È finita in una bolla di sapone la proposta lanciata qualche settimana fa dallo Strategy Group di reintrodurre i rifornimenti in corsa a partire dalla stagione 2017. Il ritorno dei rifornimenti faceva parte di un piano lanciato congiuntamente dalla Federazione, dal detentore dei diritti commerciali del campionato (ovvero Bernie Ecclestone) e dalle stesse squadre per aumentare lo spettacolo e rendere le vetture più veloci in gara.
Negli ultimi giorni quest’idea aveva incontrato opposizioni via via crescenti, così i team avevano deciso di discutere dell’argomento nella giornata di ieri a Montreal, alla vigilia del weekend del Gran Premio del Canada; alla fine la proposta lanciata dallo Strategy Group, ovvero dalle squadre, è stata rigettata dalle squadre stesse per tre motivi:
- Innanzitutto i costi: reintrodurre i rifornimenti avrebbe significato ripristinare le attrezzature per il rabbocco veloce in vigore fino al 2009, il che avrebbe significato una spesa di circa 1 milione di euro nel 2017 e mezzo milione di euro all’anno a partire dal 2018
- I rifornimenti avrebbero poi portato a problemi di sicurezza all’interno della pit lane: gli incidenti in pit lane tra il 1994 e il 2009 provocate dai rabbocchi di carburante sono stati un fenomeno tutt’altro che raro (basta pensare agli incendi di Verstappen ad Hockenheim nel 1994, di Irvine a Spa ’95 o di Bruni a Monza 2004, senza contare il problema avuto a Singapore da Massa nel 2008); a ciò inoltre si deve aggiungere il fatto che nei piani delle squadre i rifornimenti avrebbero dovuto essere effettuati nello spazio di un cambio gomme, ovvero in 3-4 secondi, il che avrebbe portato all’introduzione di apparecchiature in grado di erogare circa 33 litri di carburante al secondo contro i 12 del periodo 1994-2009, con evidenti problemi di sicurezza.
- Ultimo ma non ultimo, con i rifornimenti ci sarebbe stato il rischio concreto di un drammatico calo del numero di sorpassi: in effetti tra il 2009 e il 2010, con la sola abolizione dei rifornimenti e con un regolamento tecnico pressoché invariato, i sorpassi sono pressoché raddoppiati, a supporto della tesi a lungo sostenuta fino al 2009 che i rifornimenti ammazzavano lo spettacolo in pista.
L’opposizione pressoché unanime delle squadre a questa regola significa che, con ogni probabilità, il divieto ai rifornimenti verrà prorogato anche al 2017 e oltre, ma non è da escludere che Bernie Ecclestone, che per primo aveva lanciato la proposta, farà di tutto per portare fino in fondo il suo piano.
Anche la discussione delle regole sulle gomme per il 2016 è al momento in stallo; a Montreal sono state lanciate quattro proposte da parte di Pirelli, Red Bull, Mercedes e McLaren, ma nessuna di queste ha raccolto l’unanimità delle varie squadre. Tra le idee discusse c’era l’ampliamento della gamma di mescole da asciutto portate da Pirelli, da 4 a 6, la possibilità di portare tre mescole ad ogni gara anziché due, l’abrogazione della norma che impone ai primi 10 di partire con le gomme usate in qualifica e l’introduzione di un sistema di “gettoni” per permettere ad ogni squadra di scegliere le mescole da utilizzare in gara per 4/5 volte all’anno.
I maggiori timori della Pirelli sono legati a possibili scelte “estreme” da parte delle squadre, che potrebbero mettere sotto una cattiva luce il fornitore di pneumatici qualora si verificassero degli incidenti legati alle gomme. Per Pirelli, infatti, l’aspetto prioritario è che qualunque cambio regolamentare porti “ad una migliore pubblicità per il fornitore di gomme, facendo in modo che la scelta delle gomme e il loro degrado diventino un punto di discussione prima e durante la gara”.
Per dare un’idea dei problemi logistici che ci sarebbero nel far scegliere le gomme alle squadre, Pirelli ha spiegato che la scelta delle mescole per la prima metà di stagione dovrebbe essere effettuata entro il novembre dell’anno precedente, ovvero ben prima del debutto delle nuove vetture nei test invernali, con tutte le incognite del caso, mentre per la seconda metà del campionato le scelte dovrebbero essere fatte entro aprile.
Comunque vada, qualunque decisione dovrà essere approvata all’unanimità per entrare in vigore già dalla prossima stagione, altrimenti se ne riparlerà per il 2017.
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