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Dakar 2025 | Giorno 2: Yazeed Al Rajhi guida la prima metà della tappa di quarantotto ore. Guai per Sainz, Loeb e Quintero

di Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Coautore: Alyoska Costantino
Pubblicato il 5 Gennaio 2025 - 20:08
Tempo di lettura: 5 minuti
Dakar 2025 | Giorno 2: Yazeed Al Rajhi guida la prima metà della tappa di quarantotto ore. Guai per Sainz, Loeb e Quintero
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L’arabo della Toyota guida la classifica generale con un minuto scarso di vantaggio su Al-Attiyah. Cappottamento per Sainz.


La seconda tappa della Dakar 2025 ha rappresentato subito una delle sfide più impegnative di questa 47a edizione: lo svolgimento della speciale anellare Bisha-Bisha (la terza di fila, contando anche il prologo) di ben 1.058 chilometri, di cui 967 cronometrati e suddivisi in due giornate distinte.

Quest’oggi si è svolta la parte A dello stage, domattina i corridori ripartiranno per la seconda tranche. Anche i percorsi, tra la categoria Moto e le restanti, si sono dimostrati differenti e questo ha dato un’ulteriore svantaggio ai corridori a quattro ruote che hanno fatto da battistrada alla partenza del mattino.


Moto

Partendo proprio dalle due ruote Daniel Sanders, partito per ultimo tra i piloti della categoria GP, ha continuato a dettare legge anche in questa prima tranche dello stage 2. All’arrivo ai bivacchi d’intermezzo è l’australiano a condurre la prova in 7:41:56, con una quarantina di secondi di vantaggio su Ricky Brabec; è indubbio che il pilota KTM sia determinato come non mai a vincere questa Dakar.

Come detto, Brabec si è aggiudicato il secondo posto virtuale della prova, precedendo Ross Branch sulla Hero. Il botswano completa un identico terzetto di testa anche nella classifica generale, con Sanders sempre primo e davanti al vincitore dell’edizione 2024. Alle loro spalle, un filotto di ben tre Honda ufficiali, capitanato da Tosha Schareina e completato da Skyler Howes e Pablo Quintanilla.

Il cileno è il più staccato dei tre, a 24′ e con appena 8″ di vantaggio su Luciano Benavides. Staccatissimo suo fratello Kevin, che si è fermato al bivacco D per lo stop ed è classificato 26° al momento.

Auto

Nella prima parte della tappa da 48 ore a segnare il tempo più veloce – preso in considerazione il Bivacco E dopo il chilometro 618 – è stato Yazeed Al Rahji con la Toyota dell’Overdrive Racing. Il pilota saudita ha comandato i primi 169 chilometri e dal 373° in poi, lasciando per circa duecento chilometri il comando a Nasser Al-Attiyah, dopo che il portacolori del marchio giapponese aveva perso più di cinque minuti. Dal 325° chilometro è riuscito a colmare il gap mentre, allo stesso tempo, il qatariota ha perso circa tre minuti, ma rimanendo saldamente al secondo posto.

Il miglior tempo di giornata è stato di 6:57:03, con Al Rajhi che ha preceduto Al-Attiyah di appena 1’19”. Tante difficoltà per il resto del gruppo che, proprio prima della fase centrale della tappa, ha perso moltissimo tempo. Il terzo riferimento è andato a Mattias Ekström, attardato però di 8’55”. Lategan ha conquistato il quarto riferimento ad oltre undici minuti di gap, mentre il quinto è andato all’argentino Yacopini con un ritardo di 13′.

Una giornata da dimenticare per alcuni dei protagonisti, come Loeb che ha chiuso 17° con un ritardo di 32’59”, dopo che il francese ha accusato qualche problema al sistema di raffreddamento. Peggio ancora è andata a Carlos Sainz, con lo spagnolo che si è ribaltato al chilometro 327 perdendo oltre quaranta minuti. È transitato sul traguardo di giornata con quasi un’ora di ritardo, in 25esima piazza.

Con questa classifica provvisoria, Al Rahji eredita il primo posto nella generale con 79″ di vantaggio su Al-Attiyah e 132″ su Lategan.

Challenger

La prima sottocategoria delle Auto da analizzare è quella dei T3, in cui solo sei piloti hanno raggiunto il bivacco D più alla portata. Nicolas Cavigliasso è ancora colui che conduce a bordo del proprio Taurus preparato dal team BBR, col solito Gonçalo Guerreiro a stargli alle calcagna.

Il debuttante portoghese ha perso poco meno di quattro minuti dall’argentino, ma ora il suo distacco ammonta a 12′ nei confronti dell’equipaggio #301 (il cui tempo totale ammonta a 12:21:21. Paul Spierings, anche lui su un Taurus T3 Max del team Rebellion, è terzo a quasi 28′; come previsto, è stata una tappa che ha messo a dura prova le abilità di navigazione delle squadre.

SSV

Se nei Challenger sono stati sei gli equipaggi a raggiungere il bivacco D, nella categoria T4/SSV il numero è sceso addirittura a due. Solo i leader Xavier de Soultrait e Brock Heger, compagni del team di Sébastien Loeb, si sono messi in una posizione di vantaggio in vista della giornata di domani, segno di come i Polaris RZR Pro R Sport preparati dalla squadra francese siano ad un livello superiore in questo momento.

Il tempo totale di de Soultrait, 12:37:09, gli permetterebbe di essere addirittura secondo nei T3, mentre Heger è staccato 8′ da lui. Momentaneamente terzo il debuttante Alexander Pinto, fermatosi alle tende del bivacco C.

Camion

Più corto è stato il tragitto della classe riservata ai mezzi pesanti, con la maggior parte del plotone che si è fermata al bivacco A (da cui prendiamo in considerazione i tempi di giornata, n.d.r.). Il migliore di oggi è stato Martin Macik in 6:14:23, il quale ha preceduto di quasi tre minuti Aleš Loprais e di 14’11” il lituano Zala, giunto con il terzo riferimento. I primi tre classificati sono anche gli unici equipaggi che si sono avventurati fino al bivacco C, avendo così meno km da dover effettuare nella giornata di domani.

Il quarto miglior riferimento è quello di Mitchel van den Brink, con l’olandese che però paga 35′ di ritardo della vetta. Quinto tempo, invece, per il primo dei camion della Tatra, con Soltys che invece è attardato di tre quarti d’ora, essendo transitato al bivacco A in poco meno di sette ore. Sorprendente sesto tempo per l’equipaggio tutto italiano composto da Claudio Bellina, Marco Arnoletti e Danilo Petrucci, i quali per meno di un minuto hanno mancato la Top five.

Allo stato attuale in testa alla classifica generale troviamo Macik con un vantaggio di 65″ su Loprais e di 23’14” su van den Brink.


Domani la tappa riprenderà alle 07:00 del mattino (le 05:00 per il fuso orario italiano) con la partenza della prima moto dai bivacchi d’intermezzo, le quale si alterneranno al via con le prime vetture della categoria Auto ad intervalli di trenta secondi. E’ al termine del terzo giorno che potrebbe già emergere il potenziale vincitore della Dakar.

Qui l’andamento della tappa in live, insieme alla classifica generale virtuale.

Fonti immagini: dakar.com, Instagram / Nicolás Cavigliasso

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