Dakar 2024 | Giorno 11: Guerlain Chicherit vince la decima tappa, guerra di logoramento tra Loeb e Sainz

Motorsport
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
17 Gennaio 2024 - 19:50
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Chicherit fa sua la prova anellare di AlUla, i due pluricampioni rally sono stati costretti a degli stop. 7′ recuperati da Loeb.


In un rally raid è solo il traguardo a decretare la fine, non si può mai cantare vittoria troppo presto e la Dakar, spesso e volentieri, ha ricordato questo fatto in maniera brutale. E’ una lezione che alcuni protagonisti hanno rischiato di ripassare quest’oggi durante la decima tappa.

Partenza ed arrivo di essa sono stati fissati ad AlUla, per una stage ad anello di 371 chilometri fatta di distese rocciose incredibilmente pericolose e letali. Un po’ come nei primi due giorni della Dakar, gli equipaggi hanno rivissuto l’incubo del pericolo forature.

Moto e Quad

Dopo esser stato leader della Dakar nelle Moto per quasi una settimana, Ricky Brabec potrebbe aver deciso, in questo sprint finale, di affrettare i tempi. La vittoria ottenuta quest’oggi col tempo di 3:51:39 potrebbe aver permesso allo statunitense di allungare una mano sul trofeo del vincitore, avendo ora 10′ di vantaggio su Ross Branch in classifica.

Non che sia stata una vittoria di elevata misura, anzi: i primi quattro piloti della classifica giornaliera sono racchiusi in un fazzoletto di 47″, con José Ignacio Cornejo secondo per appena 2″ dal compagno, mentre Adrien van Beveren (20″ di ritardo) e Daniel Sanders occupano rispettivamente il terzo e quarto posto. Quinto l’indiano Harith Noah, su una Sherco del team TVS factory e primo pilota della categoria Rally2, a solo un minuto e mezzo da Brabec.

Nei Quad, Manuel Andújar è riuscito a contenere nuovamente la rincorsa di Giroud impedendogli di compiere il temuto sorpasso quest’oggi. L’argentino si è aggiudicato la decima prova con due minuti e mezzo di vantaggio sul francese, il quale ora ha a disposizione “solo” 595 chilometri tra domani e dopodomani per strappare la vittoria dalle mani dell’alfiere del team 7240.

Auto

Per i protagonisti della categoria Auto, questa mattinata è stata di sudori freddi, ma non per il vincitore Guerlain Chicherit. Approfittando dei guai dei capiclassifica, il pilota francese si è assicurato la vittoria della decima frazione per 5′ su Brian Baragwanath (Century) e per 6′ su Benediktas Vanagas (Toyota), per un podio di tappa piuttosto inusuale.

Proprio alle loro spalle, staccato di appena 5″ dal lituano, un outsider nostrano: il nostro Eugenio Amos, insieme al copilota Paolo Ceci. Quinta posizione per Romain Dumas, che si stava giocando la vittoria con Chicherit fino a cento chilometri dalla fine, quando ha perso terreno prezioso e ben tre posizioni.

Ma in tutto questo, che è successo alle Audi e alle Prodrive? Come detto all’inizio, i guai non sono mancati né per il leader Carlos Sainz né per il suo inseguitore Sébastien Loeb: il primo a venir messo a dura prova dalle forature è stato lo spagnolo, rimasto fermo per 10′ senza una ruota di scorta prima dell’arrivo in soccorso di Mattias Ekström, che gli ha permesso di continuare la gara e di mantenere la leadership cedendogli una gomma.

Loeb, dal canto suo, non ne è riuscito ad approfittarne al massimo. Pur guadagnando 7′ allo spagnolo, per Seb c’è il rammarico di averne persi ben quindici per rimpiazzare due gomme con un crick idraulico malandato. Inoltre, in vista delle due tappe restanti e con 13’22” da recuperare, il nove volte campione rally non potrà contare sull’aiuto di Nasser Al-Attiyah, ritiratosi ufficialmente dalla gara, mentre Sainz avrà ancora con sé Ekström e Stephane Peterhansel come preziosi alleati in caso d’imprevisti.

Challenger e SSV

Rimaniamo in tema quattro ruote, ma su veicoli più leggeri. La categoria T3, superato lo shock della squalifica di Eryk e Michal Goczal che ha stravolto la classifica, è entrata in una situazione di stallo per quanto riguarda la lotta per la leadership del raid, con Mitchell Guthrie che sta puntando tutto sulla costanza senza strafare.

Mentre il brasiliano Marcelo Tiglia Gastaldi è andato a vincere a bordo del proprio Taurus del team BBR, lo statunitense si è accontentato di un sesto posto alle spalle di Cristina Gutiérrez, la quale però ha guadagnato un solo minuto nei confronti del suo diretto rivale. Con ancora 28′ a separarla dalla leadership, le speranze della spagnola sono ridotte al lumicino.

Un’altra ragazza, nei T4, ha qualche speranza in più invece. Sara Price è diventata la terza donna a vincere una speciale dopo Gutiérrez e Jutta Kleinschmidt, battendo sul filo del rasoio Jérôme de Sadeleer e guadagnando 7′ nei confronti di Xavier de Soultrait.

Quest’ultimo, comunque, dispone ancora di un vantaggio cospicuo sulla debuttante, pari a 20′. E’ ben più probabile, infatti, che Price debba ingaggiare de Sadeleer per difendere la piazza d’onore.

Camion

Poche le sorprese nei Camion, con Gert Huzink sul suo Renault ibrido capace di conquistare la sua seconda vittoria consecutiva e la terza di una speciale in questa edizione, davanti al leader della gara Martin Macik. Michiel Becx, pilota del team De Rooy, è giunto terzo a 9′.

La forbice che separa Macik dal resto della categoria, dopo la decima tappa, si è intanto ulteriormente allargata fino a superare le due ore, con Aleš Loprais a sua volta forte di un vantaggio di un’ora e mezza su Mitchel van den Brink.

Mancano solo due speciali alla conclusione della Dakar 2024 e quella di domani sarà da punto a punto. I piloti raggiungeranno finalmente Yanbuʿ dove scopriremo, tra quarantotto ore circa, chi saranno i trionfatori del rally raid più importante al mondo.

Qui i risultati della prova odierna e la classifica momentanea.

Fonti immagini: redbullcontentpool.com, dakar.com, Instagram / SARA PRICE

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