Si tratta ovviamente di una forzatura, ma vorrei sottolineare che dopo cinque gare, nelle quali entrambi i Mercedes ed entrambi i Ferrari hanno subito almeno uno stop, con Vettel che ha sul groppone il DNS di Sakhir, la classifica generale recita così:
Rosberg 100 punti
Raikkonen 61 punti
Hamilton 57 punti
Vettel 48 punti
No, non ho invertito i due piloti della Ferrari né ho messo i nomi a caso. In seconda posizione solitaria c’è proprio lui, il bollito per eccellenza che, nelle ultime due stagioni, ha visto passare sul suo sedile mezzo mondo del motorsport, pronto a portarglielo via. Hulkenberg, Grosjean, Bottas dato per certo, insomma il sedile della Ferrari per mesi e mesi è sembrato di tutti gli altri tranne che suo.
Confidavo nel fatto che James Allison riuscisse a sfornare una vettura che potesse riconsegnare a Kimi il feeling dei tempi Lotus, ed effettivamente questo terzo anno è il migliore dal rientro in Ferrari. Dopo un 2014 disastroso sotto tutti gli aspetti e un 2015 in ripresa, il vecchio Kimi si ritrova dopo cinque appuntamenti al secondo posto della classifica generale, in mezzo ai due boxeur argento. E’ evidente, viste le prestazioni della Ferrari, che il finnico sarà destinato a lasciare il passo anche alla seconda Mercedes. Così come, con un ritiro in meno, Vettel sarebbe molto più vicino in classifica. Resta il fatto, inconfutabile, che Kimi non è il bollito dipinto a più non posso, sperculato a prescindere che si voleva far credere.
L’odissea dell’anno scorso, con Bottas pronto a scippargli la seggiola da sotto le terga, è durata settimane, con il risultato che abbiamo visto. Bottas è rimasto dov’era, Raikkonen pure. Inoltre, Valtteri le prende da Massa (oggi ha corso ancora meglio di lui, partendo dal fondo per colpe non sue), mentre Kimi tiene bene o male il passo di Vettel. Sicuro, non è un secondo più lento del compagno, come qualcuno si sarebbe aspettato.
A volte si traggono conclusioni troppo affrettate su questo o quel pilota, complice il tifo, i preconcetti o la fama del soggetto di turno. In questo caso, stiamo pur parlando dell’ultimo campione del mondo Ferrari. Che sia indirizzato verso la fine della carriera lo sappiamo tutti. Ma forse, nel momento in cui migliora anno per anno dal suo ritorno a Maranello, un pelino più di rispetto se lo meriterebbe.
Leggi anche
Il calendario completo del mondiale 2024
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.