Chili Bowl 2024, Day 3: a Tulsa è WednesDay grazie a Corey

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
11 Gennaio 2024 - 23:15
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Corey Day domina una equilibrata, fino a quel momento, Finale A battendo Swanson. In molti, invece, masticano amaro per punti e posizioni perse


La ricerca di un erede di Rico Abreu ha dato i suoi frutti in un’accesa serata del mercoledì. A vincere è stato il 19enne Corey Day, un nome sulla bocca di molti del settore dei dirt track per le sue abilità con le Winged Outlaw ma del quale si aspettava una prova anche senza ali. E che prova: Finale A dominata malgrado diverse caution a tarpare le sue ali (tecnicamente mancanti) e a battere Jake Swanson che ha dovuto lottare duramente con Michael Faccinto per strappare l’ultimo biglietto automatico per il main event di sabato.

Le prove libere

“Pronto Keith? Ciao, come stai? Volevo farti i complimenti per la vittoria di Buddy Kofoid di ieri!”

“Oh ciao Ricky, grazie mille! Come va?”

“Bene dai, sono sempre molto preso. Senti, ho una domanda da farti. Hai un’auto disponibile?”

“Oddio, fammi controllare. 13 ne avevo in pista occupate, una l’ho data a Kyle, ma una ce ne ho un’altra libera. In fondo ne avevo 15 impegnate anche due anni fa. Mi cambia poco”

“E allora ci vediamo venerdì, va bene?”

“Va bene”

Alle 23:00 italiane, l’ora dell’inizio delle libere, arriva un piccolo grande replay del giorno precedente e, dopo Kyle Larson, torna in extremis al Chili Bowl anche Ricky Stenhouse Jr. che di Finali A in passato ne ha disputate. E quindi il KKM di Keith Kunz torna ad avere 15 vetture schierate a Tulsa.

La pista a detta dei preparatori è la più umida della settimana e si preannuncia molto insidiosa, a traiettoria più ristretta, ma anche molto più veloce. Questo non si vede nella breve sessione di libere dato che i tempi sono tutti sopra gli 11″.

Le batterie

Pronti via e la serata delle heat inizia subito con un colpo di scena: Jonathan “BZN SZN” Beason, che aveva già pescato una sfortunata pole, commette falsa partenza, la procedura viene annullata e viene penalizzato di una fila. La pista come visto offre meno chance di sorpasso e così Beason non recupera dal terzo posto (e sono soli 83 passing point per lui) chiudendo dietro ad Trey Osborne e Rylan Gray; quarto è Daison Pursley tornato definitivamente in gara dopo il drammatico incidente di un paio di anni fa.

Anche nella seconda heat ci sono pochi movimenti, Hahn parte avanti e va a vincere dovendo fare un solo sorpasso. Nella terza batteria si inizia ad alzare il livello: Tyler “Sunshine” Courtney vince dal terzo posto e con 110 punti va in vetta alla generale… ma solo per qualche decimo di secondo, poi Corey Day col passaggio 6°-2° ne fa 113. Si chiude con la caution per un incidente e classifica fatta alla moviola. Bene anche Jerry Coons, terzo dopo aver trovato un sedile al volo perché domenica aveva rotto il motore, e la leggenda Sammy Swindell, quinto con un +3.

La quarta heat è una maratona contraddistinta anche da un paio di flip e altri incidenti. Finiscono ko Stubblefield, Hernandez (partito in pole) e soprattutto Dillon Welch. Vince Jake Swanson che, essendo partito quinto, si prende 120 punti e passa al comando.

Pure la quinta batteria è animata e ci sono ben tre ritirati (di cui uno è Charlie Louden con la vettura numero X), tuttavia Mitchell Moles porta a casa solo il centone avendo vinto dalla pole davanti a Cummins.

