRO sotto un cielo ancora grigio che ogni tanto fa cadere qualche goccia di pioggia, tuttavia non abbastanza per bagnare la pista. Alla bandiera verde Kumpen scatta bene, Goossens ancora meglio dalla seconda fila e apre il 3-wide all’interno. Ghirelli tuttavia va in progressione e, nonostante sia finito nel mezzo, riesce a controllare gli avversari e alla prima curva rimane al comando. Jouffreau approfitta della frenata del belga per salire al terzo posto.

A centro gruppo però l’incidente: come appurato in seguito, Lasserre innesca la carambola che coinvolge in primis Tziortzis ma anche Hezemans, Krasonis, Strickler, Delsaux e Miura. Tutti riescono a riprendere l’asfalto, portando però in pista parecchio sporco.

Il primo giro però non è finito qua: Ghirelli prova la fuga immediatamente protetto da Kumpen e questo sicuramente a Jouffreau non va giù e quindi alla penultima frenata una toccatina spedisce Anthony largo e fuori pista mentre il francese passa al secondo posto chiudendo il primo passaggio con un ritardo di 1.9″ dalla #24; a seguire Goossens, Ercoli, Dauenhauer, Armetta, Bleekemolen, Kumpen, Lambert e Doubek che precede Hezemans.

Dopo un attimo di perdimento (Paul poi dirà di avere avuto qualche problemino ai freni) pressato da Goossens, già dal secondo giro Jouffreau si lancia all’inseguimento del leader, conscio che solo sorpassandolo potrebbe tenere aperte le speranze di titolo. E al secondo passaggio la #3 recupera alla #24 ben sei decimi incurante delle (poche) gocce di pioggia e dei detriti (paraurti di Lanza); sempre in questo giro Hezemans rientra in top10 approfittando di un Doubek che cerca ancora il feeling giusto.

Nel corso del terzo giro Anthony Kumpen riceve una penalità di 10″ per falsa partenza e quindi la sua gara oltre che non portare punti è anche virtualmente finita dato che l’ottavo posto non sarà più tale al traguardo. E quindi il team va di strategia. Dopo metà corsa si decide di fermare ai box la #66, sistemarla al meglio e farle tentare il miglior giro possibile in vista della griglia di gara2.

Al comando pian piano Jouffreau sta andando a riprendere Ghirelli e grazie al giro più veloce al quarto passaggio si porta a 0.75″ di ritardo dalla vetta staccando la coppia Goossens-Ercoli che è molto ravvicinata, Dauenhauer è quinto ma già ad oltre cinque secondi. Nel frattempo Toffel è riuscito finalmente a risolvere i problemi al motore ma ha preso il via tre giri in ritardo.

Ercoli ha già capito che sulla carta è più veloce di Goossens e quindi al quinto giro prova a farsi vedere all’interno di curva1 ma non è ancora un vero attacco. Davanti si viaggia veloci senza errori o problemi che invece accusa Liam Lambert che precipita nel corso dei giri seguenti dal nono posto a ben fuori dalla top10. Il primo a passare è Doubek seguito alla Bolderberghaarspeldbocht (la penultima curva in sintesi) dal tuffo di Vargas del quale ne approfitta anche Rehberg. Ancora guai per Tziortzis protagonista di un testacoda in uscita di curva1.

Davanti come detto si forza il ritmo e Jouffreau scoda in uscita dalle chicane. Questo permette a Ghirelli di respirare leggermente e alla coppia alle spalle di Paul di riavvicinarsi. Ed è quindi all’inizio del sesto giro che arriva il primo vero attacco di Ercoli in curva1 su Goossens, tuttavia la manovra non ha successo.

Paul si riorganizza dopo l’errore precedente e al settimo giro si fa sotto portandosi a soli nove decimi di ritardo; Goossens è ormai staccato a 2.6″ dalla vetta con Ercoli a 2.9″. Poi Ghirelli diventa il solito Ghirelli all’ottavo passaggio: miglior parziale assoluto nel T1, idem nel T2, nel T3 non si ripete ma il suo 1’37.755″ è il giro più veloce della gara e in un solo passaggio guadagna 0.9″ a Jouffreau, 1″ a Goossens ed Ercoli. Non abbiamo il riferimento su Dauenhauer perché il tedesco è protagonista di un’altra gara sfortunata con un problema meccanico che fa fermare la sua vettura in pista, ma viene spostato in tempo in una posizione sicura.

