Dakar 2021 | Anteprima

AnteprimeMotorsport
Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
2 Gennaio 2021 - 14:45

La 43a edizione del raid più famoso al mondo partirà domani, fissato a oggi lo svolgimento della tappa preliminare. In Arabia Saudita presenti 555 partecipanti e 321 veicoli.


Siamo solo all’alba del 2021 ma, come da tradizione motorsportiva, la stagione di corse, e di rally nello specifico, parte con una delle competizioni più importanti del panorama mondiale, nonché una delle più dure e difficili non solo da vincere ma anche solo da portare a termine.

Quella del 2021 sarà la 43a edizione della Dakar, il rally raid più famoso al mondo. Una gara che, a dire il vero, ha corso seriamente il rischio di non svolgersi quest’anno: i segni di un 2020 tragico, dal punto di vista pandemico e anche economico a causa del Coronavirus, si fanno ancora sentire; un grosso ostacolo è infatti costituito dalle restrizioni sui viaggi che alcuni Stati hanno deciso di applicare e, sei giorni fa, la mannaia ha colpito il peruviano David Chavez del Touareg Adventure Club iscritto alla categoria di moto, impossibilitato a partire per le restrizione imposte dal Perù per i voli verso Jeddah.

Alla fine però la carovana saudita si svolgerà come da programma, come annunciato David Castera (l’uomo a capo della Dakar) lo scorso novembre: “Speciale dopo speciale, e spesso più volte durante la stessa tappa, i paesaggi maestosi della regione ci hanno lasciato sbigottiti e in soggezione. Tuttavia, l’Arabia Saudita ha rivelato solo una piccola parte dei suoi misteri, lasciando molte sorprese in serbo per la prossima edizione nel gennaio del 2021. Il percorso che abbiamo preparato, un gigantesco tour dei deserti sauditi, non riutilizza nessuna delle tracce e delle dune presenti negli stage dello scorso gennaio”.

INFO PERCORSO

Ed eccola, quindi, la sfida che aspetta i 555 iscritti di quest’anno. Il deserto saudita, rivelatosi parecchio insidioso durante l’edizione 2019, darà nuovamente filo da torcere ai protagonisti, con un percorso ad anello di 7.646 chilometri totali e 4.767 “effettivi”, cioè quelli cronometrati e nel quale le varie categorie si sfideranno. Si partirà da Jeddah (la seconda città per importanza in Arabia dopo la capitale Riyadh) domattina per i primi 277 chilometri di sfida, fino a Bisha. Jeddah sarà anche il traguardo della Dakar, due settimane dopo.

Durante la prima settimana si farà visita alle città di Wadi Ad-Dawasir, Riyadh, Buraydah e Ha’il, per un totale di sei tappe e 2.101 chilometri cronometrati, fino all’8 gennaio. La terza speciale del 5 gennaio sarà la prima di due tappe ad anello in quest’edizione, con partenza e arrivo a Wadi Ad-Dawasir.

Dopo un giorno di riposo previsto per il giorno 9, si ripartirà per la volta di Sakaka, Neom, Al-Ula, Yanbu e, infine, Jeddah. Si affronteranno quindi i restanti 2.666 chilometri, tra dune di sabbia, terreni insidiosi, fondi rocciosi e insidie varie, fino a raggiungere il traguardo del Mar Rosso.

Ci sono anche delle novità in merito al come dovrà essere affrontato il percorso. Ad esempio il “Roadbook”, ovvero le note consegnate ai partecipanti prima di ogni stage, saranno date a soli dieci minuti dall’avvio per tutte le categorie (eccezion fatta per i motociclisti, che le riceveranno a venti minuti dal via).

Altre due novità sono costituite dalle “Slow Zone” e dai richiami acustici di pericolo. Alcuni tratti del percorso, particolarmente insidiosi, saranno contraddistinti da limiti di velocità imposti (segnati nel “Roadbook”), in modo che i partecipanti meno esperti siano avvisati anzitempo e non rischino oltremodo. A dare un ulteriore mano ci penseranno i membri della direzione gara, che con un segnale sonoro avvertirà i partecipanti in mezzo al deserto di rimanere in massima allerta.

PARTECIPANTI

MOTO | Durante l’edizione 2020 è stata riscritta la storia, quando l’accoppiata Ricky Brabec-Honda è riuscita a spodestare lo squadrone KTM, mattatore da quasi due decenni di questa gara così particolare: il californiano, in sella al modello CRF450 Rally della Casa dell’Ala Dorata, ha così messo fino al dominio degli austriaci, durato diciotto edizioni. Honda è decisa a riaffermarsi e a far capire al mondo intero che questa vittoria non è stata un caso, affiancando a Brabec anche l’esperto Joan Barreda (che ha diversi conti in sospeso con la maratona desertica) e i meno favoriti ma comunque pericolosi Jose Cornejo Florimo e Kevin Benavides. La KTM risponde col tridente formato da Toby Price, Sam Sunderland e Matthias Walkner, tre ex-vincitori della Dakar in sella proprio alla 450 Rally della Casa di Mattighofen. Nella mischia entra anche l’Husqvarna con Pablo Quintanilla, Walter Roelants e Xavier De Soultrait, mentre la Yamaha ha come punta di diamante singola Adrien Van Beveren. Ci son state anche delle modifiche regolamentari sul lato tecnico per la categoria più leggera: per chi cambierà i pistoni della propria moto o per chi effettuerà riparazioni sulla cavalcatura nel quarto d’ora adibito al rifornimento, subirà delle penalità di tempo. Inoltre, tutti i motociclisti dovranno esser dotati di tuta con airbag, tecnologia oramai ampiamente testata negli altri sport a due ruote.

