Contatti ed incidenti dei big non turbano Logan Seavey che conquista ancora il venerdì e potrà difendere al meglio oggi il titolo del Chili Bowl
Non è stato un tutti contro tutti, più una serie di incontri uno contro uno dalle qualifiche in poi. I big non sono riusciti a controllarsi e nella foga della battaglia si sono resi protagonisti di alcuni contatti che hanno infiammato l’Expo Center di Tulsa. Logan Seavey, tuttavia, è rimasto calmo. Ha attaccato quando doveva attaccare, ha forzato quando doveva forzare (e Stenhouse non l’ha presa bene), ha gestito quando doveva gestire. E così ha conquistato una giornata di qualificazioni non iniziata in modo perfetto.
Le batterie
C’è grande fermento all’Expo Center di Tulsa, infatti si aspetta una delle serate più ricche di sempre nella storia del Chili Bowl. E le attese vengono confermate: degli 87 iscritti si presentano ben 83. Dunque, il totale effettivo dell’edizione 2025 raggiunge quota 392 iscritti e 375 effettivi, in entrambi i casi il secondo dato all-time dopo il 2022. E la platea è di assoluto livello, dato che sì c’è – come di consueto – il bicampione in carica Logan Seavey ma anche Ricky Stenhouse Jr. ed il rookie Kyle Busch ed il pilota IndyCar Santino Ferrucci.
E nelle prove libere, così come avvenuto nell’edizione del debutto, Ferrucci si ribalta per una incomprensione con un pilota più lento all’interno di curva1. Dopo una frenetica riparazione nel garage, Santino sarà al via della sua batteria. Il miglior tempo (11.433″) è di Justin Grant davanti a Pickens, Guerrini, Courtney, Seavey, Reinbold, Johnson, Park, Miller e Faccinto.
Pronti via, anzi no: nella prima batteria Coons commette falsa partenza dalla pole position e quindi viene arretrato di una fila. Nuova partenza e lo show è di Styres che si impenna ma tiene giù la vettura. Una caution per Pake, Jones e Most che si incastrano in curva1 permette a Daryn Pittman di sognare ancora di più dopo aver pescato una clamorosa decima e ultima posizione in griglia al sorteggio. La #21 è già quinta alla ripartenza dei -7 quando Lewis deve arrendersi al talento di Ryan Timms. La #67 si invola e così l’attenzione torna su Pittman che, tuttavia, non trova il varco su Styres. Una nuova caution all’ultimo giro con Lewis e Pake di nuovo incastrati e poi un flip di Most alla bandiera bianca non cambiano sensibilmente la classifica. Timms vince (e sono 120 passing point) davanti a Styres, Coons e Pittman fa “solo” 10-4 (109).
La H2 è più tranquilla se si esclude Gariss che al via bacia il muro e numerosi piccoli errori e rimbalzi per i piloti. McDermand scatta terzo e va a vincere facilmente su Midkiff e K.Johnson.
La terza batteria è quella che vede il debutto al Chili Bowl di Kyle Busch che pesca una ottima settima posizione in griglia. Rowdy scatta molto bene e dopo poco è già quarto, poi purtroppo Tyler Edwards finisce in testacoda e in curva1 si crea il classico parcheggio in cui termina mezza griglia incluso Busch. Si riparte e Busch rischia nuovamente con un Edwards fin troppo esuberante. Davanti a loro, intanto, Nigh resiste ad Andrew Felker finché può, poi è costretto a lasciarlo andare, tuttavia Busch – dopo essersi liberato di Tyler – infila anche lui il poleman e si issa in seconda posizione. Vince Felker davanti a Rowdy che con i suoi 118 punti è virtualmente secondo in graduatoria dopo una heat in cui ha usato molto giudizio e talento.
La quarta heat vede tre numeri sette (#7, #7C e #7T) e sono protagonisti, non in positivo. Alla prima curva il veterano Ronnie Gardner (#7T) rischia grosso ma prosegue mentre Shannon McQueen (#7) ha vari contatti, poi all’inizio del secondo giro Gardner si ferma e per lui gara finita. Guai meccanici anche per McQueen e Robinson che finiscono in coda e così tutti avanzano. Si riparte ai -7 e Simon è al comando sul poleman Shipley (che poi avrà problemi meccanici) e Stenhouse, poi però Ricky non ha problemi a passare e vincere la batteria.
H5 con l’ingresso in gara del campione in carica Logan Seavey che parte pure ultimo e quindi portando a casa tanti punti metterebbe in discesa il suo venerdì. Al via McDougal passa subito al comando dalla quarta posizione prima del botto violentissimo di Hires in curva1. Si riparte e Jason scappa via, Ferrucci è ottimo terzo mentre Seavey fatica nel traffico dietro a Park e Carl. Poi metodicamente si libera di un avversario alla volta. Santino supera anche il poleman Thrash e sale al secondo posto prima di cedere strada a Seavey. Tutto sembra pronto per una classifica con McDougal davanti a Seavey (ottimo 9-2 per lui che vale 128 punti e la vetta della graduatoria) e Ferrucci, tuttavia Santino all’ultima curva viene travolto da Park e quindi chiude sesto.