A metà gara (giro 9 di 18) Ghirelli è dunque al comando davanti a Jouffreau (+1.8″), Goossens (+4.5″), Ercoli (+4.7″), Armetta (+11.7″), Bleekemolen (+13.0″), Kumpen (+14.8″), Hezemans (+16.4″), Doubek (+16.7″) e Vargas (+20.3″) che è seguito da vicino da Rehberg in lotta per l’ultima posizione sul podio Junior.

Jouffreau prova un’altra reazione, recupera tre decimi, in seguito tiene il ritmo della #24, poi però a due terzi di gara Ghirelli riprende a guadagnare ed è qui che Paul capisce che l’italiano è più veloce ed è meglio gestire gli pneumatici per la domenica e i freni in generale. Nel frattempo la direzione gara ha analizzato l’incidente al via e penalizza Lasserre (in questo momento 12°) di 30″.

A cinque giri dal traguardo la gara si riapre con un po’ di malizia (come dirà Ghirelli non andando per il sottile nel post gara): il leader raggiunge un Lanza in difficoltà dopo i contatti iniziali per doppiarlo. Max è compagno di squadra di Ercoli e non agevola il doppiaggio. La #24 perde oltre un secondo e Jouffreau torna sotto a soli 0.420″. Ghirelli però non si lascia distrarre: al giro successivo torna ad avere 1.1″ di vantaggio e la #3 alza qui bandiera bianca.

Il divario aumenta: 1.1″ ai -4, 1.6″ ai -3, 2.5″ ai -2, 3.5″ alla bandiera bianca. Gli ultimi giri scorrono via tranquilli e non c’è troppa azione, Lasserre scavalca Neumann ma conta poco vista la penalità. Ben più importante il sorpasso di Rehberg su Vargas al penultimo giro che vale il podio per Julian nella Junior. Krasonis finisce fuori pista e scivola in fondo alla top15.

Vittorio Ghirelli vince senza troppi patemi gara1 a Zolder precedendo Jouffreau (+4.8″), Goossens (+7.6″), Ercoli (+8.6″), l’ottimo Armetta (+17.2″), Bleekemolen (+20.7″), Hezemans (+23.3″), Doubek (+23.7″), Rehberg (+34.1″) e Vargas (+35.4″); a seguire Neumann, Delsaux (a lui il bonus rimonta), Miura (vincitore di una categoria Challenge falcidiata da problemi), Krasonis, Lasserre, Tziortzis, Caso, Strickler e poi i doppiati Kumpen, Lambert, Gabillon, Lanza, Toffel e il ritirato Dauenhauer.

In victory lane succede un po’ di tutto. I commissari, a quanto pare, sbagliano le indicazioni e così la #24 tira dritto andando nel box e non sotto il podio e Ghirelli deve farsi a piedi tutta la corsia box prima di andare nel posto giusto. Poi rilascia l’intervista in cui accusa il CAAL Racing di non aver corso correttamente. Jouffreau non commenta ricordando il “Ghirelli ha sempre qualcosa di cui lamentarsi” di Oschersleben perché deve vedersela con Kumpen arrivato da lui per chiarire subito il contatto del primo giro. Non arriverà penalità per Paul ma il dialogo è molto concitato fra il belga e il francese che alle spalle ha il suo gruppo di sostenitori.

Vittorio Ghirelli si presenta così all’atto finale con 34 punti di vantaggio su Jouffreau partendo pure dalla pole, Ercoli scivola a -37, Hezemans a -48, poi tutti fuori matematicamente o quasi, Lasserre è nel limbo a -78, a seguire Doubek (-91), Goossens (-94), Delsaux (-111), Krasonis (-125) e Bleekemolen (-127). Tenendo conto che è praticamente impossibile che Jouffreau ed Ercoli conquisteranno gli otto punti bonus della miglior rimonta in gara2 (partiranno rispettivamente secondo e terzo, Hezemans già con più chance dall’11° posto), a Ghirelli basterà un 14° posto per diventare campione.

