Rast domina dall’inizio alla fine, nonostante Wittmann gli sia vicino nel finale: con le due BMW di Schubert Motorsport sul podio anche Preining, che vince il duello con la Ferrari di Aitken
A Zandvoort non poteva chiudersi in modo migliore un weekend così speciale per due piloti simbolo del DTM moderno. René Rast, dopo la pole position numero 26 di venerdì (record assoluto per un pilota nella storia di questa categoria), centra la sua ventinovesima vittoria nella categoria, cercando di avvicinarsi sempre più alle leggende Bernd Schneider e Klaus Ludwig. Il tre volte campione del DTM ha dominato Gara-2 in terra olandese dal primo all’ultimo giro, riuscendo a riscattare l’amaro ritiro avuto ieri.
Ma di gioia ce n’è anche per il suo compagno di squadra Marco Wittmann, che riesce a centrare il podio nella sua duecentesima gara in DTM, tra l’altro tutte corse proprio con BMW, con la quale ha anche centrato il titolo piloti nel 2014 e nel 2016. Una domenica, quindi, da incorniciare per i due alfieri tedeschi del team Schubert Motorsport, che colleziona un’importante e bellissima doppietta a Zandvoort.
A completare una Gara-2 fatta di nomi eccellenti, c’è il terzo posto di Thomas Preining, facendo salire a sei i titoli DTM presenti sul podio olandese. L’austriaco, con la sua Porsche, è riuscito ad avere la meglio su un ottimo Jack Aitken, quarto dopo aver accarezzato il podio nella prima parte di corsa. I meccanici del team Manthey sono stati più veloci nella realizzazione del primo pit-stop obbligatorio rispetto al team Emil Frey e, nonostante vari tentativi, il britannico e la sua Ferrari 296 GT3 non sono riusciti a ritornare davanti a Preining.
Quinto un buon Maro Engel davanti ad un ottimo Luca Engstler, che ha fatto impazzire per tutta la gara il leader del campionato Lucas Auer. L’austriaco del team Landgraf non è mai riuscito a mettere la sua Mercedes-AMG GT3 davanti alla Lamborghini Huracan del giovane tedesco, che si è difeso egregiamente dai tentativi di attacco dell’avversario. Auer, alla fine settimo, è dovuto stare anche attento al ritorno finale di Jules Gounon e Mirko Bortolotti, entrambi protagonisti di due gare molto toste.
Il francese era in lotta per il podio con Preining e Aitken nella primissima parte della corsa, ma a causa di un eccesso di velocità nella corsia dei box è stato costretto a un passaggio nella zona di penalità che gli ha fatto perdere posizioni preziose, finendo all’ottavo posto. L’italiano e campione in carica del DTM, invece, ha dovuto rimontare con grinta e spintoni (chiedere a Dorr in merito alla toccatina prima della parabolica finale) dal centro della classifica fino al nono posto.
Chiude la Top 10 un coriaceo Arjun Maini, che con la sua Ford Mustang riesce ad avere la meglio nel finale su Morris Schuring, dopo una lunga battaglia che ha infiammato gli ultimi giri. Solo dodicesimo il vincitore di Gara-1 Ayhancan Guven, protagonista di un’escursione fuori pista dopo esser stato toccato da Vermuelen. L’olandese della Ferrari verrà proprio penalizzato per questo contatto e finirà la sua gara al tredicesimo posto, proprio dietro al turco. Chiudono, poi, la zona punti Nicki Thiim e Tom Kalender.


In ottica campionato, Lucas Auer esce anche da Zandvoort come leader con 91 punti, mentre Rast, grazie alla vittoria di oggi, sale al secondo posto con 75. Ma dietro il tedesco della BMW la classifica è cortissima, perché ci sono Guven e Gounon a pari punti a quota 73, poi Engel a 72, Wittmann a 70 e Aitken con 68 punti.
Il prossimo appuntamento con il DTM è tra un mese, nel weekend del 4-6 luglio, con il quarto round della stagione 2025 sulle storiche, mitiche e velocissime strade cittadine di Norimberga, ovvero sul tracciato del Norisring.
Immagine in copertina: BMW M Motosport X
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