Dakar 2022 | Giorno 2: Sébastien Loeb vince lo stage e recupera terreno su Al-Attiyah, podio di tappa per Sainz

Motorsport
Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
3 Gennaio 2022 - 21:16
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Il “Cannibale” reagisce e regala alla Prodrive la prima vittoria in una tappa della Dakar; 9’ tra lui ed il qatariano. Nelle moto Barreda vince la speciale e Sunderland passa al comando.


Coi suoi 338 chilometri di effettivo stage da percorrere, la seconda giornata della Dakar 2022 è stata finora la più lunga, a cui si sono aggiunti anche i 230 chilometri del trasferimento. Dopo la tappa anellare di Ha’il ci si è spostati ad Al Qaisumah e, se già ieri si davano già per scontati diversi risultati, questo secondo giorno della maratona saudita ci ha fatto capire di che tipo di gara stiamo comunque parlando. Una maratona, appunto.

AUTO

E’ giunta la quindicesima vittoria di tappa per Sébastien Loeb che ha chiuso il percorso odierno in 3h25’ netti, precedendo Nasser Al-Attiyah di quasi tre minuti e mezzo. Il nove volte campione WRC ha superato l’avversario di casa Toyota tra le dune saudite, andandosi a prendere il primo successo di quest’anno. Audi risolleva la testa con Carlos Sainz e Stéphane Peterhansel, che hanno tagliato il traguardo in terza e quinta posizione, rispettivamente 5’52” e 7’56” di ritardo dal battistrada. Purtroppo per loro, i distacchi dal vertice rimangono ancora molto pesanti, nell’ottica di una possibile vittoria finale.

Quinto tempo per Nani Roma con il secondo buggy del Bahrain Raid Xtreme. Lo spagnolo è riuscito a completare la speciale con un ritardo di otto minuti dal team-mate, precedendo ben cinque Toyota ed un’Audi. La vettura tedesca di Mattias Ekström ha chiuso col nono riferimento, seguendo Yazeed Al Rajhi (sesto), Jenk Lategan (settimo) e Giniel de Villiers (ottavo), ma precedendo Bernhard Ten Brinke (decimo) e Lucio Alvarez undicesimo.

Più attardati invece Orlando Terranova, con 19’ di ritardo dal compagno Loeb, e Jakub Przygonski con la prima delle vetture del team Orlen. Per il polacco solo il quindicesimo crono e quasi 21’ di gap. Con i risultati di oggi, Al-Attiyah resta comunque davanti nella classifica generale, con Loeb che scende sotto i 10’ di distacco.

MOTO

E’ bastata una giornata per far sì che la classifica si rivoltasse come un guanto rispetto al primo giorno. Se ieri il giovane Daniel Sanders aveva sfruttato al meglio i problemi di navigazione di molti dei principali concorrenti, nel tragitto verso Al Qaisumah è stato lui a commettere delle leggerezze non da poco, mancando dei punti di controllo e rimediando 10’ di penalità.

Un conto piuttosto salato da pagare, che ha rimesso in gioco molti dei big rimasti scottati dai problemi del primo giorno. A vincere la tappa, la 28a in carriera in una Dakar, è stato Joan Barreda, con l’assoluta necessità di recuperare minuti su tutti i suoi avversari. Dopo 3h31’20”, lo spagnolo ha battuto di 5’ il nuovo leader della categoria Sam Sunderland, nonché di quasi 6’ Kevin Benavides. Quarto posto per Skyler Howes sulla Husqvarna, davanti a Toby Price.

Sanders, ora in ritardo di 13’ dal compagno, è scivolato al settimo posto in classifica, mentre ad inseguire Sunderland sono Adrien van Beveren su Yamaha e Matthias Walkner sulla prima KTM. Sesto Pablo Quintanilla, solo 26° in questa seconda prova e con molti rammarichi per gli oltre 25’ persi all’altezza del 244° chilometro. Mastica ancora più amaro il nostro Danilo Petrucci, la cui avventura alla Dakar, già a rischio prima ancora della partenza, è giunta definitivamente alla fine dopo 80 chilometri dalla partenza di Ha’il: il ternano, in quel momento addirittura quarto, ha avuto un problema tecnico e la sua KTM si è ammutolita, costringendolo ad un mesto ritiro.

QUAD

Proprio come ci si aspettava, nella categoria Quad i massimi favoriti, Manuel Andujar su tutti, stanno tentando il recupero in extremis dopo i tanti minuti persi dopo il primo effettivo giorno di gara. L’argentino, attardato di 42’ ieri, ha vinto di prepotenza la tappa 2 davanti ad Alexandre Giroud e Pablo Copetti, riformando il trio dei favoriti nelle prime tre posizioni di testa.

