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Dakar 2025 | Giorno 3: Yazeed Al Rajhi si aggiudica la tappa di quarantotto ore, Lategan eredita la vetta della generale

di Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Coautore: Alyoska Costantino
Pubblicato il 6 Gennaio 2025 - 14:45
Tempo di lettura: 6 minuti
Dakar 2025 | Giorno 3: Yazeed Al Rajhi si aggiudica la tappa di quarantotto ore, Lategan eredita la vetta della generale
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Vittoria del pilota di casa, davanti al compagno di marca Lategan. Al-Attiyah terzo, Loeb recupera fino a 19 minuti di gap.


Nella terza giornata di gara ha avuto termine la tappa più difficile di questa Dakar 2025, quella spalmata su due giornate che ha visto i piloti impegnati per oltre 1.000 chilometri, con una pausa notturna in uno dei bivacchi a loro scelta.

Dei 967 chilometri totali sotto la lente del cronometro, i protagonisti oggi hanno percorso all’incirca 400 chilometri giungendo così nuovamente a Bisha, dove domani inizierà l’allontanamento dalla città che ha dato il via a questa edizione.


MOTO

Partiamo dalla classe leggera. Nelle Moto è arrivata la terza vittoria su tre tappe (prologo compreso) di Daniel Sanders, autore finora di un filotto niente male e che può dare una grande iniezione di fiducia allo squadrone KTM, specie viste le premesse sfavorevoli con cui partiva per l’edizione 2025 rispetto ad Honda.

L’australiano ha completato la seconda speciale in 11:12:13 e con un vantaggio di 6’45” su un redivivo Adrien van Beveren, tornato nelle posizioni che contano dopo un inizio un po’ a rilento; tuttavia, l’ex-yamahista è stato retrocesso al quarto posto per una penalizzazione di due minuti a fine speciale. “Chucky” ora guida la classifica generale con un gap di 12′ su un altro hondista, Skyler Howes.

Ross Branch, sulla Hero, continua ad essere il guastafeste in mezzo alle Honda: il botswano ha mantenuto il terzo posto con 4″ di scarto su Howes ed un margine sempre molto risicato su Tosha Schareina. Chiude la top five Ricky Brabec, che ha perso terreno da Sanders dopo esser stato superato durante il tragitto, pur partendo cinque minuti prima di lui.

AUTO

Ieri ci eravamo lasciati con Yazeed Al Rajhi che aveva conquistato il miglior tempo di giornata, precedendo di poco più di un minuto il campione 2024 del W2RC, Nasser Al-Attiyah. Oggi il saudita ha confermato la propria posizione, chiudendo con un tempo di 10:56:54, comprendenti due minuti di penalità inflitti per aver oltrepassato i limiti di velocità di una Slow Zone.

Giornata di rimonta per Henk Lategan, che ha recuperato 7′ al compagno di marca, infilandosi al secondo posto giornaliero con un ritardo di 4’16”. Questo gap, insieme alla revoca della penalità di 10′ inflittagli nella prima stage, gli ha permesso di risalire in testa alla classifica generale con un margine di 4’45”. Il terzo posto di giornata è andato ad Al-Attiyah, che aveva terminato con il secondo riferimento, ma una penalità analoga a quella di Al Rajhi, ma di quattro minuti, l’ha spinto indietro di una posizione, con un tempo più lento di 6’29”.

Fuori dal podio l’argentino Yacopini, che ha mancato la top tre per soli 16″. A chiudere la top five invece c’è il lituano Baciuška, che porta così a quattro il numero di Toyota piazzate nelle prime cinque posizioni.

Dopo una pessima seconda giornata, Loeb è riuscito a rimontare 20′, finendo con il settimo tempo a soli 13’08” dal vertice. Pochi secondi alle sue spalle la prima delle Ford, con Ekström che si è piazzato in ottava piazza.

