Successo di tappa per il leader della generale Henk Lategan, nonostante i due minuti di penalità. Secondo Botteril.
L’ottava tappa della Dakar 2025 ha visto i piloti impegnati nel percorso che li ha condotti dalla città di Al Duwadimi fino alla capitale dell’Arabia Saudita: Riyad. Come nella giornata di ieri, anche oggi i protagonisti a due e quattro ruote hanno dovuto affrontare percorsi differenti.
Il tragitto di oggi ha previsto uno spostamento complessivo di 250 chilometri, con prove speciali rispettivamente di 484 e 488 chilometri per i piloti FIM e FIA.

MOTO

Partendo dalle Moto, la vittoria ha sorriso nuovamente alla KTM, stavolta quella di Luciano Benavides. Dopo la supremazia del compagno Daniel Sanders, il fratello di Kevin (ritiratosi qualche giorno fa per gli acciacchi fisici) si è assicurato il primo trionfo di tappa di questo 2025, completando la prova di Riyad in 4:50:46.
I distacchi di questa prova si sono rivelati piuttosto contenuti, con Adrien van Beveren secondo sulla prima delle Honda a 2′ e seguito a sua volta dai compagni di squadra Tosha Schareina, Ricky Brabec e Skyler Howes. Ottimo sesto posto per Michael Docherty: il sudafricano ha svettato nella classe Rally 2 ed è riuscito ad inserirsi in maniera convincente tra i piloti della Rally GP, battendo di una quarantina di secondi il diretto rivale Edgar Canet (ottavo).
In mezzo ai due outsider della classe inferiore c’è, in settima posizione, Daniel Sanders: dopo il trionfo di ieri, l’australiano è tornato a cedere qualcosina ai suoi inseguitori ed il suo vantaggio è sceso a 11′ sul solito Schareina. Lotta ancora serrata per il terzo posto, col Benavides superstite che ha scavalcato Brabec e si trova ora quarto, a 9′ da van Beveren.
AUTO

Una vittoria in scioltezza quella odierna del leader della generale Henk Lategan che, con il tempo di 4:51:54 – nonostante i due minuti di penalità per aver superato i limiti di velocità – ha preceduto di 1’48” il connazionale Guy Botterill, che si è classificato in seconda posizione. Terzo gradino del podio di giornata a Mathieu Serradori con il primo veicolo della Century, il quale ha tagliato di traguardo con un ritardo di 4’04”.
Per trovare il primo dei grandi nomi bisogna scendere al quinto posto con Nani Roma, attardato di 6’17”, mentre alle sue spalle è arrivato l’avversario in classifica di Lategan Yazeed Al Rajhi, che oggi ha pagato un gap di 6’20”. Distacchi più ampi per Al-Attiyah, giunto al bivacco con un ritardo di 12’17”, e per Ekström, che ha chiuso la tappa con uno svantaggio di 18’30”. Incidente per il vincente di due giorni fa, Guillaume de Mevius, il quale si è dovuto fermare al chilometro 113 per riparare la propria vettura.
Breve nota per il ritiro di Giniel de Villiers, che è stato costretto ad alzare bandiera bianca per la prima volta dall’edizione d’esordio, quella del 2003. Il sudafricano, da allora, aveva sempre tagliato il traguardo in ogni edizione in cui ha preso parte.
Nella classifica generale Lategan comanda ora con 5’41” di vantaggio su Al Rajhi e con 28’55” su Ekström. Al-Attiyah torna a infrangere il muro dei trenta minuti di gap, salendo ad un ritardo di 34’14” (di cui ben diciassette di penalità).
CHALLENGER

Passando ai T3, è arrivata un’altra vittoria per la squadra BBR, stavolta per mano di Pau Navarro. Lo spagnolo si è aggiudicato la propria prima speciale in assoluto alla Dakar in coppia con Lisandro Ezequiel Sisterna Herrera con un tempo di 5:22:29 ed un vantaggio di un minuto scarso su Paul Spierings. La terza posizione è andata ad un altro nome a sorpresa, ovvero l’argentino David Zille.
La testa della corsa, tuttavia, continua ad essere nelle mani dell’argentino più esperto Nicolás Cavigliasso: pur avendo perso 11′ in questa prova da Navarro, “Nico” continua ad averne 26 di vantaggio su Guerreiro, mentre Spierings è ora a soli 7′ dal portoghese della squadra Red Bull.
SSV

Seconda vittoria consecutiva, tra gli SSV, per Jeremías Gonzalez Ferioli. Dopo la prova anellare di Al Duwadimi, l’argentino si è assicurato anche quella di Riyad con circa due minuti e mezzo di vantaggio sul sempre più leader Brock Heger, mentre al terzo posto è giunto un redivivo Jérôme de Sadeleer.
Come detto, il debuttante del team di Sébastien Loeb è sempre più vicino a conquistare una storica vittoria al primo tentativo, ma anche il resto del podio, con Xavier de Soultrait secondo e “Chaleco” López Contardo terzo, è ormai piuttosto congelato.
CAMION

Dopo due giorni lontano dal gradino più alto del podio, Martin Macík è tornato a conquistare una tappa, la quarta di questa edizione della Dakar. Il ceco di Iveco ha mantenuto la leadership sin dal 78° chilometro e, nonostante una penalizzazione di 1’30”, si è aggiudicato la vittoria con il tempo di 5:26:52, precedendo di 5’22” il connazionale Aleš Loprais. Al terzo posto è giunto Vaidotas Zala con un ritardo di 6’15”.
Distacchi più ampi per il resto del gruppo fuori dal podio, tutti superiori ai quindici minuti. Tra questi risulta anche Mitchel van den Brink, il quale ha registrato il sesto miglior tempo anche se con 21’42” di gap, chiudendo tre minuti dietro al Tatra di Martin Soltys.
Macík prosegue indisturbato la propria corsa verso il successo finale, mancando per soli sedici secondi il vantaggio di 2h30′ su van den Brink. L’olandese deve però stare attento all’arrivo di Loprais, il quale nelle ultime due giornate si è portato a poco più di sei minuti dalla seconda posizione.
Domani il rally raid si sposterà verso Haradh, città dalla natura industriale e d’importanza strategico-economica per l’Arabia Saudita. Terminata la nona prova di domani, resteranno pochissime occasioni per dare degli scossoni alle classifiche di questa Dakar.
Qui i risultati di oggi e la situazione nelle generali.
Fonti immagini: Twitter / Toyota Gazoo Racing South-Africa, dakar.com, Instagram / Jeremías Gonzalez Ferioli
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