Per chi racconta il motorsport non c’è cosa peggiore che dover scrivere di un pilota che si spegne sulla via di un sogno. Il tutto assume contorni inspiegabili, inconcepibili quando la carta d’identità non arriva a vent’anni e chi ci lascia potrebbe essere tecnicamente tuo figlio. Inutile immedesimarsi nel dolore che possa provare una famiglia privata così di un affetto, anche solo provarci non ha senso.
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