Dakar 2025 | Giorno 1: Seth Quintero vince la prima tappa, Sainz settimo. Partenza in salita per Al-Attiyah e Loeb

Autore: Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Coautore: Alyoska Costantino
Pubblicato il 4 Gennaio 2025 - 17:57
Tempo di lettura: 6 minuti
Dakar 2025 | Giorno 1: Seth Quintero vince la prima tappa, Sainz settimo. Partenza in salita per Al-Attiyah e Loeb
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Quasi un minuto di vantaggio per il vincitore della classe Auto, con il campione in carica ad oltre due minuti e mezzo.


Oggi a Bisha si è cominciato a fare sul serio con la prima tappa che ha iniziato a definire anche quella che è la classifica assoluta. Come ieri, in questo sabato i piloti hanno affrontato un percorso che comunque li ha mantenuti nei pressi della stessa città in cui, nei prossimi due giorni, si affronterà la temutissima tappa da 48 ore.

Parlando però del primo giorno, oggi i piloti in gara hanno dovuto affrontare un percorso di 499 chilometri, di cui 413 sotto l’occhio attento del cronometro. L’altitudine su cui si è svolto l’evento è rimasto sempre sopra i 1.200 metri, con un picco di circa 1.700 metri poco prima di metà tappa.


MOTO

Partendo dalla categoria Moto, Daniel Sanders ha dato continuità al successo nel prologo facendo sua la seconda speciale: l’australiano di KTM ha completato la tappa anellare di Bisha in 4:41:27, distanziando di 2’ il vincitore del 2024 Ricky Brabec. Un inizio molto simile a quello del 2022 per il #4, deciso come non mai a lasciare il segno in questa Dakar. 

A pochi secondi da Brabec troviamo Ross Branch, il quale ha difeso bene il podio virtuale mantenendo il terzo posto anche nella classifica generale. Tuttavia, la Hero ha già subito un’importante battuta d’arresto: Sebastian Bühler è uscito di scena al 68° chilometro di questa speciale, in seguito ad una brutta caduta. 

Il pilota tedesco è stato soccorso e gli è stato diagnosticato un infortunio alla spalla, che l’ha costretto al ritiro prematuro; ancora una volta, come nel 2024, la Dakar si conclude prestissimo per l’alfiere della Casa Indiana, che rimane comunque in gioco con Branch, José Ignacio Cornejo Florimo (al momento nono nella generale) e Aaron Mare (38°). 

AUTO

Sembrava una lotta a tre tra Chicherit, Variawa e Moraes, ma alla fine a spuntarla è stato Seth Quintero che – grazie al riaccredito di 95″ dopo lo stop per aiutare Laia Sanz al chilometro 330 – ha ereditato il miglior tempo, fermando il cronometro su 4:35:08. Lo statunitense, che ha sempre ondeggiato tra la quarta e la quinta posizione, ha recuperato oltre tre minuti di gap nell’ultimo tratto, ponendosi al comando e vincendo con un vantaggio di 45″ proprio su Chicherit.

Il pilota della Mini, che inizialmente aveva segnato il miglior tempo, aveva preceduto di quasi un minuto l’avversario sulla Toyota, salvo poi essere declassato in seconda posizione. Il sudafricano Variawa ha invece concluso con il terzo riscontro cronometrico, terminando però a 1’48” dal battistrada ed ottenendo l’ultimo gradino sul podio di giornata di misura sulla prima Ford, quella di Martin Prokop. A chiudere la top five c’è Cristina Gutiérrez, con la prima delle Dacia a 2’13” dal vincitore. Per i rappresentanti di Ford e Dacia, come per Quintero, grande rimonta nell’ultima fase della tappa.

Prima giornata non proprio eccellente per il campione in carica Carlos Sainz, partito molto lentamente, tanto da accusare oltre cinque minuti di gap dalla vetta a metà stage. Lo spagnolo ha continuato a perdere tempo anche nei trenta chilometri successivi, salvo poi recuperare nella porzione conclusiva che lo ha portato al settimo posto con un ritardo di oltre tre minuti.

