Chili Bowl 2025, Day 4: Thorson vince la giornata del giovedì, Bell beffato da Bernal per la qualificazione al main event

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 17 Gennaio 2025 - 23:00
Tempo di lettura: 9 minuti
Chili Bowl 2025, Day 4: Thorson vince la giornata del giovedì, Bell beffato da Bernal per la qualificazione al main event
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Grande spettacolo nella quarta giornata di qualificazioni. Thorson e Bell duellano a lungo, poi all’overtime la questione si risolve con un clamoroso 3-wide in cui Bell anziché finire primo chiude al terzo posto


Il Chili Bowl non è fatto solo di grandi numeri, ma anche di grande spettacolo. Una pista in ottime condizioni regala una giornata molto apprezzata dal pubblico e vissuta fino all’ultimo quando Tanner Thorson, Christopher Bell e Ryan Bernal regalano un 3-wide sul traguardo per decidere in pratica chi dei tre sarebbe stato il beffato in ottica Alphabet Soup. Sorride Thorson in serata di grazia mentre Chris ama troppo Tulsa per essere amareggiato.

Le batterie

Degli 85 iscritti si presentano al sorteggio ben 79 piloti, nuovo record per un giovedì di gara da quando il format è su cinque giornate di qualifica. Il totale dell’edizione raggiunge così quota 292 e la prospettiva che l’edizione 2025 diventi davvero la seconda all-time dietro solo a quella del 2022 è sempre più concreta. È un’altra serata ricca di piloti di primissimo livello, tuttavia gli occhi di tutti sono sul ritorno di Christopher Bell dopo due anni di veto da parte di Joe Gibbs; il pilota della #71W lunedì ha già vinto la Race of Champions, quindi sembra un uno contro tutti.

Dopo delle tranquille prove libere con miglior tempo (11.278″) di Ethan Mitchell su Denney, Sherrell, Mallett, Pace, Cox, Bayston, Bell, Bernal e Thorson, è subito tempo di batterie mentre dalla direzione gara arriva un nuovo duro monito contro i team qualora fossero beccati con le mani nel sacco ad alterare le gomme (il tutto malgrado il primo giro di controlli a sorpresa non abbia rilevato infrazioni).

La prima heat vede subito un piccolo contrattempo con la falsa partenza di Deal dalla pole, poi al secondo tentativo tutto fila liscio e Fezard passa subito al comando. Ci si aspetta la rimonta di Brody Fuson da una clamorosa nona e ultima posizione al sorteggio, tuttavia il suo recupero si ferma solo al quarto posto e così i suoi 104 passing point non valgono la leadership.

La seconda batteria fila via liscia fino alla bandiera bianca quando Joe Boyles rompe un semiasse e quindi si va all’overtime. Stasa non ha problemi a vincere mentre gli applausi sono per Mariah Ede che col recupero dalla ottava alla terza posizione e i relativi 111 punti balza al comando. Nella H3 pronti via e la coppia Johnson-Beard finisce in testacoda, poi lo show è tutto del big CJ Leary che riesce a sfruttare quasi al meglio la nona posizione al via e si deve arrendere solo a Cottle e Lynch. Per lui ci sono ben 116 punti.

Quarta batteria: dopo la defezione di Bosie, c’è il primo vero recupero vincente ed è ad opera di Karter Sarff che si prende la prima posizione e 120 punti (dunque è nuovo leader) dopo essere partito quinto. Nella quinta heat c’è il debutto al Chili Bowl di Katherine Legge che, tuttavia, perde cinque posizioni e chiude ottava. Ben peggio va al poleman Justin Dickerson che dalla pole finisce nono e ultimo. La vittoria va al favorito Brady Bacon che, dopo una super mossa al via, pareggia il risultato di Sarff, tuttavia il 9-3 di Westfall gli vale solo un punto in meno, ovvero 119.

Ma sono conti che durano poco, infatti nella H6 entra in scena il primo vero candidato della serata ovvero Tanner Thorson che in due giri balza dal sesto al secondo posto, poi supera Spence e vince la heat per 125 passing point. Serbus perde una grande occasione perché sarebbe in pole, ma un problema meccanico lo costringe ad una sosta al volo prima del via. Deve partire dal fondo e rinunciare così ai passing point ottenuti con le posizioni guadagnate (quattro) e tenersi solo quelli del quinto posto.

Pochi minuti e Bell è chiamato subito a rispondere anche se partirà “solo” quarto. La vittoria è facile malgrado questa sia probabilmente la batteria più difficile da affrontare e con i 115 punti si mantiene nel gioco delle posizioni che contano. Sul traguardo Christopher precede Shuman, Bodine, Mallett, Price e soprattutto Spencer Bayston che col sesto posto (+1) si mette nei guai.