EuroNASCAR 2 – Gara1

La situazione meteo a metà pomeriggio, cielo ancora grigio e rischio pioggia prima dei 15 giri di gara1 dell’EuroNASCAR 2 in cui l’imperativo per Doubek è sopravvivere alla prima curva e sfruttare le prove libere chiamate gara1 della PRO per recuperare il tempo perso al venerdì. Al via Cappelli scatta bene e dall’esterno prova l’attacco a Linster, ma si deve riaccodare.

La lotta vera è in curva3 dove davanti Krasonis supera Davidson e quasi ci pensa anche su Doubek, in coda invece un incidente manda ko Miura (anteriore sinistra divelta) e Luli del Castello con la #54 (quindi la vettura di Ercoli) che tornerà ai box a gara finita senza fiancata di destra. Le vetture sono però abbastanza al riparo e quindi non arriva la safety car.

Linster e Cappelli provano subito la fuga staccando un Doubek ancora un attimo in difficoltà e che dietro ha un lungo trenino con Krasonis, Davidson, Dombrowski, Schober e de Groot. Saranno loro otto i protagonisti della corsa allungando immediatamente su Rehberg e Neumann.

Già all’inizio del secondo giro un arrembante Cappelli attacca in curva1 ma si deve riaccodare alla #50 del lussemburghese, Doubek sembra entrare nel ritmo e può pensare anche a davanti oltre che a dietro di sé. Nel passaggio successivo Martin recupera metri sull’italiano ma non sul leader. Tuttavia la situazione in questo gruppo di testa cambia di curva in curva e il segnale che tutto è ancora da decidere è il giro più veloce al terzo passaggio di de Groot che è ottavo e chiude appunto i fuggitivi.

Dopo essersi staccato leggermente, al quarto giro Cappelli tenta un nuovo attacco al leader, stavolta alla prima chicane, ma il mancato successo permette il riaggancio di Doubek che si porta dietro Krasonis. Anche in coda movimento con de Groot che si fa vedere su uno Schober che invece sarebbe lui che dovrebbe attaccare in ottica campionato. I metri persi dalla #5 nel quarto giro sono recuperati nel quinto dato che col giro più veloce Cappelli torna a soli 0.25″ da Linster. Intanto si fa notare decisamente Toffel che, partito ultimo per i problemi al motore, è già 11° ed ha praticamente in tasca gli otto punti bonus.

Cappelli è indomabile e tenta un nuovo attacco al giro successivo, stavolta se lo inventa in curva2 senza successo nuovamente. Questo però non cambia troppo i distacchi relativi fra i leader. Sono tutti molto vicini e così al settimo passaggio il GPV lo segna il rimontante Toffel che vuole riprendere la coppia Rehberg-Neumann.

A metà gara il primo piccolo colpo di scena: Dombrowski si fa vedere alla prima chicane su Davidson, si riaccoda e alla Bolderberghaarspeldbocht finisce dritto tutto da solo scivolando dal sesto all’undicesimo dopo aver percorso la via di fuga. E Toffel, che ha pure superato Neumann, si trova al nono posto.

Intanto il gruppo di testa si è leggermente allungato. Ai -5 Linster ha 1.0″ su Cappelli, 1.3″ su Doubek, 1.6″ su Krasonis, 2.1″ su Davidson, 2.8″ su Schober, 3.6″ su de Groot, 4.7″ su Rehberg, 6.0″ su un clamoroso Toffel e 7.5″ su Neumann. L’italiano dalla folta barba ha perso leggermente terreno dal leader e Doubek ci prova subito in curva1, tuttavia anche la #7 si deve accodare e Krasonis non riesce ad approfittarne, questo permette a Davidson di avvicinarsi ma arriva leggermente lungo alla prima chicane, tocca il greco che taglia la curva. Il rallentamento favorisce Schober che alla chicane Villeneuve supera l’inglese mentre Krasonis, stavolta da solo, arriva ancora lungo tagliando la doppia curva.

