Dakar 2023 – Anteprima

Motorsport
Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
28 Dicembre 2022 - 09:00
Home  »  Motorsport

Manca pochissimo alla 45a edizione del raid più famoso al mondo e per il quarto anno di fila si terrà in Arabia Saudita. Il via previsto per il 31 dicembre, i protagonisti pronti a darsi battaglia.


L’alba della stagione motoristica 2023 sta per sorgere e all’orizzonte si può già scrutare quella che sarà una delle competizioni più importanti del panorama motorsportivo internazionale. La Dakar, giunta alla sua 45a edizione, è pronta a riattrare nuovamente su di sé le luci della ribalta, per quella che sarà la quarta edizione del rally raid svolta in Arabia Saudita. 

L’immenso ed insidioso deserto Rub’ al-Khālī, le cime montagnose, le meravigliose ma accidentate coste del Mar Rosso e la Valle di Dawasir sono solo alcuni degli elementi naturali che i 365 veicoli iscritti dovranno affrontare nelle prossime due settimane. Con una distanza di 8.549 chilometri da percorrere (di cui cronometrati “solo” 4.706), quella del 2023 sarà la Dakar più lunga dal 2014.

L’avvio dell’edizione è fissato per il 31 dicembre, dedicato al consueto prologo che quest’anno si svolgerà al Sea Camp, il punto di partenza della gara fissato a poche decine di metri dal mare. Questo bivacco di partenza fornirà, nei due giorni precedenti, anche il ritrovo ideale per completare le verifiche tecniche e regolamentari, prima della passerella che inaugurerà questo storico raid.

Al contrario delle ultime due edizioni, la carovana partirà da ovest e si concluderà ad est, per la precisione nella capitale della regione di al-Sharqiyya, Dammam. In questo caso saranno le rive del Golfo Persico, il 15 gennaio, ad accogliere i “sopravvissuti” della Dakar e soprattutto i vincitori delle varie categorie. 

PARTECIPANTI

MOTO

I consueti equilibri della Dakar, dopo un lungo dominio della KTM durato quasi vent’anni, sono stati stravolti sin dall’arrivo in Arabia, con le due vittorie di Honda tra il 2020 ed il 2021 (grazie rispettivamente a Ricky Brabec e Kevin Benavides) ed il singolo successo di GasGas nel 2022 (per merito di Sam Sunderland). 

L’exploit del marchio spagnolo potrebbe non esser stato isolato, dato che Sunderland, in coppia con Daniel Sanders, affronterà nuovamente la Dakar con la Casa bianco-rossa; inoltre, GasGas porterà altre forze in campo con la partecipazione, annunciata pochi giorni fa, di Tosha Schareina, che correrà la maratona araba insieme alla struttura Aspar, team di riferimento nel Motomondiale. 

Gli squadroni KTM e Honda, tuttavia, rimangono quelli da tenere d’occhio maggiormente: il colosso austriaco punterà su una formazione a tre punte formata da Toby Price, Matthias Walkner e Kevin Benavides, contro il poker d’assi garantito da Honda con Ricky Brabec, Pablo Quintanilla, Adrien Van Beveren e José Ignacio Cornejo. Non sarà invece presente Yamaha come team factory, dopo l’addio annunciato già a febbraio 2022 e l’aver dichiarato di volersi concentrare sulla sola categoria SSV e sul Ténéré World Raid. 

A mescolare ulteriormente le carte vi sarà l’aggiunta di una nuova regola inerente la navigazione: per sopperire alle grandi perdite di tempo che i vincitori delle stage dovevano patire in quanto battistrada per il giorno successivo, è stato garantito un vantaggio di 1”5 al chilometro per i primi 200 chilometri dalla partenza della stage per il capoclassifica, 1” per il secondo partente e 0”5 per il terzo. 
Un’innovazione che, per quanto discutibile per i possibili stravolgimenti che può causare sul risultato finale, potrebbe effettivamente limitare i magheggi strategici volti ad evitare questo handicap. 

QUAD

Con la partenza di Ignacio Casale dai quad un paio d’anni fa per sposare il progetto Yamaha SSV, la strada per il successo sembrerebbe spianata per Alexandre Giroud in questo 2023: il vincitore dell’edizione 2022 della classe potrebbe compiere la doppietta e sembrano davvero pochi i nomi capaci di spodestarlo da questo ruolo di favorito assoluto. Ai nastri di partenza anche gli arrivanti a podio della scorsa edizione, ovvero l’argentino Francisco Moreno ed il polacco Kamil Wiśniewski.

AUTO

Un po’ come per il 2022, la categoria delle automobili sembrerebbe quella capace d’attirare le maggiori attenzioni grazie ad un parco partenti d’assoluto livello, comprendente il vincitore del 2022 Nasser Al-Attiyah, “Mr. Dakar” Stéphane Peterhansel, le leggende rally Carlos Sainz e Sébastien Loeb e persino ex-campioni del WRX e del DTM come Mattias Ekström. La sfida non sarà limitata alla vittoria del rally, ma anche alla conquista del campionato mondiale Rally-Raid, nato lo scorso anno.

