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EuroNASCAR | Brands Hatch: Ghirelli e Doubek rimangono in vetta dopo un sabato vincente e una domenica movimentata

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 10 Giugno 2024 - 22:45
Tempo di lettura: 24 minuti
EuroNASCAR | Brands Hatch: Ghirelli e Doubek rimangono in vetta dopo un sabato vincente e una domenica movimentata

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I leader delle rispettiva categorie vincono entrambi gara1 in maniera convincente, tuttavia in gara2 ci sono parecchi contatti e incidenti che permettono ad Hezemans e Davidson di conquistare il successo di tappa


Sotto un cielo tipicamente inglese a Brands Hatch è andato in scena il terzo appuntamento stagionale con la NASCAR Whelen Euro Series, per tutti confidenzialmente EuroNASCAR. Come a Vallelunga è caduta qualche goccia di pioggia ma non ha scombinato i piani nella giornata del sabato, anzi sono andate in scena gare ravvicinate ma lineari. Domenica, invece, senza influenze del meteo è stata battaglia vera e intensa sia nella categoria PRO, sia nella EuroNASCAR 2 con i rispettivi leader del campionato Vittorio Ghirelli e Martin Doubek che hanno pagato qualche punto in classifica rispetto agli inseguitori.

Prove libere

Il venerdì di Brands Hatch inizia con un colpo di scena: il leader del campionato in EuroNASCAR PRO Vittorio Ghirelli viene penalizzato di 20 punti in quando dopo gara2 a Vallelunga è stato riscontrato un ammortizzatore non conforme sulla sua #24. Il suo vantaggio in classifica generale scende dunque a soli sette punti di vantaggio in classifica generale su Gianmarco Ercoli e 11 su Marc Goossens, presente sì in entry list ma assente in pista perché il belga è impegnato a Zandvoort a fare da driving coach su una Porsche Carrera Cup niente meno che a Kalle Rovanperä per il team di cui lo stesso Goossens è stato manager; dunque la #74 verrà guidata in entrambe le categorie dal giapponese Kenko Miura.

La penalità, tuttavia, non sembra condizionare in alcun modo Vittorio Ghirelli che ottiene il miglior tempo sia nelle FP1 (49.198″) che nelle FP2 (48.960″); a seguirlo nella classifica combinata è ancora una volta Gianmarco Ercoli, poi Liam Hezemans, Doubek, Lasserre, Jouffreau, Delsaux, Tziortzis, Armetta e Bleekemolen.

Anche in EuroNASCAR 2 il leitmotiv è lo stesso di Vallelunga di tre settimane fa: Doubek a precedere Linster mentre ben si comporta il pilota di casa (in senso lato visto che è scozzese) Jack Davidson che si porta al terzo posto.

Qualifiche

Sabato mattina come da consuetudine è tempo di qualifiche. Dato che si corre sul layout Indy di Brands Hatch (appena 1.208 miglia di lunghezza), i piloti vengono divisi in due gruppi con la classifica combinata a determinare i successivi risultati.

Per prima a scendere in pista è la categoria PRO e nel Gruppo 1 ci sono i piloti nella parte bassa della classifica generale. Tziortzis si capisce che è nel posto sbagliato al momento sbagliato e con il suo 49.188″ è al comando al termine della sessione da 10′ precedendo Davidson, Bleekemolen, Marzorati e Dombrowski mentre a sorpresa Armetta è solo ottavo dopo le buone libere ma anche un paio di giri di troppo cancellati per track limits (la curva incriminata è soprattutto quella intitolata a Graham Hill).

I big scendono in pista nel Gruppo 2 ed i tempi vanno giù a ripetizione. Alla fine in pole provvisoria (e quindi col diritto di uscire per primo dai box in Superpole) c’è Jouffreu che col suo 48.851″ precede Ghirelli, Doubek, Ercoli ed Hezemans. Avanzano anche Lasserre, Dauenhauer, Delsaux, Tziortzis (unico del Gruppo 1 a passare) e Toffel. Vargas, dopo i problemi meccanici del giorno precedente nelle FP1, si migliora rispetto al venerdì di mezzo secondo ma è 13°.

Anche in Superpole è battaglia sul filo dei millesimi nei due giri a disposizione. E ancora una volta ha prendersi la pole position (48.837″), la quinta consecutiva, è Vittorio Ghirelli che batte Doubek di 0.077″, Jouffreau di 0.127″, Ercoli di 0.154″ e Lasserre di 0.187″, più staccati Hezemans, Delsaux, Tziortzis, Toffel e Dauenhauer.

Dopo un breve break è tempo di qualifiche per la EuroNASCAR 2 con lo stesso format a gruppi ma senza Superpole. Claudio Remigio Cappelli si comporta benissimo nella prima fase andando al comando e il suo tempo gli varrà la sesta posizione in griglia di partenza. A batterlo in una sessione molto accesa sono Doubek (49.011″), Linster (+0.067″), Schober, Toffel (nella ghiaia in curva1 subito dopo essere andato in pole provvisoria) e Davidson che aveva forato a metà della sessione quando aveva appena tolto il miglior tempo a Cappelli.

EuroNASCAR PRO – Gara1

La prima gara (sulla distanza dei 38 giri) della categoria PRO inizia con un piccolo colpo di scena dato che in griglia di partenza macchina di Armetta; si accoderà al gruppo con circa 20″ di ritardo, poi altre soste condizioneranno ulteriormente la sua corsa.

Al via Ghirelli mantiene la prima posizione seguito da Jouffreau, Doubek dall’esterno cerca un varco che invece troverà Lasserre che aggira Ercoli alla Druids e si porta al quarto posto. La partenza migliore è quella di Sebastiaan Bleekemolen che da 14° si porta al nono posto.

La prova di allungo a due approfittando delle lotte alle loro spalle non va in porto e allora vanno via in cinque con Delsaux sesto. In vetta c’è un po’ di elastico, al quarto giro Ghirelli arriva al bloccaggio alla Druids ma non guadagna né perde. I sorpassi arrivano più indietro: Vargas e Lanza perdono due posizioni a testa. Al sesto giro Krasonis supera Dauenhauer alla Druids ed entra in top10, Tziortzis prova ad approfittarne subito, ma la manovra buona arriverà solo in uscita dall’ultima curva e così Tobias perde due posizioni in un miglio.

Il primo momento di svolta della gara sembra essere proprio questo sesto giro quando Ghirelli firma il giro più veloce, due passaggi più tardi Vittorio sembra aver già messo a distanza un gruppo compatto che a sua volta precede la coppia Delsaux-Hezemans. Ancora più dietro il plotoncino aperto da Toffel e chiuso da Dauenhauer. Lo svizzero sembra un po’ in difficoltà ed è la verità: all’inizio del decimo sul traguardo rallenta bruscamente e viene sfilato, poi in uscita dalla prima curva perde il controllo e finisce nell’erba all’interno. Sembra un problema al retrotreno quello accusato dalla #34 che ha fatto sterzare involontariamente la sua vettura.

Mentre Hezemans firma il giro più veloce e ricompatta gli inseguitori, all’improvviso Ghirelli perde tre decimi del suo vantaggio e così Jouffreau torna a 0.8″. Poi però arriva la Full Course Yellow per trainare Toffel dietro le barriere. Si riparte dopo un giro di bandiera gialla quando Ghirelli è sul rettilineo opposto e, come a Vallelunga, scatta peggio degli inseguitori al punto che Jouffreau gli si fa sotto staccando tre dei compagni di battaglia. Krasonis ne approfitta per scavalcare Bleekemolen.

Poi il colpo di scena: il cielo tipicamente inglese inizia a far cadere qualche goccia di pioggia. Ghirelli attiva i tergicristalli e diventa molto prudente, al punto che si forma un quintetto molto ravvicinato. Al giro 16 viene chiamata la Full Course Yellow e poi da regolamento la safety car. In questo momento un Dauenhauer senza radio e un attimo distratto non vede la bandiera gialla, tampona Tziortzis e rovina il suo muso; per il tedesco sosta ai box proprio nelle condizioni predilette per lui e penalità, per il cipriota per fortuna nessun danno.

Si aspetta cosa decide il cielo, in caso di intensificazione della pioggia ci sarebbe un cambio gomme in regime di bandiera rossa, ma tutto si tranquillizza e quindi si torna in regime di bandiera verde con 22 giri da disputare che poi diventeranno 24 per il recupero della distanza persa.

Ancora una volta Jouffreau riparte meglio, ma sul traguardo non trova lo spazio necessario per passare al comando. Dietro di loro Lasserre aggira Doubek alla Druids e completa il sorpasso che vale il podio provvisorio alla Hill. Più dietro Hezemas scavalca Delsaux ed è sesto.

Dopo un altro inizio prudente, Ghirelli allunga di nuovo approfittando nuovamente delle battaglie alle sue spalle, come quella ad esempio di Doubek che rifila un piccolo bump a Lasserre sempre alla Druids ma rimane quarto. Hezemans sfrutta questo e addirittura si avvicina ad Ercoli. Più dietro arriva invece l’incidente alla stessa curva: Strickler tampona Miura che riparte senza carrozzeria al posteriore; l’americano si prende una penalità di 5″, i commissari tolgono rapidamente i detriti e quindi non arriva la FCY.

Mentre Ghirelli sembra avere ancora qualcosina in più ma non allunga in un gruppo allungato ormai da sette, ai -13 Vargas prosegue nella sua rimonta e supera Davidson, che poi danneggerà il muso, per la dodicesima posizione. Ai -10 Krasonis blocca in frenata alla Druids mentre dietro al greco Tziortzis si fa sentire su Bleekemolen; il sorpasso del cipriota per il nono posto arriverà tre passaggi più tardi.

L’elastico in vetta prosegue e ai -7 un giro più lento di Jouffreau permette a Lasserre e Doubek di pressarlo. Poi però torna qualche goccia di pioggia e quindi Ghirelli torna a gestire la situazione facendo tornare sotto gli avversari, incluso anche Hezemans. Ai -4 Vittorio rimette metri o forse centimetri che al passaggio successivo Jouffreau rosicchia nuovamente al punto dell’ultima curva è vicino insieme a Lasserre e Doubek, poi un piccolo buco.

Fra -4 e -3 protagonista nel bene e nel male anche Vargas, prima sorpassa l’inglese Marzorati per l’undicesima posizione, poi al passaggio successivo arriva largo alla prima curva; il salvataggio sulla ghiaia gli fa perdere cinque posizioni che diventeranno quattro per il controsorpasso su Caso.

Ultimi due giri: Jouffreau si fa vedere alla Druids, ma non attacca, Ghirelli accelera meglio in uscita e allora il francese deve vedersela dal connazionale Lasserre. Quest’ultimo tenta un piccolo bump&run al tornantino, non riesce a spostare Jouffreau ma questo regala i metri decisivi alla #24.

Vittorio Ghirelli conquista così la vittoria anche in gara1 a Brands Hatch, quarto successo in cinque gare nel 2024 precedendo i compagni di battaglia Jouffreau (vincitore del Junior Trophy), Lasserre, Doubek, Ercoli, Hezemans (poleman per gara2 grazie al giro più veloce) e Delsaux. A 5″ Krasonis seguito da Tziortzis con Bleekemolen a chiudere la top10.

EuroNASCAR 2 – Gara1

Anche nella EuroNASCAR 2 (distanza prevista di 31 giri) c’è un buco in griglia: manca all’appello l’auto di Toffel; i suoi meccanici hanno sostituito in meno di tre ore il motore rotto in PRO. Il team manca l’appello per pochi minuti e lo svizzero prenderà il via dalla pit lane.

Al via Doubek mantiene la prima posizione su Linster, poi appaiati Cappelli e Schober con l’italiano che passa in terzo posizione alla curva Hill. Krasonis per poco non riesce pure lui a sorpassare l’austriaco, tuttavia lo svizzero compie un mezzo capolavoro nella esse che conduce all’ultima curva. Davidson prova a farsi vedere, ma rimane dietro al greco che al giro successivo arriverà leggermente largo in curva1 sollevando un po’ di polvere. In coda alla top10 Mario Ercoli guida la classifica rookie, ma col muso leggermente ammaccato.