Tuttavia, il leader del rally Laisvydas Kancius non ha ancora deciso di lasciar vita facile ai tre. Il lituano si è aggiudicato il quarto posto ed ha perso “solo” 9’ da Andujar, rimanendo quindi al comando con 3’ di gap su Copetti, quasi 17’ su Giroud e mezz’ora su Andujar, al momento ancora sesto nella generale.

LW PROTO

Il colpo di scena più grande è probabilmente arrivato nella categoria T3, con l’ormai ex-leader della gara Seth-Quintero fermato da un problema meccanico a poco meno di 50 chilometri dal traguardo, quando si trovava addirittura in testa alla speciale. L’americano, insieme al copilota Zenz, ha dovuto chiamare il camion d’assistenza del suo team ed i suoi sogni di gloria sono svaniti anche quest’anno.

Ad approfittarne a piene mani sono stati il suo compagno e debuttante Guillaume De Mevius su un altro OT3-04 del team Red Bull per la vittoria di tappa e Francisco Lopez Contardo nella conquista del primato di classifica. Il cileno, insieme a Juan Pablo Latrach, ha ottenuto il secondo posto a 4’ dal belga De Mevius ed ora guida con autorevolezza la categoria dei prototipi leggeri, col solo Sebastian Eriksson a distanza “ravvicinata” (7’22” per l’esattezza), mentre i vari Lebedev, Gutierrez Herrero e Pinchedez sono già oltre i 20’ di distacco.

SSV

Qualche stravolgimento anche per questa classe, a sua volta con un leader di gara tutto nuovo. Dopo Aron Domzala al primo giorno ed il primo posto in qualifica di Marek Goczal, a spezzare l’egemonia polacca è stato Austin Jones, secondo quest’oggi alle spalle di Michal Goczal ma di solo un minuto e con due e mezzo di vantaggio sul suo primo inseguitore, Rodrigo Luppi De Oliveira.

La situazione di Domzala non è tragica come quella di Quintero, ma il tempo perso è stato parecchio, pari a 40’ solo nei chilometri finali, forse a causa di un guasto tecnico non meglio identificato. L’equipaggio #402 è quindi sceso al sesto posto alle spalle di Rokas Baciuška, pilota di rallycross a sua volta sotto l’effigie di South Racing.

CAMION

Continua l’avanzata dell’armata Kamaz che non lascia spazio a nessuno. Anche nella seconda tappa lo squadrone russo ha piazzato tutti e quattro i suoi camion nelle prime quattro posizioni. A cogliere il successo di giornata è stato Andrey Karginov che ha fermato il cronometro sul tempo di 3h52’07”, precedendo di appena 38” il trionfatore di ieri, Dmitry Sotnikov. Leggermente più distanziati, invece, Eduard Nikolaev a oltre 2’ e Anton Shibalov a più di quattro.

Ancora un quinto posto per Ales Loprais che quest’oggi, senza penalità, ha pagato 6’51” di ritardo dal battistrada, risultando l’unico extra-Kamaz a chiudere la prova sotto le quattro ore. Chi ha oltrepassato questo muro è invece Janus van Kasteren con il primo dei truck Iveco De Rooy che ha subito un gap di 9 minuti dalla vetta. Dietro di lui Martin Macik con il camion di Big Shock Racing, quindi Ignacio Casale con il primo Tatra e Martin van den Brink col secondo degli Iveco. Giornata da dimenticare, invece, per l’altro van den Brink, Mitchel, che ha chiuso la prova con più di 80 minuti di ritardo.

La lotta al vertice, al momento, è tra i due Kamaz di Sotnikov e Nikolaev, con il campione in carica che precede il compagno di squadra di 127”.

Domani gli equipaggi affronteranno la seconda tappa anellare in quel di Al Qaisumah, con 636 chilometri di tragitto ma “solo” 255 di prova effettiva. Se la lotta nelle auto pare un confronto a due a vantaggio di Al-Attiyah su Loeb e nei camion l’avanzata dei Kamaz appare inarrestabile, nelle altre categorie la situazione sembrerebbe molto equilibrata. Non ci resta che attendere l’evolversi della situazione nel corso della prima settimana.

Qui le classifiche del secondo giorno e quella combinata della Dakar 2022.

Fonte immagini: dakar.com

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