Quattro giri alla fine e succede l’inimmaginabile: in curva1 Schober ha uno snap oversteer e finisce nella ghiaia tornando in pista dietro a Toffel, poi il doppiaggio di Arianna Casoli disturba un po’ gli inseguitori, poi però in chiusura di giro il colpo di scena. La #50 di Linster rallenta in vista della chicane finale e si ferma nell’erba con un problema meccanico. Per lui è un altro amaro zero nei playoff.

Cappelli si trova così in testa ma ha solo 0.8″ su Doubek e pure Krasonis è vicino. Martin ha la chance per chiudere virtualmente i giochi, ma Claudio è scatenato e non viene mai attaccato, sbaglia solo leggermente curva1 all’ultimo giro ma i metri di vantaggio gli rimangono. Invece Krasonis si fa vedere sul ceco proprio mentre le gocce di pioggia sembrano intensificarsi, tuttavia non saranno un disturbo negli ultimi metri, tranne per Toffel che finisce lungo alla penultima curva, ma perde solo una posizione. Più dietro un contatto fra Strickler e Richard non cambia le questione in cima.

Claudio Remigio Cappelli concede il bis dopo Oschersleben ma stavolta è lui a tagliare il traguardo per primo (e nelle interviste spiegherà che il pomello del cambio si è rotto al primo giro facendogli pure male alla mano sul momento e nelle cambiate successive) precedendo Doubek (+0.5″), Krasonis (+0.9″), de Groot (+1.9″), Davidson (+3.6″), Rehberg (+5.8″), Toffel (+9.2″), Schober (+9.4″), Dombrowski (+9.5″) e Neumann (+14.0″), a seguire Rajala, Benedetti, Giussani, Strickler, Richard, Beers, Michael Bleekemolen, Mario Ercoli, Sardeha, Schaak, Casoli ed il non classificato Linster.

Grazie alla controprestazione dell’austriaco, Martin Doubek mette una mano pure lui sul titolo dato che in classifica generale chiude il sabato a +45 su Schober, +64 su Krasonis, +78 su Toffel, +86 su de Groot e +89 su Linster, Cappelli sale all’ottavo posto ma con un ritardo di 105 punti. Al ceco, anche includendo gli otto punti di bonus dello scenario peggiore, alla domenica basta un 15° posto per diventare campione.

EuroNASCAR 2 – Gara2

Zolder si sveglia domenica mattina per il warmup con una pista umida che fatica ad asciugarsi malgrado un pallido sole. C’è ancora qualche chiazza bagnata prima del via e quindi la direzione gara decide per una partenza in fila indiana, un dato che sicuramente va a vantaggio di Doubek, sesto in griglia, in ottica campionato perché riduce i rischi di caos. Davanti a lui al via Toffel, Cappelli, Dombrowski, Schober e Krasonis, dietro invece Davidson, Rehberg, de Groot e Linster.

Alla bandiera verde della gara da 15 giri Toffel non è velocissimo e Cappelli lo affianca però all’esterno di curva1, l’italiano tiene giù il piede e al cambio di direzione di curva2 si trova già nella posizione perfetta per andare al comando riprendendo il filo del giorno precedente. Cappelli addirittura prova la fuga su Toffel e Dombrowski mentre Krasonis attacca e passa alla prima chicane Schober. Doubek osserva interessato la posizione persa dall’austriaco ma deve anche guardarsi negli specchietti da un arrembante Davidson.

Toffel dopo un inizio difficile recupera qualche metro e stacca gli inseguitori, aprendo così una fuga a due. La fuga diventa però in fretta solitaria: Cappelli, infatti, forza subito il ritmo e di curva in curva riprende vantaggio sullo svizzero. Claudio è obbligato a farlo: solo con la vittoria, infatti, si prenderebbe il titolo della classifica Legend ai danni di de Groot bloccato in nona posizione dietro a Rehberg. La buona notizia per Doubek, invece, è che Schober è pochi metri davanti a lui e si è staccato da Krasonis. La questione titolo con questo risultato è praticamente in ghiaccio.