Le chance di vittoria del campione in carica, Carlos Sainz, diventano sempre più flebili tappa dopo tappa. In seguito all’incidente di ieri che gli è costato 40′ di ritardo, oggi ne ha accumulati altri cinquanta finendo con oltre un’ora e mezza di ritardo da Al Rajhi, mentre nella classifica generale “El Matador” si trova a 1h28′ da Lategan.

CHALLENGER

Dopo una lunga sfida contro Paul Spierings, Nicolás Cavigliasso si era inizialmente aggiudicato la tappa di quarantotto ore con circa tre minuti di vantaggio sull’olandese del team Rebellion, consolidando così il proprio vantaggio nella classifica generale dei T3; tuttavia, anche lui ha ricevuto una penalità per aver oltrepassato i limiti di velocità in una Slow Zone, perciò la vittoria della frazione è stata riassegnata al #310.

L’argentino, con un tempo complessivo di 16:45:02, ha comunque ancora 5′ di vantaggio su Gonçalo Guerreiro, secondo. Il podio virtuale è completato, al momento, dal secondo debuttante del team Red Bull Corbin Leaverton, staccato però già 18′ da Cavigliasso. Spierings, nonostante la bella prestazione odierna, è quarto e con già ben 23′ di ritardo dalla vetta.

SSV

Negli SSV la sfida appare ben più tirata, in una questione interna tra i piloti del team di Sébastien Loeb. Quest’oggi Brock Heger è riuscito ad avere la meglio contro il più esperto Xavier de Soultrait, vincendo la tappa 2 con 4’26” sul francese (divenuti poi 7’26” in seguito ad una penalità di tre minuti patita da quest’ultimo).

De Soultrait, tuttavia, gode ancora della leadership nella combinata, per 5′ scarsi nei confronti dell’equipaggio statunitense Heger-Eddy. Il solco tra loro e gli avversari è profondissimo, con Alexandre Pinto terzo a 38′. Grossi guai per “Chaleco” López Contardo, che ha perso un’enormità in questa tappa 2B: al checkpoint dell’897° chilometro, il cileno aveva già perso due ore da Heger.

CAMION

Quintetto di Iveco in cima alla classifica di questa tappa, con Martin Macík che si è aggiudicato il successo con il tempo di 12h10’51, precedendo di 9m43 Aleš Loprais. Il #600 ha mancato il vantaggio di oltre dieci minuti per una penalità di 1m40. Il #601 aveva comandato la prima parte della giornata, salvo poi perdere diverso tempo che ha permesso così al connazionale di superarlo. Un sorpasso doppio, in quanto Macík, ha preso anche la vetta della classifica con 8m54 su Loprais.

Il terzo posto dell’evento da quarantott’ore è andato a Zala con un ritardo di 18m52. Il resto del gruppo, fuori dal podio, ha invece subito distacchi abissali, che rendono quasi un gioco a tre quello per il successo finale dopo soli tre giorni. Il quarto, Martin van den Brink, ha accusato un ritardo di 1h17’32”, mentre il figlio è stato 88 secondi più lento, concludendo al quinto posto.

Sesto posto di tutto rispetto per i giapponesi dell’Hino Team Sugawara, che hanno tagliato il traguardo con 90 minuti di ritardo. Dietro di loro, con 1h55 di gap, il primo dei camion Scania guidato da Maurik van den Heuvel, mentre il primo Tatra è solo quello di Soltys che è scivolato fuori dalla Top10, finendo con oltre tre ore di ritardo.


Si è quindi conclusa la seconda prova. Al contrario delle previsioni, la scrematura dei protagonisti per la vittoria, nella maggior parte delle categorie, non è avvenuta e la contesa rimane ancora apertissima.

La carovana si sposterà verso nord e, più precisamente, verso Al Henakiyah, con una zona desertica più pianeggiante e in cui la meccanica delle vetture verrà messa a dura prova, viste le altissime medie. L’affidabilità di moto e macchine potrebbe giocare un ruolo determinante domani.

Qui i risultati della seconda prova e la classifica generale delle varie classi.

Fonti immagini: dakar.com, Instagram / Nicolás Cavigliasso


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