Le ultime quattro batterie del Chili Bowl 2025 sono in discesa ormai. Nella sesta alla partenza Tinsley compie una piccola magia e passa al comando nel mezzo di un 3-wide, tuttavia poco più tardi viene infilato da Gavin Miller e Gorden. Quest’ultimo però compie degli errori e quindi Tinsley gli torna sotto. Bandiera gialla ai -3 per Nichols fermo, si riparte e Roseland finisce a muro ma la gara prosegue. Vince Miller davanti a Gorden che finalmente supera Tinsley.
Heat 7 con qualche sorpresa con il poleman Vanderheiden (che malgrado il cognome che tradisce le origini è del Nebraska) che precede Hoffmans che invece viene proprio dai Paesi Bassi. Tyler Courtney è il favorito dalla sesta posizione, tuttavia Wout si rivela un ostacolo più duro del previsto malgrado si impenni di continuo. E dunque la classifica non cambia con vittoria di Vanderheiden su Hoffmans e Courtney.
Nella ottava batteria, probabilmente la più forte come livello, Justin Grant deve solo passare McCarthy al via, gestire le caution (prima per Holliman e Creech incastrati, poi per procedura irregolare alla ripartenza) per vincere la heat. Dietro di lui chiude Sam Johnson che precede il neozelandese Pickens che recupera dal nono posto in griglia approfittando del largo di McCarthy. Non bene invece Taylor Courtney, solo settimo. La nona e ultima heat non vede fatti degli di nota, TJ Smith tiene a bada Faccinto e vince la batteria.
Logan Seavey chiude le batterie in cima alla classifica (128 punti) davanti a Timms (120), Busch (118), Pickens (116), McDougal (115), Johnson (113), McDermand, Felker, Stenhouse e Miller (110). Poche le sorprese che non accedono alle qualifiche come Gardner e Taylor Courtney.
Finali D
Ripescaggi che iniziano con un big come Ronnie Gardner addirittura sesto in griglia e costretto ad arrivare nelle prime due posizioni per non chiudere in anticipo la serata. Purtroppo per Most c’è il secondo flip della serata, poi si prosegue con la D1 e Gardner va a vincere davanti ad Hawkins. La D2 è più selettiva e Taylor Courtney se la prende su Holliman.
Finali C
Non ci si ferma e si prosegue con la C1 in cui Ferrucci si comporta ancora bene, recupera ed è quinto ad un solo passo dalla B, poi però purtroppo si ribalta nuovamente; chiuderà sesto. Questa caution è la grossa chance per Ronnie Gardner che nei 10 giri precedenti era riuscito clamorosamente a recuperare dall’undicesima alla terza posizione. La #7T non si ferma qui e nei due giri finali si prende addirittura la vittoria su Abbey, Nigh e McQueen servendo la seconda dose di zuppa.
La C2 non vede alcun incidente, Thrash cede dalla pole e quindi avanzano i quattro che seguivano ovvero Droud, McCarthy, Henderson e Gariss mentre la rimonta di Taylor Courtney si ferma ad un passo dal ripescaggio.
Le qualifiche
Si torna nel vivo con le qualifiche e la tensione sale. Come si vedrà in seguito, forse anche troppo. Nella Q1 Faccinto parte subito bene e supera un Kenney Johnson che si eclisserà, dietro di loro si mantiene Justin Grant che però poi passa all’attacco. Al quarto giro (su 10) c’è il flip di Camfield che ricompatta il gruppo.
Alla ripartenza Grant è al comando su Faccinto, McDougal, Stenhouse e Seavey che come nella batteria recupera con calma. Una nuova caution, di nuovo Camfield, però blocca tutti dopo il sorpasso di McDougal. Camfield terzo estratto manda tutti all’overtime, Grant non ha problemi e vince su McDougal, Faccinto e Seavey che ha passato Stenhouse. E Ricky, in maniera incomprensibile, cerca la vendetta su Logan credendo evidentemente di essere stato superato in maniera troppo aggressiva. La reazione gli si ritorce contro in maniera imbarazzante e Stenhouse si ribalta dopo il traguardo. Per la stretta matematica, McDougal balza in vetta con 223 punti davanti ai 217 di Seavey ed ai 215 di Grant.
Si cerca di dimenticare con la Q2 e lo show è ancora di Ryan Timms che balza dal sesto al secondo posto dietro al solo Miller (+3 per lui) e grazie ai 233 punti si candida alla pole davanti allo stesso Gavin (225). Nella Q3 c’è in pista Kyle Busch che ancora, dopo il testacoda di Wake, una volta parte bene e da sesto passa quarto. Nel frattempo Pittman rimonta dal quarto posto e va a vincere su Vanderheiden e Guerrini, Busch cala nel finale ed è settimo. Darryn ruba la prima fila provvisoria a Miller.