Cappelli dopo tre giri ha messo 1″ di margine su Toffel che si è visto invece raggiungere da Dombrowski il quale a sua volta ha lasciato nel limbo Krasonis. Un piccolo errore dell’italiano nel T2 del quinto giro ricompatta però il terzetto di testa al punto che alla penultima curva Toffel è sul paraurti della #5 che, tuttavia, già dal giro successivo, allunga nuovamente; Thomas deve più guardarsi dall’omonimo. Lo svizzero compie un piccolo errore alla prima chicane al quinto giro e così Dombrowski lo affianca in accelerazione attaccandolo alla Villeneuve. Fra la #34 e la #66 c’è uno scambio di fiancate nel destra-sinistra che dura fino alla staccata successiva.

Alla Bolderberghaarspeldbocht si trovano raccolti in un fazzoletto Thomas, Thomas e Thomas (tutti di nazionalità diversa) ma alla fine Toffel riesce a rimanere davanti a Dombrowski e Krasonis. Il greco tuttavia accelera meglio e supera il francese alla chicane finale. Cappelli ringrazia e ai -10 ha addirittura un vantaggio di 3.7″ su Toffel che è senza passaruota anteriore destro. Sul dritto il francese addirittura deve difendersi da Schober, ma la manovra non va. Il rallentamento di questo gruppo permette a Davidson di puntare Doubek in curva2, tuttavia anche in questo caso le posizioni non cambiano.

Ai -9 Dombrowski cerca di rimanere vicino a Krasonis tuttavia rimane giù dal podio. E Cappelli allunga ancora indisturbato a 4.1″. Ai -8 nuovamente il francese cerca di farsi vedere sul greco, stavolta alla prima chicane, ma ancora inutilmente; Toffel inizia qui al giro di boa il recupero ed il suo ritardo dall’italiano scende di colpo a 3.3″. Gli animi sembrano calmarsi ai -7, tuttavia fra Krasonis terzo (+5.0″) e Linster decimo (+8.8″) non c’è mai un varco troppo grande per stare tranquilli. Ai -6 altro recupero di Toffel che scende a 3.0″ da Cappelli.

Un detrito, probabilmente il passaruota di de Groot pressato da Linster, in uscita dalla prima chicane non sembra preoccupare nessuno e quindi la corsa prosegue su ritmi alti, Toffel stacca definitivamente Krasonis e ai -5 recupera altri 2.4″, ai -4 altri quattro decimi guadagnati e quindi ora il ritardo è solo di due secondi. La progressione della #34 continua e ai -3 Cappelli deve davvero preoccuparsi perché Toffel ora è solo a 1.6″. Quattro decimi al giro non bastano per il sorpasso (che invece completa Linster su de Groot per il nono posto) eventuale, tuttavia non ci possono essere errori. Krasonis invece deve preoccuparsi sul serio perché Dombrowski è di nuovo sul suo paraurti alla prima chicane dove, dietro di loro, Linster sbaglia i tempi del doppiaggio di Arianna Casoli e taglia la curva.

Ai -2 i due leader sono nella stessa inquadratura, separati solo da 0.588″ perché Toffel ha appena stampato un clamoroso giro più veloce (1’38.957″) e quindi ha completato la rimonta nei confronti dell’italiano che però reagisce e tiene a distanza lo svizzero. Alla penultima curva Cappelli sbanda leggermente in frenata ma non perde troppo e così inizia l’ultimo giro con 0.365″ di vantaggio.

Nel primo settore Toffel ancora una volta non guadagna e così a Thomas rimangono solo la Villeneuve (dove arriva sul paraurti della #5) e la Bolderberghaarspeldbocht per conquistare la vittoria. Qui Cappelli si tiene all’interno in frenata, accelera al meglio e così rimane al comando. Verso la chicane del traguardo non c’è abbastanza riduzione di velocità per un vero attacco e quindi la classifica non cambia.

