Sarà un testa a testa per la vittoria tra Loeb e Carlos Sainz, con lo spagnolo in testa per 19′ ma Loeb in gran recupero quest’oggi.
Dopo la giornata di riposo a Riyad, la Dakar 2024 è ricominciata dalla capitale araba per la seconda settimana di gara, che vedrà la carovana spostarsi verso ovest fino al punto di partenza di AlUla per poi proseguire a sud per Yanbuʿ, dove sarà posto il traguardo finale.
Prima, però, i piloti hanno dovuto affrontare la settima speciale Riyad-Al Duwadimi: 873 chilometri di strade e deserto di cui ben 390 di tragitto, contro i 483 cronometrati. Il terreno, fatto di sabbia e rocce, ha permesso agli equipaggi di spingere, ma allo stesso tempo ha tratto in inganno qualcuno.
Moto e Quad
Dopo più di una settimana, la lotta per la vittoria nelle due ruote è più aperta che mai. José Ignacio Cornejo Florimo si è assicurato la sua terza speciale in questo 2024 battendo di 3′ i fratelli Luciano (secondo) e Kevin Benavides (terzo), con quest’ultimo svantaggiato da una penalità per aver ignorato una Slow Zone.
Nonostante le tre frazioni vinte, “Nacho” non può ancora beneficiare della testa del rally raid, che appartiene ancora al compagno di squadra Ricky Brabec. Ma chi sta ancora tenendo alle strette le Honda è il solito Ross Branch, che è praticamente appaiato all’americano come tempi; un solo secondo divide il #9 dal #46.
Ancora in gioco anche la terza CRF450 Rally ufficiale di Adrien van Beveren, col francese che ha però perso lo slancio accumulato fino a venerdì chiudendo soltanto nono quest’oggi, a 12′ dal leader della tappa. Ora l’ex-yamahista è a 14′ di ritardo da Brabec, mentre Kevin Benavides chiude la top five a quasi 25′ dalla testa.
Nei Quad, l’inseguimento di Alexandre Giroud alla testa della categoria è proseguito con la vittoria del francese ai danni di Manuel Andújar, che ha visto il proprio vantaggio ridotto di ben 13′. L’argentino comanda ancora la classifica, ma dovrà sudare parecchio per prevenire il rientro nella generale di Giroud, ora a soli 6’20”.
Auto
La seconda settimana delle Auto è iniziata col botto, una cosa non di certo positiva per Mattias Ekström. Con il podio (o addirittura la vittoria) alla portata, lo svedese al 47° chilometro della speciale si è fermato per la rottura della sospensione posteriore sinistra. Dopo esser stato aiutato dal compagno Stéphane Peterhansel, l’ex-campione del WRX ha proseguito per altri quattro chilometri prima di fermarsi ed arrendersi all’aiuto dell’assistenza tecnica.
Il ritiro di Ekström ha dato a Sébastien Loeb una preoccupazione in meno quest’oggi, col francese vincitore della propria terza speciale del 2024 davanti a Lucas Moraes e Nasser Al-Attiyah, battuti rispettivamente di 7′ e 9′. Il dato più importante riguarda però il distacco rimediato dal quarto classificato Carlos Sainz, pari a 10′.
Potrebbero non sembrare molti, ma lo spagnolo (ancora leader della Dakar) ne conta ora 19 sul “Cannibale” alsaziano, il quale ha ora il vantaggio dell’inerzia della competizione. A meno di clamorosi colpi di scena, la sfida fino al traguardo di Yanbuʿ sarà un testa a testa tra i due pluriridati rally, come ai vecchi tempi.
Da segnalare, in conclusione, la prestazione di Mathieu Serradori sulla Century, il quale ha lottato per la vittoria di tappa con Loeb fino a 50 chilometri dalla fine, per perdere poi 11′ nel finale e chiudere sesto, alle spalle di Guerlain Chicherit.
Challenger e SSV
La notizia più importante della domenica, inerente a questo evento, riguarda però la categoria Challenger. Stamattina è stata comunicata la decisione dei commissari di gara e della FIA di squalificare Eryk Goczal dalla gara per un’irregolarità tecnica, nello specifico l’uso di una frizione in carbonio non permessa.
Il finora dominatore del rally raid ha dunque ceduto il passo, senza nemmeno poter lottare, a Mitchell Guthrie, il quale ha approfittato dell’addio dell’avversario (e di suo zio Michal) per vincere anche la tappa odierna a bordo della propria Taurus T3 Red Bull, con 5′ di vantaggio su Rokas Baciuška e senza particolari difficoltà. Saleh Alsaif ha concluso terzo.
Ora lo statunitense ha un vantaggio di 33′ su Cristina Gutiérrez Herrero (oggi quarta, ne ha persi 9 nella settima speciale) e di oltre 40 su Francisco López, per una tripletta marchiata Red Bull che stona enormemente con quanto raccontato nei sette giorni precedenti.
Negli SSV João Ferreira ha conquistato la stage 7 in 5:49:37, battendo di 35″ il nuovo leader della gara Xavier de Soultrait. Dopo aver ridotto lo svantaggio accumulato, l’alfiere del team di Sébastien Loeb è balzato davanti a Yasir Seaidan e a Sara Price in un colpo solo, guadagnando 13′ sul saudita e 10′ sulla statunitense.
Ora l’equipaggio tutto francese de Soultrait-Bonnet guida i T4 con sette minuti e mezzo di vantaggio sui due principali avversari, i quali sono a loro volta separati da appena 8″. Non è da escludere nemmeno Ferreira dalla partita, ora a 11′ dal leader.
Camion
Vittoria di misura ridotta anche nella categoria Camion per Martin Macik, il quale però ha saldamente il controllo della situazione alla vigilia di questa seconda settimana di Dakar. Il pilota ceco della Iveco MM Technology ha continuato a battere il ferro finché era caldo, vincendo anche la settima tappa nonostante una penalità di un minuto e mezzo.
Mitchel van den Brink è stato battuto di appena 39″, ma Aleš Loprais, primo inseguitore del leader, ha perso ben 20′ da Macik. Ora solo un problema tecnico nella prossima settimana potrebbe togliere al ceco il successo, visto il gap di 1:36’10” tra i due. Solo cinque Camion sono ancora in corsa nella suddetta categoria.
Domani ci si muoverà verso la città-oasi di Ha’il, in un’altra tappa di oltre 400 chilometri che vedrà l’alternarsi del terreno sabbioso con quello roccioso. L’imperativo sarà non abbassare la guardia.
Ecco i risultati della settima prova e la classifica attuale.
Fonti immagini: redbullcontentpool.com, dakar.com
Leggi anche
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
