Chili Bowl 2024, Day 5: Seavey rimonta e si lancia verso il gran finale

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 13 Gennaio 2024 - 16:00
Tempo di lettura: 9 minuti
Chili Bowl 2024, Day 5: Seavey rimonta e si lancia verso il gran finale

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In leggera difficoltà in batteria e qualifica, il campione in carica Logan Seavey rimonta in Finale A dal settimo posto e oggi difenderà il titolo


Un crescendo rossiniano quello di Logan Seavey nel venerdì del Chili Bowl. Non al meglio nelle batterie e nelle qualifiche, poi nella Finale A di giornata va a vincere in volata dopo essere partito settimo battendo un Ryan Timms in forma straordinaria mentre dietro di loro un altro big come Justin Grant si ribaltava per cercare di stare con loro. Un venerdì ricco di incidenti per la voglia di non lasciare sulla terra nemmeno un punto o una posizione.

Le batterie

Addirittura 80 i piloti presenti per l’ultima giornata di qualificazioni al Chili Bowl 2024 e il totale è dunque di 365 effettivamente in gara, secondo dato di sempre pareggiato.

Si inizia con una prima batteria piena di problemi, seppur non gravi come i testacoda di Wyatt e Robbins (il secondo dopo le libere) e la foratura per Schindler che va dritto nel garage. Seavey parte quarto tuttavia davanti a lui Tyler Edwards non sbaglia e vince la heat.

La seconda heat vede il primo flip e Sam Johnson regala involontariamente spettacolo, dato che sul fondo ha attaccato uno sticker con scritto “Oh Shit” come ad indicare “se leggete questo allora vuol dire che non tutto è andato bene”. Dopo la ripartenza il veterano Ronnie Gardner non ha problemi e vince con il classico centone.

La terza batteria vede i primi big impegnati. Gavin Miller ed Emerson Axsom sono compagni di squadra al KKM e non si ostacolano (e non rischiano a parte l’impennata di Miller alla bandiera a scacchi), dietro di loro c’è McDougal che arriva terzo ma la vettura finisce in fumo sul traguardo e sarà il preludio al ritiro dalla giornata. L’ex campione McCreadie non recupera abbastanza dal fondo.

Anche la quarta heat è bella piena di eventi. Rudy out dal via, Boden penalizzato per start irregolare e così in prima fila avanza Josh Bilicki il quale però non riesce ad andare all’esterno e quando cerca l’interno si tocca con un’altra vettura e si ribalta. Alla ripartenza si scatena Pittman che, partito sesto, passa gli avversari uno ad uno e così piazza con la vittoria il punteggio importante.

Quinta heat: il poleman Elzo viene sverniciato da Justin Grant, poi però rimane con l’acceleratore bloccato e fa un botto pauroso; pilota per fortuna ok. Si riparte da zero e Grant si ripete sul nuovo poleman Schudy. La heat scorre via tranquilla dopo la paura e da notare c’è solo il sorpasso ai -2 di McCarthy su Schudy per il secondo posto.

La sesta batteria è molto convulsa: al via Gastineau viene toccato da dietro da Snyder e finisce in testacoda. Partenza annullata da regolamento, ma Gastineau finisce in coda ed il “colpevole” ne beneficia avanzando in prima fila. Alla green però Ryan Timms inizia a far vedere di che pasta è fatto e si porta subito al secondo posto. Ai -6 c’è un flip enorme per Blackaby che ne esce un po’ malconcio ma abbastanza in salute.

Ripartenza e Timms deve ripassare Snyder e ce la fa approfittando di Steven che tocca il cordolo, ma Snyder viene graziato ancora per il testacoda di Hawkins. Altra green, Snyder sbaglia ancora quasi tamponando il leader Gariss e stavolta Timms lo passa. Ryan supera anche il primo, ma Gastineau si ribalta e quindi c’è l’ennesimo sorpasso annullato per Timms. Alla ripartenza finalmente Ryan chiude i giochi e vince la heat con merito.

La settima e ottava heat vedono tante battaglie nel gruppo, ma per fortuna niente incidenti. Nella H7 Coons si infila al via seguito da Felker e arrivano al traguardo così, nella H8 Stenhouse si prende la batteria dalla pole mentre due big come Cottle e Kaylee Bryson rimangono intrappolati nel traffico.

L’ultima batteria vede parecchio movimento: Santino Ferrucci pesca la pole, ma in fretta viene passato dal gruppo e chiuderà sesto. Si sviluppa così la battaglia per la prima posizione fra Andrews e Wiedeman. Ai -3 quest’ultimo tenta lo slide job in curva1 su Andrews il quale dall’esterno in curva3 cerca di resistere ma finisce in testacoda e centra l’incolpevole Reinbold che è costretto al ritiro. La caution annulla il sorpasso di Wiedeman che però si ripete alla ripartenza e così vince la heat.

Al termine delle batterie la graduatoria, dunque, vede Pittman al comando con 125 passing point davanti a McCarthy (118), Timms, Coons, Wiedeman (110), Felker (108), Edwards, Grant (105), Amitage ed Hubert (104)

Finali D

Le Finali D sarebbero sulla carte molto affollate con ben 10+10 piloti al via, tuttavia la grossa e brutale selezione delle batterie ne lascia al via della D1 appena otto e della D2 sette. 10 giri passano in fretta, ma di ritiri ce ne sono ancora come gli outsider Hicks e Boden. Dalla D1 passano Cohran e Reinbold, dalla D2 Roseland e Dailey.