Claudio Remigio Cappelli fa cappotto a Zolder e vince gara2 dell’EuroNASCAR 2 precedendo i tre Thomas, Toffel (+0.215″), Krasonis (+4.5″) e Dombrowski (+5.3″). Schober completa la top5 (7.1″), tuttavia alle sue spalle (+7.9″) a Martin Doubek basta il sesto posto per diventare campione della categoria per la seconda volta dopo il 2021. A completare la top10 Davidson (+8.2″), Linster (+11.1″), Rehberg (+12.0″) e de Groot (+12.5″), poi Neumann (campione della classifica rookie), Rajala, Beers, Giussani, Benedetti, Michael Bleekemolen, Strickler, Richard, Schaak, del Castello, Miura, Sardeha, Mario Ercoli, Casoli e Roche sulla #25.

Martin Doubek domina la stagione chiudendo in campionato con 43 punti di margine su uno Schober non al meglio a Zolder, 58 su Krasonis, 70 su Toffel, 87 sul rimontante (tre vittorie in quattro gare di playoff) Cappelli, 88 su Davidson, 93 su uno sfortunato Linster, 96 su de Groot, 101 su Dombrowski e 160 su Neumann.

EuroNASCAR PRO – Gara2

La stagione 2024 dell’EuroNASCAR si chiude con il clou dell’atto finale della categoria PRO in cui, come detto, a Vittorio Ghirelli, che scatta dalla pole dopo il giro più veloce in gara1, basta un 14° posto per diventare campione. A seguire in griglia di partenza Jouffreau, Ercoli, Kumpen, Goossens, Armetta, Dauenhauer, Bleekemolen, Doubek e Toffel. Ma in top10 ci sono ben due buchi vuoti: non prendono il via né Bleekemolen (trasmissione ko), né Doubek (nessuna comunicazione ufficiale ma si presume che i festeggiamenti per il pilota ceco siano ancora in corso). Ancora cielo coperto, ancora pista asciutta ma timore per il cielo, ancora 18 giri in programma.

Pronti via e succede di tutto: Ghirelli non parte al meglio, Jouffreau lo affianca ma i problemi sono dietro con Ercoli che frena, blocca le ruote anteriori e quando molla il pedale per fare dell’ “ABS manuale”, arriva lungo e centra in pieno la #24 del connazionale, con il quale già nelle gare passate c’era stata qualche discussione e frecciatina. Ghirelli finisce così nella ghiaia portando con sé anche il compagno di squadra Kumpen.

Ma non è finita qui: Armetta finisce leggermente largo probabilmente per evitare l’incidente davanti a sé e quando approccia la traiettoria di curva2 non sa che al suo fianco c’è un 3-wide in cui ci sono Hezemans, Rehberg e Lasserre. Zolder si sa che non è una pista larga, quindi passare 4-wide non è facile come a Talladega. Nasce così un incredibile panino in cui hanno la peggio Rehberg e Lasserre che finiscono contro il rail e si devono ritirare, Armetta prosegue col muso mezzo distrutto, Hezemans leggermente meglio dell’italiano mentre Vargas rimedia anche lui qualche ammaccatura.

Viene esposta subito la FCY che permette di cercare di capire la situazione generale e quanto sia drammatica per Ghirelli. Il fatto che Jouffreau sia in testa è ovviamente una brutta notizia così come il fatto che Vittorio sia uscito dalla ghiaia al 18esimo posto, un piazzamento che consegnerebbe il titolo al francese. Tuttavia la #24 non sembra messa male, è leggermente ammaccata sulla posteriore sinistra e l’escursione nella ghiaia ha sicuramente rovinato le gomme.

Dopo un giro di FCY si passa alla SC, ma dura poco visto che in fretta si pulisce la pista. Intanto i commissari aprono una indagine sull’incidente tuttavia dicono che ogni decisione arriverà dopo la bandiera a scacchi. Alcune soste ai box cambiano la classifica, dunque alla ripartenza dei -15 Jouffreau è al comando su Ercoli, Goossens, Dauenhauer, Toffel, Hezemans, Krasonis (clamoroso recupero per lui e otto punti bonus praticamente già in tasca), Neumann, Lambert, Delsaux, Tziortzis, Miura, Strickler, Caso, Lanza, Gabillon sulla vettura #25 trasparente per la graduatoria, Ghirelli 17°, Kumpen, Vargas e, staccato di un giro, Armetta.