Al comando intanto Doubek prova, ma Schober col giro più veloce sospinge Linster di nuovo sotto. Toffel prova la rimonta ed avvicina la top15. Al terzo passaggio il GPV passa a Krasonis, il lussemburghese regisce nuovamente e torna a mezzo secondo dal leader, tuttavia la classifica non cambia. Il primo scossone arriva al sesto giro: Krasonis tocca leggermente Schober (a fine gara arriveranno le scuse) alla Druids e l’austriaco perde due posizioni, una a vantaggio anche di Davidson che di slancio firma a sua volta il giro più veloce prima di passarlo all’ottavo passaggio di nuovo a Krasonis, dato notevole dato che da regolamento i piloti sono partiti con le gomme usate in qualifica. Doubek approfitta di queste scaramucce per allungare.

La battaglia, soprattutto per la vittoria nel Rookie Trophy, prosegue anche più dietro: Rehberg è decimo, ma fa da tappo al gruppetto a cui si è accodato anche Toffel e davanti al quale Neumann supera Benedetti non riuscendo ad approfittarne sul momento. Neumann un paio di passaggi più tardi supererà anche Richard mentre stavolta Toffel scavalca Benedetti.

Il pilota più veloce in questa fase è Krasonis che molla Davidson e raggiunge Cappelli per la lotta per il podio. Linster non è lontano ma è a 1″ da Doubek. Ed è qui che Martin mette in pratica l’allungo già visto a Vallelunga, il ceco in quattro passaggi, quelli che portano al giro di boa, porta il vantaggio a 1.9″.

Linster è leggermente in difficoltà, a fine gara dirà che sia lui che Hezemans (con cui condivide la vettura fra le due categorie) faticano molto quando ci sono curve in successione in direzioni diverse, con il peso della vettura che spostandosi toglie sicurezza. Ma a regalare respiro a Gil ci pensa Cappelli che al giro 17 finisce leggermente largo alla Druids. E così, alle spalle della #7 al comando, c’è praticamente un quintetto che viaggia con l’elastico.

Al 20° giro Rajala rimane probabilmente senza freni o comunque accusa un problema meccanico e alla Druids tocca Strickler mandandolo in testacoda; i due riprendono ma per il finlandese arriva presto il ritiro parcheggiando a bordo pista anche se all’ingresso del layout GP e quindi non c’è la FCY.

Doubek continua a guadagnare ed ora ha 2.3″ di vantaggio su un Linster pressato da Cappelli che a sua volta ha incollato Krasonis. Ed è qui che Gil commette l’errore decisivo: alla Hill, proprio dopo un cambio di direzione, sbaglia un cambio di marcia, perde il punto di corda e viene infilato da ben quattro vetture.

Purtroppo per lui pochi istanti più tardi Giussani finisce da solo nella ghiaia prima e nelle gomme poi alla prima curva. Obbligatoria la FCY al giro 24 che congela i 3.3″ di vantaggio di Doubek.

Quando arriva la gru a spostare la #27 dalla via di fuga arriva anche la – giusta – safety car che riapre completamente la corsa. Non si va in overtime, ma la corsa viene allungata fino al giro 34 con ripartenza in fila per due ai -4.

Doubek scatta bene e rimane primo, Krasonis resta al fianco di Cappelli ma deve riaccodarsi, Linster prova l’esterno alla Druids tuttavia finisce sull’erba e deve alzare il piede non perdendo né guadagnando posizioni. Poco più dietro Richard lo imita, ma l’esito è ben peggiore e il francese finisce in testacoda venendo toccato e costretto al ritiro. De Groot, dopo i problemi al cambio con lunga serata dei meccanici per sostituirlo, si difende dall’attacco di Dombrowski e mantiene il settimo posto.

La ripartenza non è finita qua: Toffel a centro gruppo, probabilmente in zona Richard, fora e danneggia pesantemente il muso, stessa sorte (se non peggiore) per Mario Ercoli che perde così la vittoria nel rookie trophy. Negli ultimi giri non ci sono scossoni, Schober tenta un timido bump&run e poco altro e le prime posizioni non vengono condizionate dalle penalità che vengono comminate a Strickler, Sardeha e lo stesso Ercoli.

