Dakar 2024 | Giorno 13: Carlos Sainz conquista il raid per la quarta volta

Motorsport
Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
19 Gennaio 2024 - 17:45
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Poche sorprese nell’ultima tappa Yanbuʿ-Yanbuʿ, con Sainz che svetta su tutti; de Mevius e Loeb completano il podio delle Auto.


La vista di Yanbuʿ, per i protagonisti della Dakar, probabilmente non poteva sembrare più dolce di quanto non sia stata stamattina, al termine di una maratona durata due settimane ed oltre 4.500 chilometri di dune, rocce e sabbia percorsi.

La tappa anellare conclusiva, della durata di “soli” 175 chilometri cronometrati verso nord-ovest, è stata più una passerella (se così la si può definire) prima del traguardo e della cerimonia del podio di ogni categoria. Ma, nonostante questo, per qualcuno è stata più difficile da percorrere rispetto ad altri.

Moto

Davanti alla massa di fotografi e spettatori presentatasi a Yanbuʿ per le celebrazioni, i primi tre classificati della categoria Moto si sono issati come eroi sulle pedane dei propri bolidi. Ross Branch ed Adrien van Beveren hanno “scortato” Ricky Brabec, che si è aggiudicato la vittoria dell’edizione 2024 col tempo finale di 51:30:08.

Per lo statunitense si tratta della seconda vittoria nel rally raid più importante al mondo dopo quella datata 2020. I due piloti giunti sul podio con lui, pur considerando il rammarico per il mancato assalto alla prima posizione, possono comunque dirsi soddisfatti dato che entrambi si sono aggiudicati il primo podio in una Dakar e i rispettivi migliori risultati.

A conclusione di una Dakar rivelatasi deludente per KTM, la Casa di Mattighofen si è quantomeno tolta la soddisfazione di un trionfo nella frazione finale grazie a Kevin Benavides. Il vincitore del 2023 ha lasciato lo scettro del trionfatore a Brabec con onore, assicurandosi la stage 12 davanti al compagno Toby Price.

Quad

Anche la sfida a distanza nei Quad tra i primi due classificati si è conclusa senza ulteriori stravolgimenti di classifica. Alexandre Giroud ha vinto l’ultima tappa dell’edizione, ma Manuel Andújar (battuto per soli 15″ quest’oggi) sorride molto di più al pensiero della seconda Dakar vinta.

Questo successo lo pone a pari merito proprio col rivale francese, mentre al terzo posto assoluto si è classificato Juraj Varga, staccato più di quattro ore.

Auto

Il destino, la sorte o il semplice susseguirsi dei fatti può rivelarsi beffardo a volte. Vedere Sébastien Loeb conquistare la sua quinta speciale in questa Dakar 2024 sarà pure stata una piccola consolazione per i suoi tifosi dopo i guai patiti dal francese nella penultima giornata, ma sempre di una consolazione si tratta. Specie quando, alla cerimonia del podio, l’urlo di gioia è partito dalle gole di Carlos Sainz Sr. ed il copilota Lucas Cruz.

La vittoria del “Matador” fa infrangere diversi record e rappresenta anche un classico esempio di “prime volte”. Dopo 48:15:18, il bicampione del mondo rally ha vinto la sua quarta Dakar senza aggiudicarsi nemmeno una stage (non accadeva dal 2007 con Stéphane Peterhansel vincitore su Mitsubishi nell’ultima trasferta africana), ma soprattutto portando per la prima volta alla vittoria una vettura elettrica come l’Audi RS Q e-tron E2. E’ il primo successo in assoluto per la Casa di Ingolstadt, la cui scommessa di puntare sull’elettrico due anni fa ha pagato, dopo la cocente delusione del 2023.

Sainz, vincitore con un 1:20′ di vantaggio, è stato festeggiato dai presenti a Yanbuʿ, tra cui il figlio Carlos Sainz Jr., venuto a celebrare l’ennesima impresa del padre. Guillaume de Mevius ha concluso al secondo posto dopo aver regalato un duello con Loeb nella tappa finale durato fino al traguardo. Il belga ha perso la battaglia ma ha vinto la guerra contro Seb, precedendolo di 9′ in classifica. Quarto Guerlain Chicherit, autore di un’ottima Dakar nel complesso, davanti a Martin Prokop su Ford.

Challenger

Nonostante il numero di chilometri non esagerato che c’era da affrontare quest’oggi, la Dakar ha saputo regalare un colpo di scena finale anche in questa situazione. Esso è avvenuto nei Challenger, dove Mitchell Guthrie pareva ad un passo dal trionfo visto il vantaggio di 25′ mantenuto fino a ieri sui primi inseguitori.