QUAD | Tra i quad il motivo di maggior interesse è rappresentato dal ritorno di Nicolas Cavigliasso col Drag’On Rally Team. L’argentino, assente nel 2020 per infortunio, avrà il #150 sulla sua Yamaha YFM700R, ma non affronterà il vincitore del 2021 Ignacio Casale, passato ai camion. Con il cileno fuori gioco, i principali avversari di Cavigliasso saranno Simon Vitse e Rafal Sonik, arrivati a podio durante la scorsa edizione. Occhi puntati anche su Manuel Andujar e Tomáš Kubiena.

AUTO | Probabilmente la categoria più attesa quest’anno, poiché la lotta per la vittoria tra le auto si presenta come davvero incerta grazie al livello dei partecipanti stellare. Immancabile l’esperto Carlos Sainz ai nastri di partenza, che dopo la bella vittoria del 2020 tenterà di ottenere il suo quarto centro in questo raid, su una Mini del team John Cooper Works X-Raid. Il buggy a due ruote motrici si è già dimostrato altamente competitivo durante la scorsa edizione e sarà condotto anche da “Mr. Dakar” in persona, Stéphane Peterhansel col copilota Edouard Boulanger. Il motivo di maggior interesse è però dato da un rientro piuttosto inatteso fino a qualche tempo fa, ovvero il ritorno di Sebastien Loeb, non più su una Peugeot 3008 ma su un buggy BRX Hunter 4×4, supportato dalla Prodrive. Il “Cannibale” ha già dichiarato di esser tornato non per un mero piazzamento ma per puntare a un successo che ancora manca al suo palmares. Nani Roma, vincitore nel 2014, gli farà da compagno, ma tra i potenziali contendenti non si possono escludere Nasser Al-Attiyah, Giniel De Villiers, Henk Lategan e Shameer Variawa sulle Toyota Hilux della squadra Gazoo Racing, oppure Cyril Despres su una 3008 del team Abu Dhabi Racing. Sarà presente al via anche la Rebellion Motors col proprio DXX, con Romain Dumas e Alexandre Pesci, quest’ultimo presidente della stessa squadra.

SIDE-BY-SIDE | Per questa quinta annata per la classe mancherà il vincitore del 2020 Casey Currie. Con l’americano fuori dai giochi, i principali contendenti al successo potrebbero essere il russo Sergei Kariakin (in coppia con Anton Vlasiuk) e l’altro americano Mitchell Guthrie del team Red Bull (insieme a Ola Floene). Da segnalare il debutto dell’irlandese Kris Meeke, ex-protagonista e vincitore nel WRC e attratto dall’avventura saudita: insieme a Wouter Rosegaar sarà alla guida di un prototipo leggero della PH-Sport, il modello Zephyr. Presente anche Mattias Ekström, supportato dal team ufficiale Yamaha col suo X-Raid YXZ1000R.

CAMION | Al contrario dei quad o dei side-by-side, nei camion sarà presente il trio di campioni in carica, ovvero Andrey Karginov, Andrey Mokeev e Igor Leonov. I tre piloti russi hanno vinto nel 2020 grazie a un Kamaz 43509 che, dall’ultima vittoria dell’Iveco del 2016, anno dopo anno pare essere uno squadrone inarrestabile. L’unica minaccia per Karginov e compagnia è rappresentata dai compagni di squadra, cioè i terzetti Shibalov-Nikitin-Tatarinov sul secondo Kamaz e Sotnikov-Akhmadeev-Akhmetzianov sul terzo. Proveranno a fermare l’egemonia dei russi la MAZ con Siarhei Viazovich, l’Iveco con Martin Macik e il Praga condotto da Ales Loprais.

DAKAR CLASSIC | Si tratta di un’altra novità del 2021, una nuova categoria di mezzi che hanno partecipato diversi anni fa. Una scelta voluta per far leva sull’effetto nostalgia, e anche per richiamare in qualche modo il vecchio spirito della Dakar, quando i grandi marchi stavano in disparte e la corsa era riservata a mezzi non proprio preparati minuziosamente mesi prima. Saranno 24 gli equipaggi, su mezzi quali vecchi fuoristrada Volkswagen, Skoda, Land Rover e addirittura delle Porsche 911.

Il situo ufficiale della Dakar e il suo profilo Twitter sarà costantemente aggiornato sull’andamento della corsa e su ogni minimo aggiornamento che riguarderà gli equipaggi, mentre Eurosport e Red Bull TV manderanno in onda, alle 19:00 di ogni sera a partire da domani, i resoconti di fine giornata. Anche sui nostri social vi manterremo aggiornati sull’andamento dell’evento.

Quest’oggi si è già svolto il prologo di gara, su un percorso di undici chilometri a Jeddah per decidere le posizioni di partenza. L’attesa è alta per questa Dakar, che si spera possa dare il via al meglio a un anno motoristico più ricco ed esaltante del precedente.

Fonte immagine: redbull.com

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