Il privato francese conquista la vittoria su una Yamaha 2T aggiudicandosi gara-2, i favoriti annaspano nel fango
La tanta pioggia caduta su Cózar in settimana e anche nella notte tra sabato e domenica ha dato vita ad una bellissima storia, quella che riguarda il vincitore del Gran Premio di Castilla-la Mancha della classe EMX250. La categoria regina del campionato europeo si è infatti aperta con il successo di Adrien Petit, 19enne francese in sella ad una Yamaha YZ250 2T privata.
Il nome di Petit, specialista delle corse su sabbia (sesto al Touquet quest’anno), non dirà pressoché nulla agli appassionati poiché fa parte di quella schiera di piloti che in maniera alquanto sprezzante e spregiativa vengono etichettati come “riempitivi”. In un campionato dall’altissimo tasso competitivo come la 250cc continentale, Petit è tra coloro che arrivano in pista col camper e provvedono a tutto da sé: in questo contesto il vincitore di Cózar, quinto nella prima manche e trionfatore solitario nella seconda, risulta davvero speciale e riporta le lancette della storia del motocross indietro di diversi anni.
Se definire un favorito per il titolo della quarto di litro risultava difficile alla vigilia, il piovoso weekend di Cózar non ha di certo aiutato a comprendere cosa potrà succedere nel 2025. A cominciare da Janis Reišulis, tornato alle gare dopo un lungo infortunio ad un ginocchio, che ha monopolizzato gara-1 nonostante un paio di errori prima che la sorte gli voltasse le spalle in gara-2: il lettone non è stato meno falloso rispetto al sabato, cadendo altre tre volte, ma in questa occasione il 12° posto è stato il massimo risultato raggiungibile e questo lo ha relegato in quarta posizione overall.
Molto meglio il campione europeo e mondiale della 125cc, Noel Zanócz. Al debutto in 250cc l’ungherese ha conquistato la pole position in sella alla Honda del team JM Racing e nelle due manche ha incassato un quarto e un terzo posto, secondo assoluto; resta sempre il problema delle partenze deficitarie da sistemare, ma l’ex pilota ufficiale Fantic ha molto ben impressionato e potrà essere ben più di una sorpresa in questa stagione.

Si è allungata la lista delle occasioni perdute da Ivano van Erp, che ha sfortunatamente proseguito sulla linea di perenne incostanza già tracciata nelle ultime annate. In gara-1 l’olandese è caduto nelle prime fasi mentre si trovava in corsa per il podio, terminando nono, e alla domenica si è ripetuto dopo l’holeshot rimediando solamente un decimo posto. Il secondo pilota ufficiale junior Yamaha figura ottavo nella generale del weekend.
A completare il podio grazie al disastro finale di Reišulis è stato dunque il danese Mads Fredsøe, scaricato dalla struttura ufficiale junior Gas Gas con ampio anticipo nel corso del 2024 e capace di trovare una sistemazione sulla Husqvarna del team Bauerschmidt. Fredsøe è risultato costante nella palude di fango incassando un terzo e un sesto posto di manche e trovando così la sua prima top 3 in 250cc.
Una piazza d’onore e uno zero a testa per i piloti del team Kawasaki Bud Racing. Al sabato prestazione favorevole a Jake Cannon, campione australiano della classe MX3 riservata agli under 18, mentre alla domenica è riemerso Francisco García. In gara-1 lo spagnolo del programma RFME è stato costretto al ritiro, mentre il rookie Down Under è caduto alla prima curva di gara-2 concludendo 21°.
Fine settimana sfavorevole a Simone Mancini, ritirato per guasto meccanico in gara-1 e 17° in gara-2 dopo avere trascorso diversi minuti in top ten. L’Italia porta quindi a casa il 13° posto di Brando Rispoli (6-15) e il 15° di Luca Ruffini (17-16), con Mancini 22°; nessun punto per Maurizio Scollo e Giorgio Orlando, con quest’ultimo che pure aveva ben figurato nelle qualifiche piazzandosi decimo.
La EMX250 scenderà nuovamente in pista la prossima settimana in occasione del Gran Premio d’Europa a Saint Jean d’Angély, con la tabella rossa di proprietà di un inatteso protagonista che correrà davanti al pubblico di casa.
Classifica e campionato piloti:

Immagini: mxgp.com
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