Dakar 2021 | Giorno 12: altra vittoria di tappa per Al-Attiyah, Sunderland tenta la rimonta nelle moto

Motorsport
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
14 Gennaio 2021 - 20:35
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Il pilota Toyota vince la sua sesta speciale in quest’edizione ma Peterhansel, secondo, continua a gestire il suo margine. Giornata nera per Honda, ritiro di Barreda e la coppia Benavides-Brabec in difficoltà.


La penultima speciale della Dakar 2021, quella che avrebbe portato i piloti a tagliare il traguardo di Yanbu, doveva essere di una lunghezza pari a 511 chilometri, ma un nuovo grattacapo ci ha messo lo zampino. La pioggia ha preso alla sprovvista gli organizzatori, costretti a ridurre la lunghezza della speciale fino a 464 chilometri cronometrati.

AUTO

Questa penultima tappa, a dire il vero, non ha cambiato le sorti del raid come ci si poteva aspettare, almeno per quanto concerne la categoria auto. Sesto successo dell’anno per Nasser Al-Attiyah, che ha praticamente raccolto più del 50% delle speciali quest’anno, distanziando di quasi due minuti il primo degli inseguitori. Il “Principe delle dune” ha dovuto fare i conti anche con una foratura, che però non l’ha fermato dal vincere la speciale 11.

Eppure, nonostante le tante speciali vinte, per il qatariano si prospetta solo la medaglia d’argento. Stéphane Peterhansel ha fatto il suo ancora una volta e, a bordo della sua Mini JCW X-Raid, ha ottenuto un altro prezioso secondo posto nella speciale. A complicargli la vita due forature che l’hanno allontanato da Al-Attiyah, ma il suo vantaggio, a poco più di duecento chilometri dalla fine, ammonta a 15’5”. Quanto basta per arrivare a Jeddah e festeggiare la 14a vittoria (in teoria).

Terzo posto per Carlos Sainz, oramai fuori dai giochi per la vittoria e costretto a osservare il duello per il successo a distanza. Nella generale il “Matador” dista oltre un’ora dal compagno di squadra, mentre al quarto posto troviamo Jakub Przygonski, mentre al quinto spunta il Buggy Hunter della Prodrive superstite guidato da Nani Roma e Alexandre Winocq, staccato tre ore e quindici minuti; tutto sommato, nonostante l’addio di Loeb, un risultato soddisfacente per una vettura al debutto.

MOTO

Come ieri, i colpi di scena più importanti sono arrivati nella categoria a due ruote, trasformatasi in queste ultime battute svolte in una vera e propria corsa a eliminazione. Quella che per Honda sembrava un raid con vittoria già assicurata si è invece ribaltata drasticamente quest’oggi, con il ritiro di Joan Barreda dopo 267 chilometri di gara a causa di mancanza di benzina, poiché lo spagnolo si è dimenticato di fermarsi al punto di rifornimento dedicato.

Lo squadrone Honda Monster Energy è quindi rimasto con solo due piloti, ma anche per le due moto rosse superstiti, guidate da Kevin Benavides e Ricky Brabec, sono sopraggiunti problemi: partiti nelle primissime posizioni, i due hanno viaggiato in coppia concentrandosi più sulla loro sfida a tempo che sul fare gioco di squadra, perdendo la via corretta e di conseguenza parecchi minuti. Terzo posto di speciale a Benavides, mentre il campione in carica Brabec è giunto sesto.

Ad approfittarne a piene mani è stato Sam Sunderland, al suo primo successo dell’anno sulla sua KTM. L’inglese ha spremuto il mezzo al massimo per recuperare più terreno possibile su Benavides, fino a ricucire quasi sei minuti e mezzo sull’argentino. Ora la classifica si accorcia drammaticamente, con il #47 ancora in testa ma inseguito adesso dal pilota KTM, staccato 4’12”. Brabec è terzo a sette minuti dal compagno, mentre Daniel Sanders (oggi curiosamente punto da un’ape finitagli dentro il casco) è giunto quarto nella speciale ed è quarto anche in classifica, a 33’.

QUAD

Altro ritiro degno di nota in questa giornata è quello di Alexandre Giroud, fino a quel momento secondo nella classifica dei quad. Il motore della sua Yamaha ha ceduto di schianto e il francese ha dovuto quindi mollare la gara dopo un quinto della speciale, cedendo la vittoria a Giovanni Enrico.

L’americano conquista così il suo secondo successo in questa Dakar, ma a meno di sorprese sarà costretto ad accontentarsi di una seconda posizione nella generale domani. Manuel Andújar, giuntogli alle spalle a poco più di un minuto, ha oltre 25 minuti di vantaggio su di lui e si appresta a conquistare la sua prima vittoria nel raid più famoso al mondo.

VEICOLI LEGGERI

La lotta per il successo in quest’undicesima tappa ha in realtà un po’ oscurato il duello in testa alla classifica dei side-by-side. Seth Quintero e Kris Meeke si sono dati battaglia per 215 chilometri, ma una volta superata la soglia dei 300 l’ex-pilota di rally ha perso 19’ per problemi tecnici, lasciando all’americano una vittoria in solitaria con oltre 12’ di vantaggio.

Francisco López si è aggiudicato il secondo posto, ma nonostante questo potrà andare a riposare col sorriso stampato in faccia: a dispetto dei minuti persi da Quintero, il cileno ne ha guadagnati ben otto su Austin Jones, chiudendo quasi del tutto le ostilità per la vittoria finale. Il vantaggio di “Chaleco”, a una sola prova dalla fine, ammonta a 18’24” sul pilota Monster Energy, mentre Aron Domzala dista altri 36 minuti.

CAMION

Sempre più nell’aria la tripletta Kamaz nella classe più pesante, col team russo che ha portato a casa l’ennesima vittoria di tappa di questo 2021. A ottenerla è stato Anton Shibalov stavolta, bravo a distanziare di oltre quattro minuti Airat Mardeev e l’unico pilota in grado d’inserirsi quest’oggi tra i camion russi, ovvero Aliaksei Vishneuski sul suo MAZ.

Dmitry Sotnikov, oggi quarto (prima tappa conclusa fuori dal podio per lui quest’anno), attende solo di concludere la prova di domani per poter finalmente celebrare il primo successo nella Dakar insieme ai compagni Akhmadeev e Akhmetzianov; 40’42 lo distanziano da Shibalov, secondo.

Ecco i risultati della prova AlUla-Yanbu. Domani ci sarà l’ultimo sprint verso Jeddah, il traguardo di questa estenuante avventura della Dakar 2021.

Fonte immagine: dakar.com

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