Pronti via in fila singola per evitare incidenti… e altro incidente: Jouffreau non è rapido sullo scatto e questo ricompatta il gruppo. Dauenhauer prova l’attacco di slancio su Goossens ma è ancora migliore lo scatto di Toffel che si infila fra i due e in frenata viene stretto a sandwich. Lo svizzero finisce in testacoda senza paraurti, il tedesco si insabbia. FCY e ritiro per entrambi con Dauenhauer che incredibilmente porta a casa quattro ritiri nelle quattro gare dei playoff. Durante la FCY Hezemans va ai box a certificare pure lui dei playoff non fortunatissimi per la #50

Si riparte senza intervento della safety car nel corso del primo settore del quinto giro. Jouffreau, Ercoli e Goossens (uscito indenne) ne hanno approfittato per allungare su Krasonis clamorosamente quarto, poi seguono la coppia Neumann-Lambert, Delsaux e Strickler che fa da tappo ad un trenino che arriva fino alla coda. In questo momento Ghirelli è già risalito approfittando dei guai altrui, poi sorpassa Lanza ed è così 11°, una posizione di tutta sicurezza in ottica campionato, infatti Vittorio da qui in poi non forzerà più.

In attesa delle decisioni della giuria, davanti c’è lotta serrata, infatti fra Jouffreau ed Ercoli c’è in palio il titolo di vicecampione, o in caso di altri problemi per Ghirelli ancora di più. Goossens invece sembra in attesa che qualche ulteriore incidente avvenga davanti a lui. Ercoli si fa vedere in curva2 al settimo giro, tuttavia la manovra non è quella buona. Nel settimo giro Jouffreau firma il GPV in 1’38.757″. Il guadagno sul rivale diretto che lo segue? Soli 0.008″. La #3 e la #54 (malgrado un cofano che si nuove parecchio) tirano al limite ogni metro, consci che questo è l’ultimo set di gomme del 2024.

Il giro successivo va già meglio al francese (1’38.265″) ma il guadagno è minore di un decimo e mezzo e il vantaggio complessivo è di 0.35″. Goossens molla leggermente e scivola a 1.4″. Nel gruppo, intanto, un Kumpen in rimonta si piazza dietro al compagno di squadra Ghirelli.

Non ci sono ancora notizie su un eventuale allungamento della corsa, ma nessuno sembra badarci molto, conta lo spettacolo. Al giro di boa di metà gara ci sono due leggerissimi bump alla chicane Villeneuve e alla penultima curva, ma non è nulla di che. Dopo nove giri Jouffreau è al comando con 0.25″ su Ercoli, 1″ su Goossens, 6.0″ su Krasonis, 7.3″ su Neumann, 12.1″ su Lambert, 12.6″ su Delsaux, 20.1″ sul gruppo Strickler in cui ci sono Tziortzis, Miura, Ghirelli, Kumpen e Vargas, più staccati Hezemans, i duellanti Caso e Lanza (in lotta anche per il titolo Challenger), Gabillon e Armetta.

Anche al giro 10 Ercoli ci prova in curva2, ma stavolta l’attacco è più deciso, si crea il varco all’interno per essere sulla traiettoria migliore verso curva3 ed è qui che avviene il sorpasso che porta l’italiano in testa e che riporta Goossens sotto alla coppia al comando. Marc prova a farsi vedere sul traguardo ma non attacca il francese.

Ai -7 nel gruppo Tziortzis riesce finalmente ad aprire la porta su Strickler e il cipriota si porta all’ottavo posto. I -7 si ripetono due volte perché finalmente la direzione gara decide sulla safety car: la gara viene allungata di un giro. In questa occasione, mentre Lanza ripassa Caso, Jouffreau forza nei primi due settori e torna sotto ad Ercoli. Il francese si fa vedere negli specchietti dell’italiano in curva1 ai -6 ma rimane in scia.

