Cosa si guarda di un articolo?

Autore: Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 24 Novembre 2015 - 14:30
Tempo di lettura: 3 minuti
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Cosa si guarda di un articolo?
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E’ da tempo, ‘tempissimo’, che ho la sensazione (e questo non vale solo per noi) che il pubblico del web si comporti con gli articoli in modo diverso.

Ci sono, per quello che mi pare di capire, diversi tipi di lettori.

Quelli che leggono solo il titolo | Si informano praticamente con i titoli. Sono di fretta, non hanno tempo o voglia di aprire l’articolo, quindi si fanno bastare quello. Poco importa di quello che è scritto poi dentro al pezzo.

Quelli che commentano i titoli senza leggere | Si fanno l’idea di un pezzo da quello che c’è scritto nel titolo e commentano di conseguenza. Ovvio ed evidente che il titolo debba essere identificativo dell’argomento. Ma non basta. Perché altrimenti potremmo avere siti fatti unicamente da titoli. Delle succursali di Twitter. Li riconosci quando capisci dal commento che non hanno letto una sola riga.

Quelli che ti danno fiducia a priori | Mettono il ‘mi piace’ o convididono a prescindere, senza aver letto niente.  Sono una costola del primo gruppo. La fiducia fa piacere, ma spiace capire che poi gli articoli non vengono letti.

Quelli che vengono attirati dall’immagine | Per alcuni nemmeno il titolo è importante. Se l’immagine attira l’attenzione, potrebbe essere meritevole di clic. Non a caso ho messo un po’ di belvedere in questa anteprima, giusto per capire chi è arrivato fino a qui solo per quello. Ma poi, magari, una volta vista l’immagine, chiudono senza leggere.

Quelli che leggono l’articolo silenziosamente | Leggono l’articolo diligentemente ma non interagiscono. Non ti fanno sapere se è piaciuto o meno, non mettono un ‘mi piace’, non fanno sapere di esserci anche se condividono quello che leggono. Non sono pochi. Sarebbe bello se si esponessero di più.

Quelli che leggono e interagiscono | Fanno parte del gruppo più ambito da chi si impegna per scrivere. Sono quelli che danno un feedback, positivo, negativo o critico, solo dopo aver letto l’articolo. Ti danno il loro parere e ti fanno capire se stai ‘lavorando’ bene o male.

Quelli che criticano a priori (credendo di non essere visti) | Meravigliosi. Stanno nel loro angolino, pagina, forum o Twitter che sia, ridacchiano e ti perculano a prescindere dalla mattina alla sera. Sai che ci sono, ma fa parte del gioco.

Quelli che ti contattano in privato | Spesso mi è capitato di ricevere messaggi privati da parte di alcuni lettori che seguono da tempo. Fa un po’ vintage, è come ricevere una lettera in casella da uno sconosciuto (chi c’era prima dell’avvento di Internet può capire) , ma è pur sempre una forma di feedback. E non mi dispiace, anzi.

E tu che lettore sei? Beh, se fai parte almeno dei primi quattro gruppi, non sei arrivato fin qui…

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