Malgrado la paura per la vettura che faceva rumorini dal quinto giri, come ammesso in victory lane, Martin Doubek conquista un’altra vittoria in EuroNASCAR 2 precedendo uno straordinario Claudio Remigio Cappelli (netto vincitore del trofeo Legends), Krasonis (pole per gara2), Schober, Davidson, Linster, De Groot, Dombrowski, Rehberg che difende per appena 0.181″ il successo fra i rookie dall’attacco di Neumann.

EuroNASCAR PRO – Gara2

La griglia di partenza di gara2, decisa come da regolamento sulla classifica dei giri più veloci di gara1, è molto influenzata dai momenti incerti col meteo del sabato ed in molti speravano di partire più avanti. Liam Hezemans è in pole position davanti a Ghirelli, Ercoli, Lasserre, la sorpresa Armetta (in quei pochi giri disputati in coda al gruppo partendo “di rincorsa” ha ottenuto un buon tempo), Doubek, Delsaux, Jouffreau, Tziortzis e Krasonis.

Al via di una gara prevista sempre sui 38 giri Hezemans non scatta al meglio al punto che Ercoli alle sue spalle gli è subito sul paraurti e quasi deve frenare e scartare per non tamponare l’olandese. Ghirelli però non ne approfitta, anzi mette due ruote sulla ghiaia in uscita di curva1 (danneggiando leggermente lo splitter sul cordolo) e si vede sfilato da Ercoli e attaccato da Lasserre con successo alla Druids.

Dietro a questi quattro Doubek e Armetta sono ancora affiancati così come Jouffreau e Delsaux. A prevalere alla Hill sono il ceco che è seguito dalla #3 mentre Armetta e Delsaux all’esterno perdono un paio di posizioni visto che anche Krasonis passa all’attacco insieme a Dauenhauer.

L’elastico inizia fin dal secondo giro con Ercoli che perde e riguadagna metri su Hezemans a seconda delle curve, tuttavia un incidente nella discesa di curva1 fra Marzorati e Davidson impone subito la FCY (e poi la SC) che viene chiamata sul traguardo. Non tutti i piloti però se ne accorgono subito, Lasserre tocca Ercoli e lo manda contro il leader Hezemans, Ghirelli scarta a velocità ancora relativamente alta i tre e li evita portandosi tutto a sinistra; Krasonis rimane senza paraurti ed ha pure il muso con un foro sul cofano, ma l’incidente (con Dauenhauer che lo ha sorpassato) è precedente alla bandiera gialla.

Il recupero della #27 di Marzorati, ridotta male sul guard rail esterno richiede l’intervento della gru mentre il muso rosa della vettura di Davidson viene spostato subito dall’asfalto. Si riparte al giro 6 di 38 (diventeranno da regolamento 40) dunque con Hezemans al comando su Ercoli, Lasserre, Ghirelli, Doubek, Jouffreau, Dauenhauer, Krasonis, Delsaux e Tziortzis mentre Armetta è scivolato al 12° posto dietro a Toffel.

Hezemans scatta bene anche sulla spinta di Lasserre che si vede che ha il cofano leggermente ammaccato dal contatto precedente. Liam finisce leggermente largo alla Druids e porta con sé anche Ercoli, aprendo così la porta a Lasserre che guadagna la seconda posizione. Dietro di loro Ghirelli ancora una volta allarga le traiettorie, viene infilato da Doubek nella discesa e da Dauenhauer alla Druids mentre Delsaux deve desistere alla Hill perdendo la posizione anche da Jouffreau. Krasonis alza bandiera bianca e si ritira.

Il gruppo riesce a mettersi in fila indiana in attesa di capire i reali valori in gara al di là delle ripartenze. Ghirelli sembra riprendersi e preme su un Dauenhauer che perde centimetri da Doubek che non sembra avere conseguenze dopo aver preso un detrito in pista nella frenata di curva1. La #24 si fa vedere ad ogni curva dei passaggi successivi, il primo attacco è all’esterno della Druids al giro9, ma non ha successo e per poco non viene fregato da Jouffreau.

