Chili Bowl 2025, Day 2: Brooks e Crouch ribaltano il pronostico del martedì!

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 15 Gennaio 2025 - 22:45
Tempo di lettura: 11 minuti
Chili Bowl 2025, Day 2: Brooks e Crouch ribaltano il pronostico del martedì!
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Kofoid paga un’incidente, gli altri big sembrano un po’ spenti e così Landon Brooks con una clamorosa rimonta si prende il Day2 avanzando direttamente al main event con Brenham Crouch


Non sempre vincono i più forti o i più blasonati. In qualche serata magica anche al Chili Bowl spuntano nomi relativamente nomi. È questo il caso di quanto successo nel Day2 con la vittoria di Landon Brooks con una clamorosa rimonta negli ultimi giri della finale A battendo un altro nome poco conosciuto come quello di Brenham Crouch. E tutti gli altri sono dovuti rimanere a guardare cercando di non pensare alla strada in salita nella giornata di sabato.

Le batterie

Buona affluenza per il Day2 al Chili Bowl 2025 dato che dei 75 iscritti ben 74 si presentano al sorteggio (totale finora dunque di 140). E il martedì sembra sulla carta una giornata parecchio equilibrata senza un favorito unico.

Forse solo Kofoid (che pesca una buona quinta posizione al via della heat numero tre) e Meseraull (la cui scelta di affidare il sorteggio ad un giornalista di FloRacing si rivela ottima, sesto nella H6) si stagliano rispetto a Thornton, Thomas, Bryson, Beason (ottima ultima posizione nella H7), Sweet, Schuerenberg (tutti e tre) e tanti altri. Da notare al via il rookie Ty Gibbs che, stando alle sue parole, si sta già divertendo e anche il fatto che Clinton Boyles lasci il microfono di FloRacing per tornare in pista – come di consueto – tornando ad essere uno degli outsider di lusso; al suo posto in una cabina di commento lavata dal fango in diretta c’è il campione in carica Seavey.

Nelle prove libere (solo un paio di testacoda, uno proprio di Gibbs) il miglior tempo è di Cameron Key (11.244″) davanti a Sweet, Davis, Shuerenberg, Boyles, Brooks, Daum, Culver, Hardy e Thornton. Poi è subito tempo di batterie.

Nella prima heat pronti via e Tom Harris, inglese – e di buon livello – come si nota dalla livrea con la Union Jack, finisce subito a ruote all’aria nel mucchio della prima curva ma riesce a ripartire. Poi si prosegue ancora un po’ a singhiozzo e la classifica si assesta ma non come previsto. Vince Setser dalla terza posizione davanti ad altri rimontanti. Harris riesce a conquistare un quarto posto pur perdendo punti rispetto alla fatidica “quota 100”.

La seconda heat vede in pista tre assoluti protagonisti. Il primo è Adam Bolyard, colui che sabato nel parcheggio dell’Expo Center si era reso partecipe del primo flip del Chili Bowl, che con due testacoda chiude in anticipo una settimana decisamente storta. Il secondo è Jake Bubak che con il passaggio dal sesto al primo posto si candida ad una grande serata dall’alto di 125 passing point. Il terzo è il neozelandese Mitch Fabish, riconoscibilissimo dalla bandierina con la “Silver fern”, storico simbolo del paese dell’Oceania che sbuca fuori dal tettuccio. Fabish si tiene dietro strenuamente Kreisel e non solo chiude secondo, ma guadagna tre posizioni dal via.

Dopo due heat di introduzione, la terza vede i primi big in pista. E i big rispondono all’appello: Kofoid e Thornton duellano per tutta la seconda parte di gara, Buddy ne ha di più e da dietro affonda l’ultimo sorpasso all’ultimo giro, Thornton prova la contromossa sul traguardo ma non si accorge di una vettura lentissima davanti a lui, la tocca e quasi decolla sbattendo anche contro il muretto. Per sua fortuna solo uno spavento, pochi danni e secondo posto salvato in volata su Austin Torgerson (il fratello di Ashton).

La quarta heat scorre tranquilla: la rimonta di KTJ (all’anagrafe Kevin Thomas Jr.) dal settimo posto si ferma al secondo dietro al poleman Crane e per lui ci sono 118 punti. Bene anche il debuttante Gibbs che sale dall’ottavo al quinto posto. La quinta batteria è una fotocopia della precedente: il 7-2 del pilota-commentatore Boyles si ferma dietro al poleman e vincitore Hannagan.