Alle spalle dell’equipaggio campione 2024 si è piazzato quello degli esordienti nella classe Auto, Price-Sunderland, che ha terminato con un ottimo nono tempo a quasi quattro minuti dalla vetta.

Non è andata altrettanto bene agli altri grandi nomi del gruppo, con Ekström 16° (+8’02”), Roma 18° (+9’28”), de Villiers 19° (+10’26”), Al-Attiyah 20° e Al Rajhi 21° (+11’13”) e per chiudere Loeb 24° (+12’16”). Anche se permane il sospetto che queste debacle siano avvenute per evitare una posizione di partenza sfavorevole domani, in vista della lunghissima prova di quarantotto ore.

CHALLENGER

Nicolás Cavigliasso, insieme alla moglie Valentina Pertegarini, si è aggiudicato la prima speciale della categoria T3 e, di conseguenza, la leadership nella combinata. L’argentino ha rispettato il pronostico della vigilia per il momento, precedendo Gonçalo Guerreiro di soli 4”. Terzo posto per un altro rookie, Abdulaziz Al-Kuwari del team Nasser Racing, staccato però quasi 10’ dalla coppia di testa. 

Corbin Leaverton, dopo il primato a sorpresa nel prologo, ha subito anche lui una battuta d’arresto di 15’, chiudendo al quinto posto questo primo stage effettivo di gara. Leaverton, infatti, si è trovato nel ruolo del battistrada per i Challenger, situazione che forse, in quanto rookie, non ha saputo gestire al meglio. 

SSV

Nei buggy leggeri di serie è stato il vincitore del 2024 Xavier de Soultrait a mettersi in prima posizione, sferrando il primo colpo in questa Dakar. Dopo il miglior tempo del compagno Brock Heger nella tappa preliminare, la squadra di Sébastien Loeb sta dimostrando di essere la favorita d’obbligo per questa 47a edizione. 

La prestazione di questa mattina dell’accoppiata de Soultrait-Bonnet, tra l’altro, è stata sensazionale: Francisco López Contardo, tre volte vincitore della Dakar, ha pagato un dazio di ben 7’35”, mentre Heger, comunque ottimo terzo, ne ha pagati dodici. Buon settimo posto per il nostro Enrico Gaspari, seppur a 36’ dalla vetta.

CAMION

Uno-due in casa Iveco, che ha portato a casa la prima tappa con Mitchel van den Brink, il quale ha tagliato il traguardo con il tempo di 5:11:09, precedendo di 100″ il compagno di marca Aleš Loprais. A fare irruzione sul podio c’è la Toyota di Martin Macik, piazzatosi a due minuti e mezzo dai vincitori di tappa. La lotta per il successo è stato un affare di casa Iveco, in quanto van den Brink e Loprais hanno spesso viaggiato ad una distanza risicata, salvo poi vedere un allungo nel finale da parte dell’equipaggio olandese.

Fuori dal podio iniziano subito i distacchi abissali, con il Tatra di Soltys che ha concluso a 8’18” di ritardo, mentre il terzo Iveco, quello di Zala, ha terminato ad oltre ventidue minuti dalla vetta, perdendone oltre venti dopo il sesto waypoint. Ottavo tempo per Martin van den Brink, che ha accusato un ritardo di più di 29′, mentre il primo ed unico Scania in top ten, quello di Maurik van den Heuvel, è arrivato al bivacco con quasi trentasette minuti di gap.


La prima grande scrematura di questa Dakar avverrà domani: la terza tappa anellare Bisha-Bisha rappresenterà una sfida del tutto diversa per gli equipaggi iscritti, con oltre 1.000 chilometri di speciale da affrontare in due giornate differenti, con la sosta ad un bivacco d’intermezzo alla fine del giorno 2. I possibili vincitori della Dakar saranno quelli che, probabilmente, emergeranno vittoriosi da questa prova.

Qui i risultati del giorno 1 e la classifica generale.

Fonti immagini: Twitter / TOYOTA GAZOO Racing World Rally-Raid & Dakar Team, dakar.com, x-raid.de

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