Hezemans sembra averne, un po’ come a Valencia in gara2, e allunga sul terzetto composto da Lassere, Ercoli e Doubek. La situazione però si stabilizza e a farsi notare nel gruppo è Davidson che, pur senza muso, lotta per una posizione in top20 con Romagnoli e Miura che sostituisce ancora Goossens a questo punto assente per tutto il weekend e che perde la terza posizione in classifica generale.

Al giro 14 si smuove la situazione in vetta: Doubek attacca deciso Ercoli alla Druids, rischia sul cordolo interno ma completa il sorpasso con l’aiuto dell’italiano che non chiude la porta in maniera decisa evitando un incidente quasi certo. Incidente che invece provoca Armetta centrando Toffel (nono in quel momento) pochi secondi più tardi alla stessa curva; non è chiaro se sia stato coinvolto anche Tziortzis, ma la sosta del cipriota ai box poco più tardi è un pesante indizio. Per Toffel, e anche Davidson, c’è il ritiro.

La coppia italiana non sembra averne, Ercoli paga ancora difficoltà generali di assetto a cui oggi, tuttavia, non riesce a sopperire come successo a Vallelunga, Ghirelli vede il danno allo splitter condizionarlo ogni giro di più e l’attacco a Dauenhauer che sembrava prossimo diventa invece difesa nei confronti di Jouffreau. In prossimità del giro di boa arriva la penalità di 10″ per Armetta per l’incidente precedente e dunque salgono virtualmente Bleekemolen e Vargas che entra in top10 dopo essere partito 18°.

Al giro 19 Doubek si fa sentire su Lasserre all’ultima curva, tuttavia il francese non sembra badare troppo ai danni all’anteriore e mantiene la seconda posizione visto che Hezemans ha ormai 1.7″ di vantaggio. Martin al giro successivo però sbaglia la chicane Surtees e tagliando sull’erba perde la scia della #33. Si accende la battaglia anche alle loro spalle dove il quintetto fra Dauenhauer e Armetta è molto ravvicinato. Jouffreau si fa sentire su Ghirelli mentre Armetta si fa vedere alla Druids al giro 23 su Delsaux riuscendo però ad infilarsi all’interno dell’ultima curva conquistando una ottava posizione solo virtuale.

Al giro successivo Jouffreau per poco non riesce a mettere il muso all’interno di Ghirelli alla Clark e così il sorpasso è rinviato, anche se Armetta (malgrado un passaruota mancante alla anteriore sinistra) alla Druids ai -16 prova ad infilarsi sulla #3 con stessa scena ripetuta ai -15. Ai -14 stessa scena, ma stavolta è Armetta a provarci su Jouffreau. Tziortzis in difficoltà finisce nella ghiaia alla prima curva ma prosegue seppur a due giri.

Al comando, intanto, Lasserre sta recuperando sul leader e torna a 1″ da Hezemans portandosi dietro anche Doubek ora a 1.5″ mentre Ercoli è staccato a 4.1″. Ai -11 Armetta riesce a mettere in pratica il sorpasso all’ultima curva su Jouffreu e continua a spingere per salvare lo stesso un buon risultato (con la penalità scenderebbe solo all’undicesimo posto). Fabrizio al giro successivo addirittura ci prova su Ghirelli alla Druids, poi viaggiano affiancati fino alla Surtees dove si toccano leggermente ma le posizioni non cambiano. Il duello permette a Dauenhauer di allungare e Bleekemolen di riprendere Delsaux.

Hezemans, non inquadrato, ha reagito ed è tornato a 1.7″ di vantaggio sulla riformata coppia Lasserre-Doubek, anche se Martin non passa. È proprio mentre la regia indugia su di loro che Ghirelli perde di colpo tre posizioni a vantaggio di Armetta, Jouffreau e Delsaux scendendo al nono posto. E dalla direzione gara, dopo una prima investigazione su un contatto fra Armetta e Delsaux, ora indaga su uno fra lo stesso Armetta e Ghirelli. E, mentre succede questo, Armetta con il muso sempre più penzolante attacca deciso Dauenhauer alla Druids ai -5 rimanendo dietro al tedesco.