Alla partenza della Q4 c’è un vero e proprio groviglio con Montgomery che finisce in testacoda, poi in maniera separato il leader Andrews si ribalta coinvolgendo anche altri. Ad approfittarne di questo in maniera clamorosa è Tyler Edwards che salva la giornata con la rimonta dal nono al primo posto battendo Pickens e Felker.
Ryan Timms è dunque il poleman del venerdì grazie ai 233 punti conquistati, seguono in griglia Pickens (229), Miller (225), Edwards (224.5), Pittman (224), McDougal (223), Seavey (217), Grant (215), Feller (206) e Vanderheiden (193), seguono Faccinto, Courtney, Johnson, Robinson, Stenhouse e Guerrini.
Finali B
Ultime possibilità di recuperare dalla B. E la B1 parte subito con un tamponamento a catena che porta ad un reset totale. Si riparte e Reinbold passa il poleman Kyle Busch che cerca di resistere ma poi scivola fuori dalla top4 e chiuderà settimo. Anche Brody Wake passa indietro e quindi avanzano anche Montgomery e la sorpresa La Rose. Per l’ultimo posto buono sembrano esserci i rimontanti Coons ed un clamoroso Gardner arrivato dalla D, ma Wout Hoffmans da Boxmeer, Paesi Bassi resiste e alla finale A di giornata arriva un altro non americano.
La B2 inizia meglio, ma poi Camfield si rende protagonista del quarto testacoda in pochi minuti. Si riparte e McDermand guida dalla pole andando a vincere una gara pulita su Kyle Jones, Gorden e TJ Smith.
Finale A
30 giri con la tensione ancora alta poi arriva la bandiera verde sull’ultima finale di giornata e gli ultimi due posti da assegnare alla finalissima del giorno successivo. Timms al via mantiene il comando su Pickens mentre McDougal entra in top5. Al giro seguente Miller supera Pickens ma una caution per il flip di Kyle Jones ferma tutto. Poi il primo colpo di scena: alla ripartenza la vettura nel neozelandese si spegne dopo aver toccato il cordolo interno e quindi Pickens dovrà ripartire ai -28 dal fondo del gruppo.
Nuova bandiera verde e mentre McDougal supera anche Edwards, inizia la rimonta metodica di Seavey dal settimo posto in griglia che diventa quinto al giro sei quando Vanderheiden si deve ritirare con la vettura in fiamme dopo l’esplosione del motore quando era ottavo. Green e Seavey aggira sia Pittman che McDougal e sale al terzo posto, poi al nono giro attacca pure Miller ma non completa il sorpasso. E così Timms scappa via. A metà corsa Timms precede Miller, Seavey, Pittman, McDougal (errore suo), Courtney, Edwards, Faccinto, Smith e Grant.
Poi un’altra caution ai -13 ed è colpo di scena clamoroso: Miller tocca il compagno di squadra e leader Ryan Timms e lo manda in testacoda. Seavey ringrazia e passa secondo. Green e yellow ai -12: stavolta a toccarsi sono Pittman e McDougal con quest’ultimo che scende e mostra il dito medio a Daryn che invece prosegue.
Nuova ripartenza e Seavey si incastra nel cordolo esterno e quindi Pittman lo supera, tuttavia ai -8 reagisce e c’è il controsorpasso. Miller ne approfitta e scappa via con 1.2″ di margine ai -7. Ma il campione non vuole arrendersi, in appena quattro giri colma il ritardo, piazza il divebomb e passa al comando. Gavin non molla e ci riprova ma non trova la chiusura del sorpasso.
Logan Seavey vince in maniera metodica ma con la mentalità del campione il terzo venerdì di fila e a fargli compagnia in finale A ci sarà Gavin Miller. Alle loro spalle Courtney, Pittman, Grant, Edwards, Faccinto, Stenhouse, Johnson e Felker. Ed ora è tempo di Alphabet Soup!
I risultati della quinta giornata

l programma della giornata finale del Chili Bowl 2025: la Alphabet Soup
16:00 Prove libere (per le finali P ed O, in sintesi si fa la conta degli effettivamente presenti e si valuta quali finali fare)
16:15 Finali P (eventuali)
16:45 Finali O
17:15 Finali N
17:45 Finali M
18:15 Finali L
18:45 Finali K
19:15 Finali J
19:45 Finali I
20:15 Finali H
21:00 Finali G
21:30 Finali F
22:10 Finali E
22:50 Finali D
0:45 Prove libere in vista della pole position della Finale A
1:00 Pole position Finale A (in pista i 10 già automaticamente qualificati)
2:40 Finali C
3:40 Finali B
5:00 Finale A
Immagine: Chili Bowl Nationals su Twitter
Risultati: chilibowl.com
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.