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Dakar 2025 | Giorno 5: Yazeed Al Rahji torna al successo, mentre anche Nasser Al-Attiyah è afflitto da problemi

di Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Coautore: Alyoska Costantino
Pubblicato il 8 Gennaio 2025 - 17:30
Tempo di lettura: 6 minuti
Dakar 2025 | Giorno 5: Yazeed Al Rahji torna al successo, mentre anche Nasser Al-Attiyah è afflitto da problemi
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Al Rahji è il più veloce e mangia quasi cinque minuti su Lategan. Una foratura fa perdere mezz’ora ad Al-Attiyah. Sanders ancora il più rapido sulle due ruote

La difficoltà torna ad alzarsi in questa edizione della Dakar. Nonostante la quarta tappa sia una delle più corte di quest’anno, quella che ha condotto i piloti da Al Henakiyah ad AlUla è significativa in quanto si tratta della classica “Marathon Stage”, cioè la speciale in cui i protagonisti – una volta giunti al bivacco – non potranno ricevere assistenza durante la notte. Una giornata in cui i piloti saranno soli con il proprio mezzo.

Come detto, l’evento di oggi è stato pressoché breve, con una durata di meno di 600 chilometri – 588 per l’esattezza, di cui 415 indicativi per il tempo finale. Il tragitto che hanno affrontato i piloti rimasti in gara ha visto il difficile terreno vulcanico tipo della zona, ad aggiungere una difficoltà in più a questa giornata.

MOTO

Dopo la battuta d’arresto patita nella giornata di ieri, Daniel Sanders è tornato a farla da padrone nella quinta giornata della Dakar 2025. L’australiano si è aggiudicato la tappa Al Henakiyah-AlUla in 5:10:33, battendo per un soffio (nello specifico, 15”) Tosha Schareina.

Lo spagnolo, insieme ad Adrien van Beveren, è stato l’ancora di salvezza di Honda quest’oggi, al termine di una speciale ben poco proficua per lo squadrone dell’Ala Dorata. Pablo Quintanilla ha concluso solo nono a 13’ dal vincitore, ma a patire i guai peggiori è stato Ricky Brabec, partito per secondo stamattina e che ha rimediato 20’ di ritardo.

Questa situazione ha fatto salire Schareina al secondo posto anche nella generale, seppur con un ritardo ancora cospicuo nei confronti di Sanders; “Chucky” gode ancora di un margine di 13’ sul #68. Terzo Ross Branch sulla Hero, il cui gap però comincia ad essere pesante (oltre i venticinque minuti).

AUTO

Nella speciale di oggi Yazeed Al Rahji non ha avuto rivali, mantenendo il controllo della vetta della classifica dal primo all’ultimo chilometro. Il saudita ha terminato la tappa con il tempo di 4h26’40”, precedendo di 4m51 il leader della classifica generale Henk Lategan. Il sudafricano ha mantenuto a sua volta la seconda posizione per quasi tutta la tappa, ad eccezione del tratto tra il secondo e il quarto waypoint. In lotta con lui c’è stato Marcelo Gastaldi, con la vettura del Century, il quale ha conservato poi il terzo posto fino a duecento chilometri dal traguardo, quando ha perso oltre dieci minuti, salvo poi recuperare fino all’ottava piazza.

A insidiarsi in terza posizione è stato quindi l’argentino Juan Cruz Yacopini, giunto con un gap di 10m45, completando così la tripletta Toyota in questa quinta giornata di gara. A dieci secondi dalla Top3 si è piazzata la prima delle Ford grazie a Martin Prokop, mentre l’unica Mini in Top10 è stata quella del kazako Denis Krotov, che ha concluso con un ritardo di 13m17.

Non benissimo gli altri protagonisti, con Mattias Ekström che non è andato oltre il nono tempo, perdendo 17 minuti dal battistrada, ma nonostante tutto è riuscito a mantenere il podio nella classifica generale. Peggio è andata a Nasser Al-Attiyah, che è stato costretto a fermarsi dopo 97 chilometri per una foratura perdendo dieci minuti. Il suo svantaggio nella quarta tappa è sceso fino a tre quarti d’ora, ma al traguardo il qatariota ha ridotto il gap a 33m27.

La classifica generale vede ancora Lategan al comando con un vantaggio di poco meno di 7 minuti su Al Rahji, che ha quasi dimezzato il ritardo. Come detto, Ekström ha mantenuto la Top3, ma il gap è ora superiore ai 20 minuti. Peggiore è la situazione di Al-Attiyah, fuori addirittura dalla Top5, con 36 minuti da dover colmare.

CHALLENGER

Nei T3 è stato Nicolás Cavigliasso ad avere la meglio ancora una volta. L’asso del team BBR Motorsport si è aggiudicato la terza speciale di questa Dakar con 3’ di vantaggio su Corbin Leaverton e 4’ sui fratelli Al-Kuwari, Abdulaziz e Nasser (membri della squadra di Al-Attiyah).

La coppia qatariana occupa il momentaneo settimo posto nella generale, mentre Cavigliasso ha rimediato alla grande ai guai della seconda prova e si trova adesso in testa con margine; Leaverton è staccato 25’ e Gonçalo Guerreiro, apparso decisamente più minaccioso all’inizio di questa Dakar, è ad ulteriori cinque minuti.

SSV

Al contrario, negli SSV si sta vivendo uno stravolgimento di classifica: Brock Heger, da potenziale scudiero di Xavier de Soultrait, si ritrova invece ora nel ruolo del capoclassifica, ruolo che ha acciuffato al 192° chilometro di gara quando il francese ha cominciato a perdere terreno.

L’equipaggio #400 non ha ancora raggiunto AlUla e forse la sfortuna ci ha messo lo zampino, mentre lo statunitense è al comando con un tempo totale di 26:10:40. Il distacco finale di de Soultrait, che scopriremo al suo arrivo al traguardo, sarà essenziale per capire se la partita per la vittoria nei T4 sia ancora aperta o meno.

CAMION

L’insaziabile Martin Macik centra un altro successo di giornata, questa volta giunto con più difficoltà dopo un’ardua contesa con Mitchel van den Brink e Kees Koolen. Il nuovo leader della generale, dopo aver lottato sul filo dei secondi con i due olandesi compagni di marca, ha chiuso la tappa in 5h02’46” con un vantaggio di 2m38 su van den Brink e di 7m45 sul compagno di squadra.

Anche oggi abbiamo assistito a un altro dominio di Iveco che ha fatto suo anche il quarto posto grazie a Vaidotas Zala, giunto al traguardo con 22 minuti di gap. Il primo camion della concorrenza è il Tatra di Martin Soltys, che per soli 18 secondi non ha negato il poker alla casa italiana. Alle sue spalle il compagno di marca Tomas Vratny.

Giornata no per l’ex capoclassifica Ales Loprais che ha terminato con 42 minuti di ritardo dal rivale, che ha perso molto tempo fin dalle fasi iniziali della tappa.

La classifica generale aggiornata vede ora Macik in testa con quasi 46 minuti di vantaggio su Loprais e 56 minuti su Zala. Il resto del gruppo continua ad accumulare ritardo, con van den Brink che ora si trova a 1h17 dalla vetta.


Qui i risultati della speciale e la classifica generale dopo i primi quattro giorni.

Immagini: Rally Dakar / Instagram: Nicolas Cavigliasso, Brock Heger e Martin Macik


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