Dopo la H6 in cui Hank Davis compie il suo dovere (vince dal terzo posto) mentre Meseraull delude un po’ facendo sì un +3 ma solo fino alla P3, nella settima batteria il primo colpo di scena. La H7 è ricca di talento e qualcuno deve pur rimanere a bocca asciutta, ma non ci si aspetta il flip con annesso ritiro di Zach Daum. Kaylee Bryson, già prima ragazza alla Finale A del sabato, controlla dalla pole piloti di peso come Crouch, Beason e Key.

https://twitter.com/FloRacing/status/1879315864291619126

Si va verso la chiusura della prima parte di serata con altre sorprese in negativo: nella ottava batteria Sweet chiude solo al terzo posto dietro a Landon Brooks (100 punti puliti dalla pole) e Morton; nella nona e ultima, dopo il grosso rischio corso da Culver e Trimble, a vincere è Twitty mentre Hunter Schuerenberg è sì terzo ma dopo essere scattato ottavo e ultimo.

Al termine delle batterie, dunque, Jake Bubak (125 passing point) davanti a Kofoid (120), Thomas, Boyles, Morton (118), Beason, H.Schuerenberg (111), Setser, Davis (110) e Rueschenberg (108). Fra i big esclusi Kleuver, Daum, Bayer, Betts e altri nomi di giro mentre l’inglese Tom Harris, malgrado il flip, è il 40° e ultimo automaticamente ammesso alle qualifiche.

Finali C

Si passa subito come di consueto alle finali C che vedono assestamenti e altri guai. Morrell e France finiscono ko nella C1 quando sono in posizione relativamente buona, tuttavia rimonte come quelle di Hess (dalla decima alla prima posizione) e Trimble (dalla 15esima alla quarta) sono notevoli. I due avanzano insieme a Naida e Culver.

Nella C2, dopo le defezioni di Porter e Brewer, una run più lineare con Stelzig a vincere e qualificarsi con Daum (che ristabilisce le gerarchie con un 13->2), Corey Smith e Simon.

Le qualifiche

Dopo delle batterie abbastanza equilibrate con alcuni big che non hanno ottenuto i punti sperati, le quattro qualifiche assumono un’importanza ancora più notevole. E gli animi iniziano a scaldarsi.

Le prime scaramucce arrivano subito nella Q1 fra Hagar e Morton e a pagare le conseguenze col ritiro è quest’ultimo. Dopo la bandiera gialla si riprende e Brenham Crouch a sorpresa passa tutti dal settimo posto e piazza un break che alla fine si rivelerà vincente: i 223 passing point totali gli valgono un balzo dal 25° al primo posto in graduatoria, per il momento provvisorio ma che poi si rivelerà definitivo. Per la cronaca sul traguardo sono battuti VanInwegen, Bryson ed Hagar mentre Gibbs mantiene l’ottavo posto della griglia.

Nella Q2 il fattaccio: mentre Thornton perde qualche colpo a vantaggio di Landon Brooks, in curva4 Corbin Rueschenberg tira una spallata a Kofoid che finisce addirittura nelle reti. Le polemiche si innescano subito per una manovra decisamente oltre il limite e a nulla valgono le discussioni secondo il quale nemmeno Buddy sia un pilota pulitissimo e che in passato ha anche lui causato qualche guaio. Dopo la bandiera rossa per la riparazione delle reti si riprende e in qualche modo Kofoid non solo riparte con un semiasse nuovo, ma anche recupera posizioni. Vince Brooks su Rueschenberg, Thornton, Drake, un Beason decisamente piatto, un Meseraull in discesa e Kofoid che salva un settimo posto.

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Per fortuna le ultime due sessioni scorrono via più tranquille. Nella Q3 Sussex riesce a difendere il primo posto dalle rimonte di Schuerenberg e KTJ, nella Q4 Sweet fa lo stesso su Setser, Key e Boyles.

La pole della finale A va dunque a Brenham Crouch (223 passing point) davanti a Schuerenberg, Thomas (219), Setser (218), Rueschenberg (211), Boyles (207), Brooks (205), VanInwegen (199), Sussex e Sweet (196); qualificati anche Key, Bubak, Hagar, Drake, Zimmerman e Bryson. Out invece ovviamente Kofoid ma anche Meseraull, Beason, Davis, Thornton, Meseraull, Gibbs e Torgerson.

Finali B

Le finali B sono dunque piene di big o outsider e la lotta per le prime quattro posizioni è molto intensa. Nella B1 a partire dalla pole è Beason, tuttavia anche in questa occasione Jonathan appare spento e Davis lo passa subito. Dopo una rapida caution per Hardy che rallenta e poi un’altra per Culver, Wiseley e Trimble che si incastrano, si riparte con ancora 11 giri da disputare e come virtualmente qualificati ci sono Davis, Beason, Kreisel e l’inglese Harris, tuttavia alle sue spalle ci sono Mat Williamson e il rimontante Naida proveniente dalla finale C.

