Dakar 2023 | Giorno 1: Carlos Sainz eredita la leadership da Ekström. Brabec primo nelle moto, Sunderland subito out

Motorsport
Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
Coautore: MARCO COLLETTA
1 Gennaio 2023 - 19:40
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Due vittorie di tappa su due per Audi, ora al comando con Sainz Sr.; Loeb mantiene il secondo posto a 10″. Sunderland, caduto malamente, è stato soccorso da Walkner e poi portato via in elicottero verso Yanbu’.


Solo 364 dei circa 4.700 chilometri previsti sono stati affrontati in questo primo giorno effettivo di Dakar, ma il raid più famoso e duro al mondo ha nuovamente dimostrato quanto possa essere incauto abbassare la guardia anche solo per un istante e sin dalle prime battute. Se in alcune categorie è stato mantenuto lo status quo, in altre le sorprese non sono mancate.

MOTO

Il colpo di scena più importante del giorno 1 è giunto nelle moto. Non sorprende il nome del vincitore, Ricky Brabec sulla Honda CRF450 Rally alla caccia del suo secondo successo in questa corsa così particolare, quanto più lo scherzo del destino rimasto in serbo per Sam Sunderland in questa prima tappa, fino al raggiungimento del 52° chilometro.

Una bruttissima caduta ha subito messo fuori gioco uno dei principali protagonisti della maratona saudita, con Sunderland aiutato dall’avversario Matthias Walkner prima del sopraggiungimento dell’elisoccorso. Sunderland è stato portato a Yanbu’ per accertamenti e le sue condizioni saranno da verificare, ma la Dakar ha già avuto il suo primo, illustre ritirato.

La sfida per la vittoria è stato quindi un affare tra le Honda di Brabec, Joan Barreda Bort (quest’anno non più membro del team factory ma punta della squadra Monster Energy a lui dedicata) e Pablo Quintanilla, nonché la GasGas ufficiale superstite di Daniel Sanders. Questi tre piloti, però, sono stati penalizzati per non aver rispettato le zone di rallentamento ed hanno pagato dagli uno ai due minuti di ritardo aggiuntivo al tempo finale. All’inseguimento del californiano al comando c’è il duo KTM Benavides-Price, rispettivamente a 19″ e 39″.

QUAD

Dopo la vittoria nel prologo, la corsa verso una nuova vittoria della Dakar sta procedendo bene per Alexandre Giroud. In termini di superiorità il francese sembrerebbe esser rimasto, per distacco, il più competitivo tra i quaddisti, col solo Manuel Andujar capace di tenere il passo a 21″ dal pilota del team Drag’on.

L’argentino potrebbe tentare un contropiede domani nella prima tappa non anellare della Dakar, approfittando di Giroud come battistrada. Gli altri sono già ben più staccati: il brasiliano Marcelo Medeiros, oggi terzo, ha già 12′ di ritardo (di cui tre accumulati per una penalità).

AUTO

La prima tappa della categoria auto della Dakar 2023 ha visto un’intensa sfida tra lo squadrone Audi e Sébastien Loeb, i quali si sono contesi la vittoria di tappa. Dopo i primi waypoint in cui sembrava che il successo fosse ormai nelle mani di Mattias Ekström, alla fine il primo tempo di giornata è andato al compagno di squadra Carlos Sainz che ha completato il percorso in 3:20:41 precedendo di appena 23″ Loeb. Quella dello spagnolo è stata una vittoria di rimonta dato che, dopo il primo checkpoint, accusava un ritardo di oltre due minuti e mezzo dal proprio compagno.

Il terzo posto era andato proprio allo svedese di casa Audi che si era piazzato a 47″ dal compagno di squadra completando così un buon inizio per quanto riguarda il marchio dei Quattro Anelli. Una penalità di 15′ inflitta al termine dell’evento l’ha però fatto precipitare al 15° posto di giornata.

Non solo il nordico ha visto aggiungere del tempo al suo crono finale, ma diversi altri piloti tra cui anche Guerlain Chicherit, che con il suo minuto di penalità ha dunque ceduto il terzo posto a Yazeed Al Rajhi, primo dei piloti Toyota al traguardo con 2′ di ritardo. A 5″ da lui il già citato francese del GCK Motorsport.