Ed invece, dopo appena sette chilometri si è consumato il disastro per il figlio d’arte, il quale è rimasto senza la spinta del turbo sul proprio Taurus T3MAX. Al primo intertempo Guthrie aveva già perso 20′ e, alla fine, i risultati emersi dopo l’arrivo al traguardo di Yanbuʿ hanno decretato il colpo di scena.

Ad approfittare del kappaò di Guthrie è stata la sua compagna di squadra Cristina Gutiérrez Herrero, che insieme a Pablo Moreno Huete ha potuto godere di un successo che pareva impronosticabile all’inizio dell’avventura araba, tra il dominio di Eryk Goczal prima e la costanza di Mitchell poi. La ragazza spagnola è diventata, in questo modo, la seconda pilota femminile ad aggiudicarsi la vittoria alla Dakar dopo Jutta Kleinschmidt, che ventitré anni fa vinse su Mitsubishi la categoria Auto.

Guthrie è comunque riuscito, seppur a fatica, a raggiungere il traguardo in seconda posizione, a 36′ dalla ragazza del team Red Bull. Terzo posto per Rokas Baciuška, il cui risultato di quest’anno, visto l’andamento della Dakar, paradossalmente avrà un sapore migliore rispetto alla sconfitta patita dodici mesi fa nei T4.

SSV

Avendoli menzionati, c’era hype per vedere la conclusione del duello nei T4 tra Xavier de Soultrait e Jérôme de Sadeleer e questo duello è andato a favore del francese. Mentre il suo compagno Florent Vayssade andava a vincere l’ultima speciale per 1′ su João Ferreira, de Soultrait si è concentrato sul conservare il minimo vantaggio mantenuto su de Sadeleer ieri, perdendo solo 24″ totali dall’elvetico.

Il successo ha quindi sorriso al pilota del team Sébastien Loeb Bardahl, cosa che probabilmente avrà ulteriormente consolato il “Cannibale” dopo la vittoria sfumata nelle Auto. Terzo Yasir Seaidan, a podio davanti al proprio pubblico.

Camion

Oltre a Gutiérrez e de Soultrait, un altro pilota ha potuto gioire della propria prima vittoria in questa competizione così storica, ovvero Martin Macik. Alla sua dodicesima apparizione, il pilota del team MM Technology a bordo dell’Iveco Powerstar color arancione si è finalmente sbloccato.

Dopo il secondo posto del 2023 alle spalle di Van Kasteren, quest’anno Macik ha saputo attaccare dal momento giusto in poi, senza mai prendere rischi eccessivi ed approfittando dello scontro tra l’olandese ed Aleš Loprais, divenuto poi suo primo inseguitore.

Il nipote di Karel, sul suo Praga, si è aggiudicato la vittoria anche quest’oggi, ma la gioia del trionfo spetta a Macik grazie al suo vantaggio di 1:54′. Terzo Mitchel van den Brink.

Dakar Classic

Stilati anche i risultati della Dakar Classic, la categoria nata apposta per strizzare l’occhio ai più nostalgici e per permettere alle vetture più datate di correre. In essa il vincitore è stato Carlos Santaolalla Milla, che insieme al giovane copilota di 22 anni Jan Rosa si è aggiudicato la vittoria con un margine scarsissimo in termini di punti acquisiti, per la precisione 12 in meno rispetto all’equipaggio italiano Lorenzo Traglio-Rudy Briani.

A dirla tutta, sono ben due gli equipaggi nostrani giunti sul podio di questa classe, con l’aggiunta di Paolo Bedeschi e Daniele Bottallo, anche a loro a bordo di un mezzo preparato dalla Tecnosport come Traglio e Briani.

Dakar Future Mission 1000

Nella classifica nata a parte quest’anno e riservata ai mezzi più avveniristici in termini di tecnologie, i risultati sono stati i seguenti. La competizione è stata dominata dalla prima all’ultima speciale affrontata da Jordi Juvanteny, che insieme a José Luis Criado e a Xavier Ribas si è aggiudicato il successo a bordo del proprio MAN dotato di sei ruote.

Al secondo posto un SSV, gestito dalla squadra denominata Les Tigres du Désert. Non stupisce che sia una coppia francese, formata da Jean Michel Paulhe e Gauthier Gibert. Terzo un motociclista cinese, Wenmin Su sulla Arctic Leopard E-XE880.

Termina così l’avventura 2024 della Dakar, già un inizio scoppiettante per l’annata motoristica che ci aspetta e che, si spera, abbia settato lo standard dello spettacolo che vedremo in tutte le altre serie mondiali e non. Purtroppo una gara che ci ha lasciato anche la ferita della morte di Carles Falcón, alla cui famiglia mandiamo ancora il nostro pensiero.

Qui i risultati del rally raid e della stage finale.

Fonti immagini: redbullcontentpool.com, dakar.com

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