Dakar 2024 | Giorno 5: Nasser Al-Attiyah passa all’attacco e si aggiudica la tappa di Shubaytah

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
10 Gennaio 2024 - 19:53
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Sesto vincitore di frazione diverso, Al-Attiyah ora secondo mentre Loeb perde 15′ per una penalità. Quintanilla vincente nelle Moto.


L’avventura della Dakar 2024 sta proseguendo e, seppur di soli 118 chilometri, la tappa di Al Hofuf-Shubaytah si è dimostrata comunque potenzialmente cruciale per le sorti del rally raid.

Il fattore navigazione ha avvantaggiato alcuni nomi e svantaggiato altri, dando una rimescolata alle classifiche ben più di quanto accaduto ieri, durante la quarta giornata.

Moto e Quad

In mezzo al vastissimo deserto dell’Empty Quarter, passando come tragitto a pochi chilometri dal Golfo Arabo, a vincere nelle Moto è stato Pablo Quintanilla, al suo primo successo di una speciale in quest’edizione 2024. Il cileno ha chiuso la quinta prova col tempo di 1:32:53.

La lotta per la leadership nelle due ruote è stata piuttosto serrata ed ha visto Quintanilla prevalere sul compagno Adrien van Beveren per soli 37″. Seguono, poi, Toby Price su KTM e Daniel Sanders sulla GasGas factory sopravvissuta, in seguito al ritiro di Sunderland. Al quinto posto Mason Klein, il quale non ha più velleità di classifica dopo le due pessime giornate patite domenica e lunedì ma è comunque intenzionato a non lasciare nulla al caso, in modo da riguadagnare esperienza e chilometri sulla propria Kove.

Con la vittoria odierna, Quintanilla si è assicurato anche una posizione di partenza privilegiata in vista della prima parte della Marathon Stage di 48 Ore: la sola categoria Rally GP, infatti, avrà le posizione di partenza allo start della speciale invertite rispetto all’ordine d’arrivo, con Joan Barreda che farà da battistrada dopo esser incappato in due cadute che gli han fatto perdere 10′ totali.

A guidare la classifica, ad ogni modo, è di nuovo Ross Branch sulla Hero: il botswano si è ripreso la leadership a spese di José Cornejo Florimo, il quale ha concluso la tappa odierna solo al 13° posto ed è ora a poco più di un minuto dal #46. Da segnalare, infine, la grande prestazione di Tobias Ebster: il rookie austriaco del team KTM Kini Racing, iscritto alla categoria Original by Motul e dunque senza il supporto dell’assistenza tecnica, ha concluso nono quest’oggi, a soli quattro minuti e mezzo da Quintanilla nonostante il gap tecnico.

Nei Quad, la sfida tra Marcelo Medeiros e Alexandre Giroud si è concluso a favore del primo. Il brasiliano è tornato a vincere dopo la battuta d’arresto di lunedì, battendo il favoritissimo nella speciale odierna di 1’21”. Manuel Andujar, terzo, mantiene comunque un buon vantaggio nel computo della classifica completa, con ancora 20′ di vantaggio sul francese.

Auto

Rispetto ai risultati ottenuti ieri, la classifica della singola frazione si è quasi ribaltata nei 118 chilometri percorsi tra le dune di Shubaytah, con Nasser Al-Attiyah che si è aggiudicato la sua prima vittoria dell’edizione e a bordo del buggy Prodrive Hunter, la 48a in carriera a due sole distanze da Stéphane Peterhansel ed Ari Vatanen.

La confidenza col mezzo, una volta raggiunte le speciali in mezzo alla sabbia, è migliorata parecchio ed ora Al-Attiyah può concretamente puntare a centrare un’altra vittoria assoluta, dato che il distacco da Yazeed Al Rajhi, oggi quarto, si è ridotto a 9′.

Il qatariano ha concluso la stage 5 davanti ad un poker di vetture del team Overdrive, composto da Guerlain Chicherit, Juan Cruz Yacopini, il già citato Al Rajhi e Guillaume de Mevius. Vista la brevità della speciale, nella top ten compaiono anche diversi prototipi leggeri T3, guidati da Francisco López Contardo (sesto), Austin Jones (nono) ed Eryk Goczal (decimo).

