Brembo

Ciao papà John, la simpatia vera che buca lo schermo

di Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 13 Gennaio 2014 - 19:55
Tempo di lettura: 2 minuti
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Ciao papà John, la simpatia vera che buca lo schermo
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Il periodo già non è dei migliori, con il silenzio di Grenoble che rimbomba ovunque. Si aggiunge una notizia tristissima nella giornata di oggi, e a pochi giorni dal compleanno di Jenson Button.

Papà Button l’ho visto dal vivo una volta sola, all’ingresso dei cancelli di Monza. Camicia rosa d’ordinanza, pantaloni bianchi. Una simpatia straripante, un personaggio genuino e cordiale. Si fermò a scambiare due chiacchiere con i tifosi che erano lì soprattutto per il pargolo Jenson, ma lui non era da meno in quanto a riscontri positivi. Affabile, cordiale, educato. Papà Button era un personaggio all’interno del paddock, di quelli positivi.

Ci sono persone che solo a guardarle in tv ti ispirano simpatia e cordialità, educazione. Penso a Mark Webber, ad esempio, e a Jenson. Di riflesso, a papà John. L’ho spesso preso in giro, in assoluta buona fede, in più e più edizioni delle Pillole perchè sempre vicino alla bella Jessica, quasi come a fare le veci del fidanzato mentre lui era in pista a correre. Ironicamente ‘scrivevo’ a Jenson di stare attento, che “il papà ha il fascino di colui che con le donne ci sa fare”. Sempre elegante, un fare da gentiluomo di quelli di un tempo, un bel papà per un figlio altrettanto posato, educato, corretto.

La sua scomparsa così improvvisa è una notizia che mi mette davvero molta tristezza addosso. Anche se non era un pilota, anche se non era famoso come il figlio, faceva comunque parte della famiglia della F1 e dei volti noti a noi che seguiamo il trasandato circus. Nel paddock la sua mancanza si sentirà molto e mancherà anche a noi, abituati a vederlo nei box Mclaren a fare il (non ancora) suocero premuroso, con un sorriso sempre stampato in volto, bello, vivo, rivolto verso le telecamere.

Purtroppo quest’anno è iniziato male e spero che le brutte notizie finiscano presto.

Mi stringo con il pensiero a Jenson, che tra sei giorni compirà soli 34 anni, e a tutta la sua famiglia.

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