Il primo vero incidente della serata arriva al via della ottava heat: Hanna finisce in testacoda in curva2 dopo essere partito in prima fila, Crawley non può evitarlo e viene lanciato in aria. Dopo la defezione di Gile e il ko meccanico di Carroll, in pista rimangono appena in cinque e Windom vince senza problemi. Nona e ultima batteria e Bernal si prende il primo posto, ma con soli 105 punti dal secondo posto.

Dunque Tanner Thorson è in vetta alla classifica generale con 125 passing point davanti a Sarff, Bacon (120), Leary, Westfall (116), Bell (115), Jones (113), Ede (111), Fezard e Windom (110). Fra i big esclusi dalle qualifiche Bayston, Carroll e Morton.

Finali D

La nutrita schiera di piloti al via del Day4 impone gli organizzatori e mettere in scena per la prima volta nel 2025 le finali D di giornata, una scrematura con i sopravvissuti ai guai delle heat con due posti in palio per il ripescaggio. Nella D1 dei 10 ammessi solo sette si presentano, vince Gile davanti a Robbins mentre Katherine Legge chiude la serata con un quinto posto. Nella D2 c’è più partecipazione, avanzano Newell e Crawley senza scossoni.

Finali C

Dalla D si passa subito alla C con una C1 che inizia a singhiozzo, poi la classifica si assesta dietro a Kade Morton che passa come da pronostico con Kris Carroll (partito sesto), poi Zorn e Schmidt. Robbins e Gile sfiorano il doppio salto con un quinto e un sesto posto. Nella C2 la zuppa viene invece servita con Jeffrey Newell che rimonta dall’11° al quarto posto e avanza insieme a Bayston, Wyatt e Kruetter.

Le qualifiche

Le qualifiche vedono probabilmente un paio di nomi assenti all’appello (Bayston dovrà passare dalla coda della B per rimediare alle mancanze precedenti), tuttavia la curiosità è tanta per capire chi partirà in pole nella A. E nella Q1 ovviamente, come da regolamento, Thorson è in P6. Pronti via e caution con Fuson che finisce in testacoda in curva4 sprecando la prima fila. Ripartenza e in un amen Thorson (che era già quarto) balza subito al comando salutando tutti. È il suo secondo 6-1 della serata e quindi 125×2 fa 250 punti. Nessuno potrà matematicamente sorpassarlo e quindi la pole position è già di Tanner.

Nella Q2 arriva l’altra sentenza: arriva un altro 6-1 ed è ad opera di Karter Sarff che con questi 125 punti si garantisce la prima fila al fianco di Thorson. Questo dato probabilmente sovrasta l’altro risultato della seconda qualifica: Sarff nel fare questo ha battuto Bell (secondo al traguardo) che pure partiva davanti a lui e quindi il pronostico per la serata non è più a senso unico. Battuti anche Shuman, Mitchell e Windom.

La Q3 scorre via tranquilla per quasi tutti dato che a finire ko sono solo Brady Bacon (che pizzica il cordolo esterno e completa un 360° ma non sul giusto asse di rotazione) ed il poleman Laney, la pista regala molto spettacolo e tutti apprezzano la preparazione della stessa. Vince Sherrell su Cottle, tuttavia non ci sono grandi bottini. Anche nella Q4 non ci sono scossoni, ma Bernal (partito terzo) impedisce un nuovo 6-1, stavolta ad opera di CJ Leary.

La pole come detto va dunque a Thorson (250) su Sarff (245), Leary (229), Bell (223), Bernal (215), Parker Jones (209), Cottle (203), Westfall (200), Sherrell (199) e Cox (194), matematicamente alla finale A anche Denney, Spence, Flud, Fezard, Windom e Mitchell.

Finali B

Esami di riparazione per 32 piloti con soli 4+4 posti ancora disponibili per la finale di giornata. Nella B1 Edwards mantiene la pole, poi al sesto giro Laplante nel tentativo di guadagnare la posizione che gli servirebbe finisce a ruote all’aria, mentre quasi in contemporanea e in maniera indipendente Schmidt finisce nelle reti dall’altra parte della pista. Bandiera rossa per le riparazioni e poi si riparte con Edwards che mantiene la prima posizione e avanza insieme a Deal, Fuson (partito decimo) e Gabbard che si tiene dietro Mallett ed Ede mentre Carroll, Bodine e Morton sono out.

Nella B2 due gli osservati speciali nella rimonta, Bacon e Bayston (11° in griglia). Entrambi partono bene e Brady entra nella top4 mentre Spencer dopo tre giri è già settimo. Bacon deve soffrire perché gli avversari contrattaccano mentre Bayston continua ad avanzare. Hanna fermo in pista al sesto giro concede a tutti un attimo di riposo e alla ripartenza il gruppo compatto favorisce i rimontanti che passano rispettivamente al terzo e al quarto posto e non si fermano qui dato che attaccano insieme Stasa per il secondo posto con successo. Shuman indisturbato vince la B2 davanti a Bayston (doppia razione di zuppa), Bacon (16esima finale A di giornata consecutiva) e Stasa.

