50a vittoria di tappa per “Monsieur Dakar”, il suo compagno Sainz in testa alla graduatoria. José Cornejo il più veloce tra le Moto.
La selezione tanto temuta dell’edizione 2024 della Dakar non è ancora avvenuta, ma la seconda tappa Al Hinakiyah-Al Duwadimi ha riportato le classifiche ad una situazione più consona.
Merito anche del percorso di 463 chilometri affrontato, in gran parte formato da ampie distese di sabbia dove poter far valere non solo la bravura degli equipaggi, ma anche la cavalleria sotto il cofano.
Moto e Quad
Come di consueto, però, si parte dai mezzi più leggeri, Moto e Quad. Nelle due ruote il primato di giornata se l’è assicurato José Ignacio Cornejo Florimo sulla Honda #11 del team ufficiale Monster Energy, il quale ha concluso gli oltre 450 chilometri tra Al Henakiyah ed Al Duwadimi in 4:24:17, beneficiando di un bonus di tempo di un secondo a chilometro che, anche quest’anno, è stato posto per i piloti in testa alla carovana (anche quando si parla di gruppi) e dunque costretti a fare da battistrada.
Dello stesso bonus ha beneficiato Ross Branch il quale, nonostante un deficit da “Nacho” di quasi 12′, ha mantenuto la testa del rally raid a bordo della propria Hero. L’assalto delle Honda, tuttavia, non è guidato dal solo pilota cileno: anche il suo connazionale Pablo Quintanilla e Ricky Brabec hanno fatto registrare dei crono molto interessanti, con lo statunitense terzo stretto nella morsa tra i due sudamericani.
Il primo pilota del gruppo KTM è Luciano Benavides su Husqvarna: il campione in carica del W2RC ha chiuso al secondo posto la stage odierna a 6′ circa dal vincitore, ma ha rilanciato la propria candidatura per la vittoria; il suo gap dal leader Branch è di 17’22”.
Le velleità di podio di Mason Klein, invece, sono state spazzate via da un problema tecnico patito dalla sua Kove al 46° chilometro della speciale. La moto della Casa cinese è ripartita un’ora e quaranta minuti dopo e ciò ha fatto sprofondare Klein al 43° posto nella combinata. Out anche Lorenzo Santolino sulla Sherco.
Nei Quad, Marcelo Medeiros si è aggiudicato la seconda speciale consecutiva prevalendo su Juraj Varga di 4′ e su Manuel Andujar di quasi 6′, mentre Alexandre Giroud ha chiuso al quarto posto e, per via di una penalizzazione di 15′ rimediata, ha patito un ritardo di oltre 20′. La classifica combinata delle moto a quattro ruote vede il brasiliano del team Taguatur Racing al comando con un vantaggio di 5′ sul #171.
Auto
Se ieri Guillaume de Mevius era stato capace di far sua la propria prima tappa in carriera alla Dakar, quest’oggi a conquistare il successo è un pilota che, in quanto successi, ne vanta parecchia nel rally raid più famoso al mondo. Stéphane Peterhansel si è aggiudicato la sua 50a speciale in carriera chiudendo questa seconda giornata in 3:54:40, eguagliando così il record di Ari Vatanen che resisteva dal 2004.
Il trionfo di “Monsieur Dakar” non è stato il solo spunto d’interesse di questa seconda tappa, col ritorno nelle prime posizioni anche di Sébastien Loeb a bordo del proprio Prodrive Hunter BRX. Il nove volte iridato rally ha chiuso a mezzo minuto da Peterhansel, recuperando parecchio terreno anche nella graduatoria.
Parlando di questa, a condurla ora c’è un’altra Audi e-tron, ovvero la #204 di Carlos Sainz Sr. Rispolverando un po’ delle proprie abilità di pilota più focalizzato sulla costanza che sulla performance pura, il “Matador” è ora al comando della generale con 1’51 di vantaggio sulla prima Toyota Hilux guidata da Yazeed Al Rajhi, con Loeb virtualmente terzo. Seth Quintero occupa la quarta posizione, dopo aver collezionato il suo primo podio di tappa proprio quest’oggi in seguito ad una sfida a tre coi due francesi che l’ha visto anche in testa ad un terzo della speciale, per poi perdere la leadership una sessantina di chilometri dopo.
Challenger e SSV
A dispetto di un ritardo di 2′ ad un terzo di stage, il successo di tappa in questa seconda giornata è andato nuovamente ad Eryk Goczal, il quale sta confermando la propria supremazia sia sui terreni accidentati che quelli più soffici. Il vincitore tra i T4 dello scorso anno ha battuto di 1′ netto lo zio Michal, secondo.
Questa volta a cercare di rompere le uova nel paniere della famiglia Goczal è stato Mitchell Guthrie, sulla Taurus T3 MAX marchiata Red Bull. Terzo posto per il figlio d’arte di Mitch Guthrie Sr., davanti a Marek Goczal sulla terza vettura della squadra Energylandia. Soltanto 13° Austin Jones, il quale ha perso ben 21′ nei confronti di Eryk ed ora è ad oltre mezz’ora di ritardo. Per ora il duello è tutto tra il giovanissimo pilota polacco e suo zio.
Nei T4, l’equipaggio spagnolo formato da Gerard Farres Guell e Diego Ortega Gil ha conquistato il successo per la South Racing davanti Xavier de Soultrait (vincitore del prologo di venerdì) per appena 5″, conquistando così la vetta di questa categoria sui brasiliani Rodrigo Valera ed Enio Bozzano Junior, membri dell’equipaggio #416. Terzo il francese pilota del team di Sébastien Loeb, mentre al quarto posto va segnalata l’ottima performance di Sara Price.
Camion
Come nei Challenger, anche nei Camion si è assistito alla terza vittoria di fila di un pilota. Janus Van Kasteren, insieme ai fedeli Darek Rodewald e Marcel Snijders, ha continuato il filotto di speciali a bordo del proprio Iveco Powerstar del team De Rooy e marchiato Boss Machinery, vincendo ancora davanti ad Aleš Loprais (seppur per appena 6″).
L’asso del marchio Praga è, al momento, l’avversario più vicino a Van Kasteren anche nella graduatoria con quasi 13′ di gap, viste le disavventure di Gert Huzink: l’olandese, a bordo del proprio Renault C460 ibrido, si è cappottato al 42° chilometro, perdendo mezz’ora per rimettere su quattro ruote il proprio mezzo insieme alla sua crew.
Da segnalare l’ottimo quinto posto di giornata, a 32′ da Van Kasteren, dell’equipaggio italiano di Claudio Bellina, Bruno Gotti e Marco Arnoletti, anche loro su un Iveco Powerstar marchiato Italtrans e gestito dal team MM Technology. Il trio italiano occupa la decima posizione nella generale ad un’ora e mezza dalla vetta.
Domani la sfida continuerà verso Al Salamiya con un’altra speciale di oltre 400 chilometri, stavolta in configurazione Marathon e su un percorso misto tra zone lente e rocciose ed altre più veloci in sabbia.
Qui i risultati della stage odierna e la classifica attuale.
Fonti immagini: redbullcontentpool.com, dakar.com
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