Nelle prime posizioni intanto Lambert, ancora alle prime armi in EuroNASCAR, via via si è staccato da Neumann ed è stato raggiunto dagli inseguitori, il primo dei quali è Delsaux che lo supera ai -5. Più dietro salta il tappo Strickler, Miura lo scavalca, Ghirelli ne approfitta e sale in top10. Al giro successivo stessa scena con Kumpen che passa l’americano (che sbanda ad ogni curva) il quale invece deve tagliare la prima chicane per tenersi dietro Vargas per qualche metro di più. Ai -2 Lambert cede la posizione anche a Tziortzis.

L’equilibrio in vetta intanto per tutti i giri finali e la resa dei conti è tutta nell’ultimo passaggio. Ercoli e Jouffreau lo iniziano separati da 0.356″ ma il francese si fa sotto nelle prime due curve, non abbastanza per attaccare la #54 in curva3, tuttavia in accelerazione mette due ruote sulla terra tenendo giù il piede. Forse c’è l’occasione in curva4, ma il campione in carica stacca forte e rimane davanti.

Bolderberghaarspeldbocht, tutto si decide alla curva da 90° a destra. Jouffreau stacca quasi a ruote fumanti approfittando del fatto che Ercoli non chiuda la porta. È un sorpasso forzato, ma un sorpasso riuscito che vale a Jouffreau il game, set e match ovvero la vittoria in gara2, il titolo Junior (già in tasca quasi matematicamente col ko di Hezemans) e il ruolo di vicecampione.

Paul Jouffreau chiude al meglio la stagione vincendo a Zolder precedendo Ercoli (+0.274″), Goossens (+1.2″), Krasonis (+13.6″), Neumann (+16.0″), Delsaux (+25.6″), Tziortzis (+31.3″), Lambert (+34.7″) e Miura (+36.6″). Ghirelli col decimo posto a 37.6″ dal vincitore è però il campione 2024 dell’EuroNASCAR PRO. A chiudere la classifica Kumpen, Vargas, Lanza, Caso (duello fra i due più fuori che dentro la prima chicane all’ultimo giro), Hezemans, Strickler, Gabillon e Armetta.

A differenza dell’anno scorso non c’è confusione regnante su chi sia il campione, Ghirelli può andare subito in victory lane a festeggiare con un po’ di polemica (“He’s a fucking loser” diretto ad Ercoli riguardo all’incidente del primo giro) ma con la sua solita calma del più forte, quella dimostrata in tutta la stagione. Nelle interviste Ercoli prova a dire che ha frenato presto ma è stato toccato da dietro da Kumpen, ma la direzione gara non ravvisa tutto questo e prima del podio nei confronti dell’ora ex campione arriva una penalità di 30″ che lo fa scendere al sesto posto e che fa salire per la prima volta in top3 Thomas Krasonis.

Vittorio Ghirelli alla fine è riuscito a difendere otto punti su Paul Jouffreau e 21 su Gianmarco Ercoli, più staccati Liam Hezemans (-58), Marc Goossens (-80 malgrado un weekend saltato), Lucas Lasserre (-100), Ulysse Delsaux (-103), Thomas Krasonis (-113), Martin Doubek (-127) e Ryan Vargas (-132) che chiude la prima stagione completa in EuroNASCAR nella top10 in classifica generale.

I prossimi appuntamenti

Si chiude così la stagione 2024 dell’EuroNASCAR. Ci sarà ancora un’appendice in quest’anno con il Recruitment Test per i giovani piloti il 10-11 dicembre ad Oschersleben. La stagione 2025 inizierà a Valencia, prima col Prologo del 10 aprile e poi con il weekend di gara del 12-13 aprile. Il seguito del calendario sarà identico a quello del 2024 con la tappa italiana di Vallelunga (17-18 maggio) e poi a seguire Brands Hatch (7-8 giugno), l’ovale di Venray (28-29 giugno), Most (30-31 agosto) ed infine i playoff ad Oschersleben (20-21 settembre) e Zolder (11-12 ottobre).


Immagine: Media EuroNASCAR

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