Lo scontro, oltre ad essere tra i piloti, sarà anche tra le Case per quella che sarà una vera e propria sfida tecnologica: per il secondo anno consecutivo Audi si presenterà al via con la RS Q E-Tron, l’unico mezzo iscritto della categoria T1U (per i prototipi “Ultimate”, prevista per un allargamento nel prossimo biennio), dotato di due motori elettrici MGU, uno per asse, che vengono riforniti dall’accumulatore durante la marcia, un motore quattro cilindri a benzina ad iniezione diretta.

Audi vorrebbe già rendere vincente la sua gigantesca scommessa partita nel 2022 e, con un anno d’esperienza sulle spalle, la E2 potrebbe già mettere in difficoltà la rivale Toyota e la punta di diamante Al-Attiyah. Loeb, ancora alla ricerca del primo successo in questa gara, giocherà nel ruolo di outsider sul suo Hunter 4×4 preparato dalla ProDrive. 

PROTOTIPI LEGGERI 

Anche quest’anno le categorie T3 e T4 saranno separate e nella prima si affronteranno i due campioni dell’edizione 2022 delle due classi. Francisco López Contardo ed Austin Jones, entrambi sotto l’effigie Red Bull, si daranno battaglia nei prototipi leggeri, con l’americano che ha lasciato la categoria SSV ed è ora pronto a una nuova, seppur simile, sfida. 

I due, però, dovranno fare i conti col vero favorito dell’anno, Seth Quintero. Il ventenne californiano, lo scorso anno, è stato il mattatore della Dakar con dodici vittorie di tappa su tredici e solo un guasto tecnico nelle fasi iniziali gli ha negato una vittoria che, per velocità e tenacia, sarebbe probabilmente stata sua. Quintero ha già annunciato la propria partecipazione sui suoi profili social come compagno di López, anche se non risulta ancora tra gli iscritti sul sito ufficiale della Dakar 2023. 

SSV 

Con l’assenza di Jones tra le fila della categoria SSV, si potrà presentare una chance per i piloti che, nel 2022, non sono riusciti ad avvicinarlo. Lo scorso anno lo svedese Gerard Farrès è arrivato a sfiorare il successo con appena due minuti di ritardo dal vincitore e, insieme al co-pilota spagnolo Diego Ortega Gil, sarà agguerrito nel ritentare, stavolta con successo, l’impresa. 

Il principale avversario potrebbe rivelarsi Rokas Baciuška, pilota lituano già protagonista nel WRX e giunto terzo al debutto nel 2022: sarà alla guida di un Can-Am della Red Bull Factory Racing. Tra i favoriti anche i fratelli polacchi Goczal, Marek e Michal, ed il tre volte vincitore nei quad Casale, forte di uno Yamaha X-Raid. 

CAMION 

Per anni la categoria più scontata, la classe dei camion per il 2023 potrebbe regalare una lotta apertissima dopo un decennio intero dominato dallo squadrone Kamaz (ed intervallato dal solo successo della Iveco con Gérard de Rooy). Il bando dei piloti e delle squadre russe, per via degli eventi che stanno sconvolgendo l’est europeo con la guerra tra Russia ed Ucraina, ha lasciato un vuoto di potere nei ranghi dei truck, serie ora priva di un favorito assoluto. 

In questa situazione potrebbe essere nuovamente l’Iveco a spuntarla con equipaggi a tre quali van Kasteren-Rodewald-Snijders o van den Brink-van de Pol-Torrallardona, ma anche marchi come Tatra, Praga e persino Renault potrebbero inserirsi in una lotta per la vittoria ora senza quartiere. 

DAKAR CLASSIC 

Per la Dakar Classic si tratterà del terzo anno dalla nascita avvenuta nel 2021. L’esperimento della categoria con presenti i mezzi storici ed iconici del raid ha fatto breccia negli appassionati ed anche negli organizzatori, con 87 equipaggi iscritti; un numero esponenzialmente più alto rispetto alla decina scarsa che popolava il bivacco di partenza del 2021. Il prologo di avvio della categoria storica sarà più lungo, pari a cento chilometri (di cui tre quarti cronometrati). 

Non resta che attendere gli ultimi giorni prima di godere di un’altra edizione storica della Dakar. Come da prassi, a fine giornata Red Bull TV manderà in onda un recap di circa mezz’ora sugli avvenimenti delle stage con tanto di classifiche, mentre il sito ufficiale della Dakar, come il profilo ufficiale Twitter, fornirà aggiornamenti in diretta, analisi dettagliate e persino speciali dedicati al passato e al presente dell’evento, insieme alla tracciatura GPS dei piloti ancora in gara. 

Resoconti più approfonditi anche in TV mediante i tradizionali speciali da un’ora proposti ogni sera da Eurosport con il riassunto dei momenti salienti di giornata, conditi da interviste ai protagonisti e storie legate ai partecipanti della storica corsa. In aggiunta, da quest’anno anche Sky Sport seguirà giornalmente la classica del rally-raid. Ogni giorno, notizie e approfondimenti sull’avanzamento della competizione. grazie agli inviati sul campo di gara, saranno trasmessi sul canale all-news Sky Sport 24.

P300.it, dal canto proprio, farà come negli ultimi due anni e manterrà aggiornati giornalmente i lettori sulla Dakar tappa dopo tappa, fino al raggiungimento di Dammam.

Fonti immagini: dakar.com, press.gasgas.com, audi.com, toyotagazooracing.com, redbull.com, yamaha-racing

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA

I Commenti sono chiusi.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO