DTM | Norisring 2022, gara-1: Preining regala la prima storica vittoria alla Porsche

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di Alessandro Cellegato @megalomaxi92
2 Luglio 2022 - 21:12
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Gara caotica con ben sedici ritiri e tanti incidenti, ma il trionfo è tutto per il giovane austriaco del team Bernhard, con Porsche che raccoglie il suo primo storico successo in DTM

Una corsa simile, probabilmente, non si vedeva da tantissimo tempo in DTM. E’ vero che il Norisring regala sempre grande spettacolo in pista, ma nessuno si aspettava di vedere una gara di questo tipo tra le strade di Norimberga. Solo undici vetture hanno raggiunto la bandiera a scacchi, con ben sedici piloti ritirati a causa dei tanti incidenti e contatti occorsi durante tutto l’arco di questa folle e caotica gara-1. Ma, tra i pezzi e i detriti sparsi per tutta la pista, è emerso magnificamente il nome del rookie Thomas Preining, col giovane 23enne austriaco che ha regalato alla Porsche il suo primo storico successo in DTM.

Una vittoria bellissima e importante anche per il team gestito da Timo Bernhard, che crede molto, insieme alla Casa di Stoccarda, nelle qualità e nel futuro di Preining. Ma per Porsche è stato un sabato trionfale, visto che oltre al primo successo, si è regalata anche la prima doppietta, grazie al secondo posto di Dennis Olsen del team SSR Performance. Anche per il norvegese, rookie come Preining, è il primo podio in DTM, che arriva dopo alcune buone gare in cui ha continuato a migliorare il suo rendimento e il suo feeling con la 911 GT3.

Olsen ha avuto la meglio, solo a due giri dalla fine, del tre volte campione del DTM René Rast, che si è dovuto arrendere dopo una lunga e accesa battaglia col norvegese. Una lotta non senza esclusione di colpi, visto che al giro 38 i due sono arrivati al contatto all’ultima curva, con un tentativo di sorpasso troppo aggressivo di Olsen nei confronti del tedesco del team ABT. Rast, inoltre, per via di questo contatto, ha accusato una lenta foratura sulla posteriore sinistra, che, per sua fortuna, si è manifestata maggiormente solo negli ultimi due giri della gara.

Il terzo posto, comunque, vale al tedesco dell’Audi un avvicinamento ulteriore alle zone alte della classifica piloti, sfruttando il sabato nero di tanti piloti, visti i tanti ritiri che sono accaduti oggi. I più importanti, ai fini del campionato, sono stati quelli del leader Sheldon van der Linde, di Mirko Bortolotti e di Nico Müller: alla fine, però, i loro “zero” nella casella dei punti non hanno stravolto molto le cose in classifica. Infatti, lo svizzero è stato l’unico a perdere la posizione a vantaggio di Rast, ora provvisoriamente terzo in campionato in attesa della gara-2 di domani.

La corsa di oggi è stata contraddistinta e segnata da tanti incidenti (anche spettacolari e pericolosi) che hanno provocato i sedici ritiri di cui abbiamo parlato inizialmente. Sicuramente l’evento che ha eliminato dalla gara la maggior parte di quei piloti, tra cui proprio van der Linde e Müller, è avvenuto alla prima curva del primo giro, con un maxi tamponamento che ha coinvolto quasi metà della griglia. A scatenare tutto il testacoda di Maini, toccato da Perera all’esterno del tornante di curva 1. Il “blocco stradale” provocato ha colto di sorpresa molti piloti che sopraggiungevano, causando un tamponamento a catena che ha sparso sulla pista centinaia di detriti.

Saranno ben otto i piloti che dovranno ritirarsi direttamente o per i danni provocati dall’incidente, tra cui anche Schumacher, Buhk, Wittmann, Gore e Fraga. L’unico che riesce a sopravvivere è Perera, ma il francese dovrà finire anzitempo per via del secondo e bruttissimo incidente capitato in questa folle gara al quattordicesimo giro. Infatti, Alessio Deledda sbaglia totalmente la frenata di curva 1 e tampona violentemente Esteban Muth, col belga della BMW del team Walkenhorst che finisce contro l’incolpevole Perera. Un incidente brutto, ma per fortuna senza conseguenze per nessuno, se non per le macchine distrutte.

Gli altri due contatti importanti, invece, hanno visti coinvolti prima Engel e Bortolotti e poi Güven e Auer. Nel primo caso, l’italiano ha inspiegabilmente colpito il tedesco della Mercedes in pieno rettilineo, facendolo andare in testacoda e impattando, poi, forte contro il muretto esterno. Per questo contatto Bortolotti si è preso 15 secondi di penalità, che però non sono stati scontati per via del ritiro dell’alfiere di casa Lamborghini. Nel secondo caso, invece, il turco della Ferrari ha colpito involontariamente l’austriaco nella chicane di curva 2-3, provocando il ritiro di entrambi.

Nell’ultima parte di gara prende mestamente la via dei box anche Kelvin van der Linde, poleman di giornata ma sfortunatissimo. Poteva essere, infatti, lì davanti a lottare con Preining, ma la strategia sbagliata del team per la sosta sotto regime di FCY e, soprattutto, un contatto con Bortolotti e Feller hanno posto fine ai suoi sogni di gloria.

Alla fine, dei ‘sopravvissuti’ al caos di oggi, hanno chiuso a punti Vanthoor, Eng, Götz, Stolz, Feller, Grenier e Schmid, col solo Marius Zug che è rimasto fuori dalla Top 10.

Domani, come oggi, il via delle qualifiche sarà alle 9.40 con i due gruppi che invertiranno l’ordine di uscita in pista rispetto a quanto accaduto stamattina.

Foto di copertina: Porsche Motorsport Twitter

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