Finali C

Si cerca di recuperare il tempo perduto e si va veloci alla C. Nella C1 il poleman Kevin Brewer finisce ko così come altri, vince dunque Droud che avanza con Kaylee Bryson (stavolta sì ottimo recupero dalla nona posizione), Reinbold (che dunque è il secoundo souper della settimana dopo Larson) e Schafer; Ferrucci che recupera bene quattro posizioni ed è sesto. Nella C2 meno drammi e passano Hernandez, Smith, Styres e Urbanosky.

Qualifiche

Le qualifiche per fortuna si svolgono senza incidenti di rilievo, c’è solo il DNS di McDougal (piccolo colpo di scena) ed il ritiro di Chambers. Nella Q1 Snyder si riscatta e stavolta anche convince recuperando dal terzo al primo posto battendo Stenhouse. Pittman invece stavolta non fa il miracolo ed è solo quarto riaprendo la porta agli avversari visti i “soli” 214 punti.

Nella Q2 vince Shuerenberg davanti ad un Andrew Felker che non bisogna mai sottovalutare a Tulsa, supera Pittman e arriva a quota 216; applausi invece per Park che parte nono e arriva terzo. La Q3 è quella che decide i conti: Ryan Timms è ancora scatenato e completa lui la rimonta dal sesto al primo posto battendo persino Logan Seavey che era partito due posizioni davanti a lui e conquista la pole con 235 passing point; a seguire altri big come Cottle, Edwards e Gardner.

La Q4 decide invece la prima fila: all’ultimo giro Justin Grant tira lo slide job che gli garantisce vittoria e prima fila battendo Miller ed Andrews mentre McCreadie da buon campione recupera dal 10° al quarto posto davanti ad un Axsom che invece delude un po’.

Ryan Timms dunque conquista la pole position con 235 punti davanti a Grant (225), Felker (216), Pittman (214), Snyder (213), Wiedeman, Seavey (206), Schuerenberg (204), Park e Miller (198); passano direttamente anche McCarthy, Stenhouse, Edwards, McCreadie, Cottle ed Andrews.

Finali B

La Finale B1 è abbastanza liscia se non fosse che a finire ko è proprio il poleman Will Armitage. Vince Cale Coons davanti al veterano Ronnie Gardner, Guerrini e Rosenboom mentre la Bryson recupera “solo” otto posizioni (come Reinbold dietro di lei) ed è sesta.

La B2 è decisamente più selettiva: dei 16 partono solo in 11 e arrivano in 10 e fra questi saltano Smith e Nichols che erano in posizione buona. Vince Axsom dalla pole davanti a Hall, Hubert e Peterson.

Finale A

Ultima gara delle qualificazioni e i nomi sono tanti, specialmente in posizioni non attese, quindi ci aspetta tanto spettacolo. Pronti via e al secondo giro Stenhouse finisce in testacoda quando era 12°; si riparte ai -29 con Timms davanti a Felker, Grant, Snyder e Pittman. Alla bandiera verde Snyder continua la crescita e passa Grant per il terzo posto, ma Schuerenberg fermo in pista blocca tutto di nuovo. Seguono altre due caution alla ripartenza che non mutano gli equilibri.

Altra green ai -26 e Snyder si scatena: passa Felker e poi con uno slide job al giro otto pure Timms per la prima posizione. Andrew prova ad approfittarne su Ryan mentre Grant è spettatore interessato. Alla fine Timms si riprende in sequenza seconda e prima posizione seguito da Grant. La battaglia ricompatta il gruppo e chi compare dietro di loro? Logan Seavey, partito al settimo posto.

Il campione in carica prima si libera di Pittman, poi con uno slide job di Grant e Snyder in contemporanea ed è così secondo mettendosi all’inseguimento di Timms tirandosi dietro Justin. Inizia anche il traffico, ma arriva il colpo di scena.

Proprio mentre Seavey tira lo slide job per la prima posizione, dietro di loro Grant si ribalta ed arriva la bandiera gialla che annulla tutto. Per Justin il venerdì finisce qua. Si riparte ai -5 con Timms davanti a Seavey, Snyder, Felker, Wiedeman, Pittman, McCarthy, Axsom, Miller e Coons.

Alla ripartenza c’è praticamente un replay: slide job vincente di Seavey ma caution che resetta alla classifica precedente. Anzi no perché Snyder viene penalizzato per falsa partenza e arretrato di una fila. Felker ha così una chance e affianca alla green Seavey, ma Logan reagisce e al terzo tentativo la manovra vincente riesce.

Logan Seavey così vince in volata il venerdì precedendo l’ottimo Timms, alla finale B andranno Felker, Snyder, Axsom (partito 18°), Wiedeman, un Pittman che si è spento e McCarthy; alla C Miller, Coons, Gardner, McCready. Justin Grant riesce a salvare il 20° posto e almeno la D. Ed oggi si inizia con la Alphabet Soup.

I risultati della quinta giornata

Il programma della giornata finale del Chili Bowl 2024: la Alphabet Soup

16:00 Prove libere (per le finali P ed O, in sintesi si fa la conta degli effettivamente presenti e si valuta quali finali fare)

16:15 Finali P (eventuali)

16:45 Finali O

17:15 Finali N

17:45 Finali M

18:15 Finali L

18:45 Finali K

19:15 Finali J

19:45 Finali I

20:15 Finali H

21:00 Finali G

21:30 Finali F

22:10 Finali E

22:50 Finali D

0:45 Prove libere in vista della pole position della Finale A

1:00 Pole position Finale A (in pista i 10 già automaticamente qualificati)

2:40 Finali C

3:40 Finali B

5:00 Finale A


Immagine: Chili Bowl Nationals su Twitter

Risultati: chilibowl.com

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