Quinto tempo per il secondo equipaggio del Bahrain Raid Xtreme con Orlando Terranova a 7′ dal battistrada, 20″ in meno rispetto al campione in carica del W2RC Nasser Al-Attiyah, anche lui condizionato da 10″ di penalità. Il qatariota è inoltre l’unico pilota ufficiale Toyota ad essere apparso tra i primi dieci nella giornata di oggi per merito delle sue prestazioni e non grazie alle penalizzazioni. Ai margini della top ten c’è il plurivincitore Stéphane Peterhansel (ottavo) che ha accusato un gap di quasi 9′ dal compagno di squadra Sainz.

Da annotare l’11° tempo di Lategan con la seconda Toyota ufficiale (poi diventato decimo per la scelta dei giudici di gara di penalizzare Vaidotas Zala) e addirittura il 18° per Giniel de Villiers, attardato di 18′ di cui due di penalità. E’ invece 17° Matthieu Serradori con la vettura del Century Racing Factory Team, a 18′ dal vincitore di tappa e con lo stesso ritardo di de Villiers.

PROTOTIPI LEGGERI

Nella categoria T3 riservata ai prototipi leggeri la situazione è rimasta calma e nessuno ha ancora tentato un allungo, una mossa che sarebbe fin troppo precipitosa nei primissimi giorni della Dakar. Tuttavia, il primato è andato al vincitore del 2022 Francisco López Contardo: “Chaleco” è tornato al Sea Camp con un tempo di poco sotto le quattro ore ed ha distanziato di quasi due minuti Guillaume De Mevius, membro del team GRally.

I due leader sono stati gli unici sotto la soglia delle quattro ore, mentre Seth Quintero l’ha sforata di 7″; il giovane pilota americano sta tentando un approccio decisamente diverso rispetto al 2022, molto più da pilota di raid che da velocista. Austin Jones lo segue a 25″ di distanza, mentre Ignacio Casale ha portato il suo Yamaha X-Raid in top five.

SSV

Il primo vero leader dei T4 è un rookie, bensì il diciottenne Eryk Goczal. Il figlio di Marek e nipote di Michal sta fruttando alla grande dell’esperienza dei due parenti (che in queste due settimane saranno suoi avversari) e del suo co-pilota ed ex-motociclista Oriol Mena, aggiudicandosi così la prima tappa con un minuto e mezzo di vantaggio su Pau Navarro.

Chi pare aver incassato un brutto colpo in quest’avvio è stato il vincitore del prologo Rokas Baciuška, il quale era stato decretato come vincente anche in questa prima tappa effettiva, prima di ricevere una salatissima penalizzazione di 15′ sul tempo finale. Tuttavia, potrebbe essersi trattato di un calcolo errato da parte dei giudici di gara che, in quel caso, riconsegnerebbe il successo della stage nelle mani del lituano.

CAMION

Un successo mai messo in discussione quello di Iveco nella prima giornata della Dakar; un trionfo all’esordio che per il truck italiano mancava addirittura dall’edizione del 2015. Sin dai primi chilometri, infatti, è stata sempre la coppia formata da Martin Macik e Janus van Kasteren a comandare, ma ad avere la meglio all’ultimo waypoint è stato l’equipaggio ceco che ha chiuso con il tempo di 3:47:35 precedendo di quasi 5′ il truck Praga comandato da Ales Loprais. A chiudere invece la top tre di giornata ci ha pensato van den Brink con l’Iveco del team De Rooy che ha tagliato il traguardo con quasi 10′ di ritardo dal battistrada.

Il quarto riferimento è quello di Jaroslav Valtr con il primo dei camion Tatra a 11′ dal vincitore. Il già citato van Kasteren è invece scivolato fino alla quinta piazza, pagando oltre 15′ dal proprio compagno di squadra sotto la bandiera a scacchi. Dopo essere transitato con un vantaggio di 30″ su Macik al chilometro 88, al 133° ha invece accusato un gap di 9′ dal vertice, probabilmente accumulati a causa di un problema tecnico.

L’olandese Huzink, al volante del truck Renault che al penultimo waypoint era transitato in seconda piazza, ha tagliato il traguardo col 14° tempo, perdendo quasi un’ora dal vincitore di tappa.

DAKAR CLASSIC

Dopo aver affrontato un prologo più lungo rispetto alle altre categorie, anche la categoria classica si è messa in pari affrontando l’odierno tragitto completo di 602 chilometri. I vincitori di questo primo “round” sono stati i Galpin, il marito Jerome e la moglie Anne, a bordo di un ProTruck del team FJ. Segue Juan Morera su un HDJ80 della squadra Toyota Classic.

Qui i risultati della speciale e la classifica generale.

Fonte immagini: dakar.com

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