Dakar 2025 | Giorno 8: Lucas Moraes vince nel labirinto desertico di Al Duwadimi, Lategan ed Al Rajhi appaiati in classifica

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 12 Gennaio 2025 - 18:09
Tempo di lettura: 5 minuti
Dakar 2025 | Giorno 8: Lucas Moraes vince nel labirinto desertico di Al Duwadimi, Lategan ed Al Rajhi appaiati in classifica
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Il #203 ha prevalso in una tappa contraddistinta da problemi di navigazione (pare causati da un errore nel Roadbook).


La settima tappa della Dakar 2025 sarà probabilmente quella che farà discutere maggiormente i più per via degli avvenimenti e delle difficoltà che ha causato agli equipaggi di moto, auto e camion. Quella odierna era una speciale anellare Al Duwadimi-Al Duwadimi, lunga 719 chilometri (419 validi per la classifica) tra mastodonti di roccia e dune di sabbia da sormontare.

I grattacapi maggiori sono stati causati, a quanto pare, da un errore nel Roadbook, che al 158° chilometro dei 419 previsti ha mandato fuori strada diversi equipaggi, costretti quindi a girare a vuoto nella speranza di ritrovare la via. Persino il direttore di corsa David Castera è dovuto intervenire col supporto di un elicottero, mentre a fine giornata sono stati neutralizzati i 20 chilometri successivi per cercare di pareggiare un po’ il conto.


Moto

Le due ruote, rispetto alle quattro, hanno seguito un percorso differente per questa tappa, al termine della quale a vincere è stato nuovamente Daniel Sanders. Dopo aver lasciato un po’ di briciole agli avversari, l’asso del team KTM Red Bull è tornato a godersi un successo in una frazione, il quinto quest’anno contando anche il prologo.

“Chucky” ha terminato la prova anellare in 4:10:33, relegando a 4′ circa il principale rivale di questa Dakar, Tosha Schareina. In mezzo ai due si è classificato il sorprendente Edgar Canet, autore finora di un rally raid da debuttante sorprendente in cui è riuscito, a tratti, ad inserirsi in mezzo ai protagonisti della classe Rally GP con la sua KTM Rally 2.

Nella classifica generale Sanders guida con un vantaggio di 15′ sull’hondista spagnolo, mentre ad altri undici troviamo Adrien van Beveren. Presumibilmente la lotta per la vittoria sarà tra questi tre protagonisti, dato che Ricky Brabec accusa un ritardo di oltre mezz’ora dalla sua quarta piazza.

Auto

A regnare nel caos avvenuto nell’agglomerato di categorie a quattro ruote è stato Lucas Moraes. Il pilota della compagine Toyota Gazoo, a bordo dell’indistruttibile Hilux, ha completato la prova di Al Duwadimi con un tempo di 4:01:49 ed un vantaggio di 8′ su Mattias Ekström, sul primo dei Ford Raptor del team M-Sport.

La neutralizzazione di venti chilometri avvenuta dopo il terzo waypoint ha scombinato nuovamente la situazione: Mitchell Guthrie ha completato “il podio” di giornata con la propria Ford a 2′ dal compagno di squadra, mentre Nasser Al-Attiyah si è classificato quarto col Dacia Sandrider superstite. Solo 15° Henk Lategan, che ha pagato 20′ a Moraes in questa prova.

Il giovane brasiliano, tuttavia, non è una minaccia nella lotta per la vittoria, viste le oltre tre ore perse ieri. Al contrario, la sfida adesso è serratissima in casa Toyota: Lategan comanda ancora, ma con una ventina di secondi scarsi su Yazeed Al Rajhi (oggi sesto). Anche Ekström è minaccioso a 10′ di distacco dal sudafricano, mentre la speranze di Al-Attiyah, quarto a 23′, sono già più risicate.

Challenger

Un po’ come Moraes nelle Auto, a vincere nei Challenger è stato un pilota senza più velleità di prevalere nella classifica finale del rally raid. Corbin Leaverton ha vinto nella settima speciale per appena 24″ su Yasir Seaidan, il quale ha mancato di poco la tripletta consecutiva dopo le due tappe vinte ieri e tre giorni fa.

Al momento, tuttavia, il controllo totale della situazione ce l’ha Nicolás Cavigliasso, forte di un vantaggio di mezz’ora nei confronti di Gonçalo Guerreiro. Terzo Paul Spierings nella graduatoria, col colpo in canna per poter superare il debuttante portoghese.

SSV

Un nome decisamente più sorprendente ha prevalso nei T4/SSV, quello di Jeremías Gonzalez Ferioli: l’argentino, in coppia con Pedro Gonzalo Rinaldi, ha portato in trionfo il proprio Can-Am della South Racing in questa tappa anellare, battendo per meno di un minuto il leader della classifica Brock Heger.

Nonostante il successo di tappa perso, lo statunitense ha di che festeggiare: con ancora cinque giorni di gara da svolgere, il grande margine di cui dispone sul compagno-rivale Xavier de Soultrait, staccato 36′, lo può far stare tranquillo e senza la necessità di forzare; l’attenzione ora si sposta sull’affidabilità del suo Polaris, in modo che possa arrivare al traguardo di Shubaytah senza patemi.

Camion

Anche se le sue speranze di vittoria alla Dakar sono ormai sfumate per quest’anno, Aleš Loprais ha comunque tutto l’interesse a chiudere in auge l’edizione 2025. Lo dimostra la vittoria di oggi, ottenuta con uno scarto di 10′ su Vaidotas Zala (anche lui su Iveco Powerstar) dopo 419 chilometri di duello.

Rimane, comunque, una vittoria di Pirro: Martin Macík, oggi terzo nella speciale, continua a condurre con un ampissimo margine su tutti gli inseguitori, a cominciare da Mitchel van den Brink (a 2h8′ dal ceco). Da segnalare anche il ritiro definitivo dell’equipaggio MM Technology sponsorizzato Italtrans, composto da Claudio Bellina, Danilo Petrucci e Marco Arnoletti.


Nella giornata di domani la carovana si sposterà verso Riyad, la capitale araba: lo sfarzo di questa città cozzerà con l’ambiente naturale ostile che dovranno affrontare i piloti di moto, auto e camion, anche se per una tappa poco più lunga di quella odierna (483 chilometri cronometrati).

Qui troverete la classifica della tappa 7 e la generale.

Fonti immagini: Twitter / Toyota GAZOO Racing World Rally-Raid & Dakar Team, dakar.com, Instagram / Jeremías Gonzalez Ferioli, Aleš Loprais Dakar Live

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