Della situazione ne approfitta Johnson che infila tutti e lascia dunque solo un posto sul tavolo. Harris prova il bump su Kreisel ai -3, tuttavia all’ultimo giro Naida di ribalta quando è sesto e manda tutti all’OT. Culver con un testacoda innesca un secondo OT che però, da regolamento, ora è da un giro anziché due. Dopo la bandiera nera per il neozelandese Fabish si riparte per lo sprint e ad avere la meglio per l’ultimo posto utile dietro a Davis, Beason e Johnson è Garet Williamson che beffa Mat Williamson (nessuna parentela apparente), Harris e Kreisel.

Dopo tanto movimento, la B2 appare più lineare. Al via Thornton perde la prima posizione a vantaggio di Kofoid che non si guarderà più indietro. La classifica si assesta e le posizioni perse da Crane vengono recuperate da Morton che segue Meseraull nel sorpasso sullo stesso Thornton. Un paio di caution come quelle per il testacoda di Twitty ed il flip di O’Banion permettono ad un rimontante Daum di sognare il salto dalla C alla A, tuttavia il suo recupero si ferma al quinto posto. Passano i citati Kofoid, Meseraull, Morton e RTJ.

Finale A

Una delle Finali A più incerte dei tempi recenti dato che alcuni outsider partono davanti e molti big sono indietro. E dunque ancora fuoco alle polveri per 30 giri. Bandiera verde e subito gialla per un gran colpo di scena: Thomas butta tutto con un testacoda quando partiva dal terzo posto e invece così finisce in coda al gruppo da 24 auto.

Si riparte e Crouch mantiene la prima posizione su Schuerenberg a differenza di quanto avvenuto nella partenza abortita. Hunter così è costretto a difendersi da Setser e il quasi anagramma Rueschenberg. Tuttavia arriva un’altra caution per un botto di Brad Sweet (che conferma il poco amore con Tulsa) che coinvolge anche Bubak.

Si riparte ancora con ben 28 giri da disputare ed è qui che Setser si prende la seconda posizione. Poco più dietro in lotta per la P4 ci sono Brooks (scattato settimo) e Boyles. Ma la gara non vuole proprio muoversi dato che al sesto giro è addirittura Schuerenberg a finire in testacoda dal quinto posto (e Sussex deve cercare di evitarlo) toccato da Boyles quando è quinto.

Ennesima ripartenza ai -25 e ad approfittarne è Kofoid che, partito 18°, entra in top10 seguito da Davis. È scatenato anche Boyles che sembra alla serata che vale una carriera infilando Rueschenberg per il terzo posto ai -21. E per Clinton c’è da prendere i popcorn in mano perché davanti a lui Setser inizia a tirare slide job sul leader Crouch. A metà gara Brenham guida su Setser, Boyles, Key, Rueschenberg, Brooks, Drake e Kofoid.

Poi però il disastro: iniziano i doppiaggi e Boyles si tocca inavvertitamente con Johnson e si ribalta. Per lui il sogno del main event di sabato finisce probabilmente con questo ritiro. Si riparte ai -13 e si scatena Kofoid che con uno slider sale in top5 e poi al giro successivo è addirittura quarto, subendo però il controsorpasso. In suo aiuto arriva anche una nuova caution con il testacoda di Morton che rimette Rueschenberg davanti a Buddy.

Green ai -12 e tutto cambia all’improvviso: sbuca fuori infatti Landon Brooks che in due semplici mosse balza dal sesto al quarto posto. Crouch sembra allungare, ma dietro di lui sono ben in cinque per l’ultimo posto nella finale A di sabato. Si procede ancora a singhiozzo: Meseraull perde il serbatoio dell’olio e si ferma in pista ai -10.

Bandiera verde e altro show di Brooks che sale dal quarto al secondo posto scappando con Crouch. Kofoid ci mette quattro giri di troppo per superare Key e mettersi di nuovo al quinto posto che diventa quarto ai -3. Davanti intanto Brooks completa la magia ai -2 mettendo il muso davanti a Crouch che risponde alla bandiera bianca, tuttavia nella sfida degli incroci ad avere la meglio al traguardo è di nuovo Brooks per una finale A che verrà ricordata a lungo.

Contro ogni pronostico della vigilia Brooks e Crouch si qualificano automaticamente al main event di sabato relegando ai ripescaggi della Alphabet Soup piloti come Kofoid, Rueschenberg (passando in volata da colui che aveva spedito a muro poche ore prima), Setser, Key, Davis, Bryson, Bubak, Hagar, Beason, RTJ e KTJ (uno dietro l’altro), ma anche Meseraull, Morton, Boyler, Daum e così via. Anche questa è la magia del Chili Bowl.

I risultati della seconda giornata

Il programma di oggi

21:00 Sorteggio batterie

23:00 Prove libere

24:00 Batterie

1:45 Finali D (eventuali)

2:15 Finali C

2:45 Qualifiche

4:15 Finali B

5:00 Finale A


Immagine: Chili Bowl Nationals su Twitter

Risultati: chilibowl.com

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