La sfida sul cronometro si è spostata anche sul piano strategico: Carlos Sainz e Stéphane Peterhansel, a bordo delle loro Audi e-tron, hanno concluso rispettivamente al 28° ed al 30° posto, ma chi ha davvero azzardato oltremisura pare sia stato Sébastien Loeb: dopo il successo nella prova di ieri, quasi inspiegabilmente l’alsaziano ha giocato la carta dell’azzardo quest’oggi, evitando deliberatamente un checkpoint e rimediando una penalità di ben 15′, cosa che l’ha fatto sprofondare a ben 43′ da Al Rajhi ma che, allo stesso tempo, gli garantirà un’ottima posizione di partenza nella lunghissima prova di domani e dopodomani.

Challenger e SSV

I Can-Am Factory Red Bull continuano a rappresentare la minaccia più problematica per Eryc Goczal, il quale ha dovuto cedere un’altra speciale alla squadra americana. Stavolta, a rubargli il successo è stato Francisco López Contardo, autore del tempo finale di 1:40:47.

Ciò ha proiettato il cileno al quarto posto della generale davanti al suo compagno di squadra Austin Jones, il quale ha concluso secondo quest’oggi a 2′ dal vincitore e con soli 2″ di margine sul tempo del Goczal più giovane, che ha al momento il 100% di podi nelle speciali di questa Dakar. Quarto l’argentino Nicolas Cavigliasso.

Parlando della classifica generale, essa è ancora impietosa: Eryc Goczal ha ancora 34′ di vantaggio sullo zio Marek e quasi 40′ su Mitchell Guthrie, mentre López e Jones sono ad oltre un’ora. Rokas Baciuška, rivale l’anno scorso del giovane polacco, è settimo Baciuška ma a quasi due ore.

Negli SSV si è assistito al probabile colpo di scena di giornata: l’ex-leader Gerard Farrés Guell si è cappottato tra le dune dell’84° chilometro ed ha perso ben quattro ore, dilapidando il vantaggio che aveva costruito e dando addio ai sogni di gloria per questa Dakar 2024.

Ora la generale dei T4 è appannaggio di Jérôme de Sadeleer, forte di un vantaggio di 5′ su Rodrigo Varela. A vincere la speciale odierna è stato Xavier de Soultrait, il quale sogna una rimonta impossibile ora che Farrés è out; il suo gap di 22′ dalla vetta lo costringerà ad una seconda settimana completamente all’attacco, ma il suo svantaggio, dopo il guaio al cambio della terza speciale, si è già dimezzato.

Camion

“Tra i due litiganti, il terzo gode”. E’ questo che dice il famoso detto ed è questo quello che è successo durante la prova di Shubaytah dei Camion, vinta da Martin Macík sul suo Iveco Powerstar della MM Technology. Il ceco ha approfittato dei guai di Aleš Loprais prima e di Janus Van Kasteren dopo per aggiudicarsi la sua prima speciale di questa Dakar.

Macík, in questo modo, è balzato al secondo posto nella graduatoria alle spalle del compagno di marca olandese, il quale ha perso oltre 24′ per difficoltà di navigazione. E’ andata anche peggio al ceco della Praga, il quale ne ha persi quasi quaranta per uno stop forzato al 76° chilometro. Ora Loprais è staccato di 26′ da Van Kasteren, il quale conduce ancora la classifica.

Domani si passerà alla fase cruciale del raid: la stage anellare di Shubaytah si dividerà in due giornate differenti per la sua lunghezza, per un totale di 572 chilometri da percorrere nell’orizzonte sconfinato di dune e sabbia per i prossimi due giorni. E’ da qui che, con tutta probabilità, emergerà il vincitore di ciascuna categoria.

Qui i risultati del quinto giorno e la classifica completa di ogni categoria.

Fonti immagini: redbullcontentpool.com, dakar.com

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