Le qualifiche di Melbourne hanno confermato un po’ quello che ci si aspettava: Ferrari e Red Bull si giocano le pole (e le vittorie) mentre gli altri rincorrono. Sotto il tramonto australiano, però, c’è stata qualche sorpresa e qualche sfortuna.
Charles Leclerc si sta calando perfettamente nella parte del contendente per l’obiettivo grosso e, al tempo stesso, sta incrementando le sue prestazioni. Dopo un venerdì di divagazioni alla ricerca del limite, al momento giusto ha piazzato il giro monstre in qualifica, assecondato da una Ferrari F1-75 che, porpoising a parte, personalmente pare assolutamente al top; forse la migliore monoposto sfornata da Maranello dai tempi della F2008.
Per contro abbiamo una Red Bull che non molla niente ma con un Verstappen in versione sofferenza. In FP3 Max non è riuscito a mettere insieme un giro, sempre a fare i conti con qualche problemino qua e là. In qualifica ha rimediato ma dice di non riuscire a spingere ancora al 100%. Dato giustificabile con l’esiguo vantaggio in termini di tempo su Pérez, distante appena un decimo da lui. Ma conosciamo l’olandese e sappiamo che in gara darà l’anima.
Credo non ci siano più dubbi sul fatto che F1-75 e RB18 ad oggi sono le monoposto che si possono giocare Pole e vittorie. Solo elementi extra possono metterle fuori gioco, vedasi Bahrain per la Red Bull o la sfortuna di Sainz nelle qualifiche odierne.
Da sottolineare il colpo McLaren, che sembra essersi svegliata di colpo con Norris 4° e Ricciardo 7°. Aspetto, però, il finale di gara per valutare che non sia stata una coincidenza. Stessa cosa per Alpine che, con Alonso, stava per stampare un tempo eccezionale. Meno eccezionale, invece, l’affidabilità della A522 che l’ha spedito a muro proprio sul più bello. C’è tanto da lavorare.
Mercedes, invece, è lì dove mi aspettavo. Hamilton ha tirato fuori un coniglio dal cilindro per mettersi dietro Russell, ma George al di là dei problemi della W13 (altro che porpoising, salta come un canguro) spinge forte. In condizioni normali, comunque, in gara il distacco sarà ampissimo.
Il resto: Alfa leggermente più indietro, Haas decisamente più indietro, Aston che mi lascia senza parole. Sebastian è oggettivamente ingiudicabile: due gare saltate, motore rotto ieri, perdita allucinante del posteriore stamattina. Non può farci nulla. Stroll incomprensibile nell’ancor più incomprensibile diatriba tra canadesi nel Q1.
E insomma, domani sarà tosta. Una zona DRS in meno: si passa da quattro a tre, anche se ce ne sono sempre tre di troppo. In ogni caso quanto basta per tenere vicino chi sta dietro se i valori sono simili. Sperando di non vedere troppe interruzioni credo vedremo un’altra bella gara. Vinca il migliore, blu o rosso che sia.
Immagine: ANSA
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