Ai -4 si riforma un gruppone da sei in lotta per la quinta posizione con Armetta che ancora usa quello che rimane del suo anteriore per guadagnare posizioni, poi ne arriva un altro alla Druids, ma per lui arriva anche la decisione della direzione gara: drive through. L’italiano dunque deve lasciare strada scontando la penalità all’ultima occasione utile; chiuderà in ogni caso 11° (seppur a 40″) dato che Lanza era staccatissimo.

In vetta la #50 sembra in grado di gestire, anche se Lasserre ha un ultimo spunto d’orgoglio. Liam Hezemans vince gara2 e conquista anche il weekend di Brands Hatch precedendo Lasserre (+0.7″), Doubek (+2.1″), Ercoli (+7.7″), Dauenhauer (+14.2″), Jouffreau (+14.4″, secondo dei junior dietro a Hezemans), Delsaux (+14.7″), Ghirelli (+15.8″), Bleekemolen (+16.2″) e Vargas (+18.2″) che conquista un altro podio fra i junior e il bonus per il miglior rimontante.

Mentre Hezemans festeggia con la corona da re, si aggiorna la classifica generale. Ghirelli, malgrado l’ottavo posto, lascia Brands Hatch al comando della generale con 11 punti su Ercoli, 14 su Hezemans, 19 su Jouffreau e 24 su Lasserre; più staccati Delsaux (-37), Dauenhauer (-37), Doubek (-39), Krasonis (-57) e Vargas (-61) con Goossens che col doppio zero precipita al 17° posto a -80.

EuroNASCAR 2 – Gara2

Dopo una animata gara2 della EuroNASCAR PRO in griglia per la categoria cadetta ci sono un po’ di auto che hanno subito delle riparazioni, la più evidente è ovviamente la #21 rosa di Jack Davidson che ha un muso più nero del normale, ma in griglia è presente anche una lunga striscia di filler sulla corsia esterna.

Alla bandiera verde Davidson dalla seconda fila prova subito ad infilarsi all’interno di Cappelli davanti a lui, ma giustamente preferisce alzare il piede e così l’italiano può puntare il poleman Krasonis all’esterno della Druids. Il greco di malizia allarga leggermente in uscita, Cappelli deve desistere e Doubek ne approfitta prendendo il posto d’onore. Martin di slancio punta anche il leader nella chicane ma rimane secondo. I due allungano leggermente davanti a Cappelli e Davidson, Linster chiude la top5 al termine del primo giro.

Doubek tuttavia non molla ed esce meglio da curva1 attaccando subito Krasonis all’interno, il greco chiude la porta e si gira sul muso del ceco finendo in testacoda. Non è finita qui: Cappelli prova ad approfittare della ghiotta situazione e si tuffa all’interno della stessa Druids, ma in accelerazione perde la vettura, si aggancia a Doubek che dopo il contatto finisce nell’erba e nelle gomme.

Dopo un giro di valutazione riguardo gli incidentati, arriva prima la FCY e poi la SC: Cappelli ha perso solo qualche posizione con il passaruota anteriore sinistro che svolazza, Krasonis è ripartito ma ultimo, per il leader del campionato Doubek c’è il ritiro.

La nuova classifica vede dunque Davidson che è passato al comando davanti a Linster, De Groot, Dombrowski, Schober e Cappelli. Si riparte al giro 10, dunque sulla carta ai -21 che però per la SC diventeranno -23, in doppia fila, Davidson scatta bene, ma De Groot prova lo stesso ad infilarsi alle sue spalle; Linster dall’esterno alla Druids mantiene la seconda posizione. Poco più dietro anche Toffel, Miura ed Ercoli superano un Cappelli in difficoltà che al giro successivo finirà anche nella ghiaia di curva1.