Finale A

Il giovedì si chiude con i consueti 30 giri della finale A e l’incognita su chi saranno i due finalisti arrivati dal giovedì. Prima del via Bacon deve ricorrere alle riparazioni dei meccanici in quanto la rimonta ha vissuto di battaglie intense da cui ne è uscito vincitore ma non indenne; Brady riesce a prendere il via.

Alla bandiera verde Thorson mantiene la prima posizione davanti a Sarff che, tuttavia, attacca subito all’esterno in curva2 dove viene bloccato. Il tentativo in curva4 ha successo e quindi Karter passa al comando. Il duello prosegue per i giri successivi a scambiarsi la prima posizione a suon di slider mentre Bell osserva interessato, ma anche lui viene attaccato in questo caso da Leary. La grande lotta viene interrotta al quarto giro quando Fezard si ribalta in curva3 (per la cronaca è il 37° flip da inizio settimana) e nel mucchio finiscono anche Windom, Sherrell, Bayston, Edwards e Deal. Tutti però riescono a ripartire.

Sarff mastica amaro perché era appena riuscito a guadagnare ben 1″ su Thorson sfruttando la linea esterna ed ora deve ricostruire tutto. Bandiera verde ai -26 e Karter esagera un po’ con la sua linea, pizzica il cordolo in terra e Thorson ripassa mentre Bell torna davanti a Leary. Sarff ha perso il ritmo e all’ottavo giro viene attaccato da Christopher e per oltre un giro sono affiancati. E qui Bell compie la magia dato che al decimo giro piazza un doppio sorpasso che lo lancia dalla terza alla prima posizione dall’interno. Thorson ha avuto un attimo di sottosterzo e deve concedere dopo un giro.

La coppia Bell-Thorson riesce ad allungare nei primi doppiaggi e a metà gara precedono Sarff, Leary, Bernal, Denney, Jones, Westfall, Flud e Cottle. Bell ora è tornato all’esterno mentre Thorson è costretto all’interno mentre i giri passano e la situazione sembra congelata.

Il traffico per riapre tutto: ai -10 Bernal supera Leary e si porta al quarto posto appena prima di una nuova caution per il flip di Sherrell. Si riparte con soli nove giri da disputare e Bell scatta alla perfezione lasciando Thorson sotto gli attacchi di Sarff e Bernal. Le scelte strategiche si scambiano nuovamente con Christopher interno e Tanner all’esterno. Leary ripassa Bernal mentre Sarff è ancora vicino a Thorson.

Ai -5 colpo di scena: Bell ha un’esitazione e Thorson lo infila appena prima di una caution innescata dal flip di Shuman sul traguardo. 0.042″ di margine sulla linea bastano a Tanner per controllare la ripartenza dei -5. Bandiera verde e Thorson prima chiude all’interno, poi torna all’esterno e Bell deve fare l’opposto, dietro di loro Leary supera Sarff che viene infilato anche da Bernal e, per un altro colpo di scena, Karter rallenta per un problema meccanico.

Due giri alla fine e Bell quasi affianca Thorson che, tuttavia, alla bandiera bianca riesce a guadagnare centimetri preziosi. Poi però un’altra bandiera gialla: subito dopo il traguardo c’è un groviglio fra Leary ed un Jones che era stato sempre lì e, dopo aver approfittato dei guai di Sarff (che nel frattempo prende la via del garage) si toccano ed hanno un duro contatto reciproco.

La nuova top5 in vista dell’overtime vede dunque Thorson davanti a Bell, Bernal, Westfall e Denney. Pronti via e stavolta Bell ha la chance per l’attacco su Tanner dall’esterno, tuttavia quest’ultimo si allarga verso aprendo la porta a Bernal. Il 3-wide arriva praticamente fin sul traguardo e l’esito è sorprendente: Tanner Thorson è il vincitore ma sulla linea Bernal è secondo e dunque automaticamente al main event di sabato, Bell è terzo e dopo aver sfiorato la vittoria di giornata invece dovrà partire dalla B.

Il grande show del giovedì ma la beffa finale non tolgono il sorriso ad un Christopher Bell che ha avuto la vita difficile, ma anche questo è il Chili Bowl. E sabato sarà lo stesso temuto anche se potrebbe partire in finale A fuori dalla top10. Per la cronaca, dietro alla #71W si piazzano Westfall, Denney, Flud, Spence, Cottle, Fuson (da 21° a nono) e Bacon (+10). Per Leary e Sarff una possibile B di partenza si trasforma in una amara E.

I risultati della quarta giornata

Il programma di oggi

21:00 Sorteggio batterie

23:00 Prove libere

24:00 Batterie

1:45 Finali D (eventuali)

2:15 Finali C

2:45 Qualifiche

4:15 Finali B

5:00 Finale A


Immagine: Chili Bowl Nationals su Twitter

Risultati: chilibowl.com

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