Davidson intanto prova la fuga sulla coppia olandese alle sue spalle, Dombrowski invece sembra fare un po’ da tappo ad uno Schober impaziente, finisce leggermente largo alla Hill, recupera subito, prova a farsi interno sul traguardo, poi va esterno, all’incrocio di traiettoria i paraurti si toccano, riesce a passare dal lato giusto e alla Druids si prende la quarta posizione. Anche Toffel prova ad infilarsi, ma è all’esterno della Hill, mette due gomme sull’erba e deve desistere. Dietro di loro infuria la lotta per il rookie trophy: Rajala attacca Ercoli, tuttavia Mario rimane ottavo. Rehberg invece deve difendersi da Strickler, ma Richard ne approfitta e supera la #48.

Davidson al comando ha 1.1″ di vantaggio e lo sta incrementando mentre al giro 15 Toffel si livera del tappo Dombrowski entrando in top5. Anche Mario Ercoli sembra in difficoltà e dietro di sé ha proprio quattro avversari per la classifica rookie. Qui Neumann alza il ritmo, supera Richard sul traguardo e sale in undicesima posizione. Al giro 18 nuovo incidente, stavolta alla Hill: Benedetti cerca un po’ troppo il sorpasso su Strickler, Cappelli si infila nel varco lasciato e alla fine finiscono fuori pista tutti e tre con Benedetti fermo all’esterno sull’erba. Anche qui, dopo un giro in cui Richard esce proprio nello stesso punto e schiva la #88, arriva la SC.

La gara viene prolungata fino al giro 36 e si riparte con 11 tornate da disputare. Linster scatta in prima fila meglio di prima, tuttavia finisce larghino alla prima curva e dopo la Druids si deve riaccodare; seguono De Groot e Schober, che supera Toffel, e Dombrowski dopo un’altra battaglia alla Hill. Dalla stessa curva Ercoli esce davanti a Miura e questo è un sorpasso fondamentale, per ora, per il rookie trophy dato che Mario mette una vettura “fuori classifica” fra sé e i rivali.

Davidson riprende da dove aveva lasciato, allungando sulla coppia olandese, ma in fretta si torna a guardare il gruppo: Miura attacca Ercoli nella chicane finale, Mario resiste sull’erba, poi però all’ultima curva tocca e manda in testacoda il giapponese, perdendo la posizione subito da Rehberg e poi prendendosi 10″ di penalità. Dietro di loro Neumann attacca Rajala, approccia la Druids molto largo ma chiude il sorpasso; il francese poi supererà anche Ercoli. Faraonio in coda mette in sequenza due uscite di pista, una sull’erba della Hill, l’altra nella ghiaia di curva1

Schober dimostra buon passo in questa fase, riprende Linster e De Groot e si mette a studiare gli avversari. Toffel ai -6 rischia grosso uscendo largo alla Hill ma non perde posizioni, tuttavia Dombrowski gli si fa sotto ai -4 e lo punterà fino al traguardo. Rajala perde a sorpresa due posizioni mentre è alle spalle di Ercoli a vantaggio di Richard e Bleekemolen.

Siamo al finale: Davidson è tranquillo con 2.1″ di vantaggio mentre è battaglia per il podio. Schober attacca De Groot all’esterno della Hill, i due rimangono affiancati sul rettilineo opposto e si toccano fiancata contro fiancata, qui l’olandese probabilmente fora o comunque si scompone e finisce nell’erba tagliando la chicane e tornando in pista all’ultima curva, fermo e intanto che riparte viene infilato da due degli inseguitori.

Jack Davidson intanto chiude il weekend trionfale diventando, tra l’altro in casa anche se è scozzese, il primo vincitore in assoluto del Regno Unito in EuroNASCAR precedendo Linster, Schober, Toffel, Dombrowski, De Groot, Bleekemolen, Richard (vincitore nei rookie), Rajala e Sardeha dato che all’ultimo giro anche Neumann finisce fuori e si prende anche una penalità di 10″ per incidente evitabile con Richard. Doubek malgrado il ritiro rimane leader della classifica generale dato che non arrivano ulteriori penalità per gli incidenti delle prime fasi di gara.

Doubek perde gran parte di quanto guadagnato, infatti Linster torna a -15 dal ceco; staccati gli inseguitori, Toffel è a -29, Schober a -39, Krasonis a -40 mentre Davidson sale al settimo posto (-47) dietro a Dombrowski (-45).


Immagini: Media EuroNASCAR

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