Sesta heat, quella più attesa dopo il sorteggio dato che Jade Avedisian, la migliore ragazza nella storia del Chili Bowl e con prospettive di miglioramento, finisce addirittura all’ottavo posto in griglia, quindi potrebbe fare tantissimi punti ed essere lanciata in alto. Non si capisce bene cosa succeda al via, ma Jade (evidentemente per guai altrui) viene schierata al sesto posto e quindi i punti li prende da qui. Alla fine è seconda dietro a Michael Faccinto e non sapremo mai cosa avrebbe potuto fare nell’arco della serata con 10 punti in più dato che con 113 è seconda a pari merito in classifica, con 123 sarebbe stata prima.

Le ultime tre batterie scorrono via abbastanza tranquille con unico ritiro di un veterano come Buckwalter. La sette viene vinta dalla sorpresa Stelzig con il favorito Cottle solo terzo, la otto da Brody Wake che batte nomi ben più noti come Brandon Waelti e un nome sulla bocca di tutti in NASCAR (e non solo) come Brent Crews (+3 per lui), nella nona e ultima centone di Danner davanti agli outsider Bright e Crum.

Dopo le heat la graduatoria vede dunque Swanson al comando con 120 passing point davanti a Day, Chapple, Avedisia e Williamson (113), Copeland (111), Courtney, Faccinto, Stelzig e Wake (110).

Finali D

Gli organizzatori sono molto prudenti quest’anno ed evidentemente vogliono evitare inutili sovraffollamenti. Ad un piccolo aumento degli iscritti sopra la soglia psicologica di 72, decidono di organizzare le Finali D di giornata. 10 giri in programma con soli due ripescaggi e, alla fine dei conti, sette auto per gara. Nella D1 passano Corson e soprattutto Dillon Welch, nella D2 riscatto di Buckwalter e Gay.

Finali C

Si va veloci per compensare il tempo perso e si passa alla C dove ricomincia il movimento. Nella C1 sostanziale controllo di Fezard, Whitley, Frewaldt e Jackson mentre Simmons si ritira dopo essere partito secondo; Welch non riesce a diventare il primo “soup man” di questo Chili Bowl rimontando solo dal 12° all’ottavo posto.

Nella C2 prosegue lo show di Buckwalter che, dopo il ritiro nella batteria, viene coinvolto in un’altra caution, poi si ribalta e nonostante questo sfiora il ripescaggio chiudendo sesto. Avanzano un nome noto ai più come Tanner Berryhill, erede storico del nome Chili Bowl in termini di sponsorizzazione, Martin, Worth e Roark.

Qualifiche

Si passa alle qualifiche ed i nomi sul banco sono moltissimi. Il primo a mostrare la sua mano in questa sfida da poker è Jake Swanson che, partito sesto in quanto leader della generale, rimonta e con uno slide job all’ultimo giro conquista il secondo posto dietro a Moles e vola così a quota 233 passing point, mettendo un’ipoteca sulla pole di serata, anche se non ancora certa.

Nella Q2 Corey Day imita alla perfezione Swanson, fa 6°-2° dietro alla sorpresa Briggs Danner e si porta a 226 punti mettendosi in prima fila. Nelle ultime due qualifiche non ci sono molti sorpassi, nella Q3 Pursley, Drake e Bright arrivano come partono, nella Q4 Cummins vince davanti a Crews e Faccinto mentre Avedisian (quarta) e Beason (quinto) non recuperano abbastanza.

La pole in Finale A va dunque a Swanson (233) davanti a Day (226), Faccinto (206), Moles, Danner (205), Avedisian (202), Crews (199), Williamson (197), Copeland (195) e Pursley (194); qualificati anche Cummins, Drake, Hahn, Bright, Coons e Courtney.

Finali B

Le finali B vedono tanti outsider in pista, ma nella B1 probabilmente mancano i grandi nomi. Vince Osborne che passa con Gray, Waelti e Camfield.

Nella B2 invece Beason completa la rimonta dopo la difficile heat andando a vincere la gara davanti ad Hinton, Michael Stewart e Stelzig; applausi per Sammy Swindell che a 68 anni è sesto e quindi sabato partirà dalla Finale F.

Finale A

Il mercoledì cerca un nuovo re dopo sette anni. Rico Abreu infatti ha deciso di correre in Australia questo inverno e quindi ha abdicato, o meglio ha deciso di dare in prestito la sua corona. E a volerla prendere sono rimasti in 24 piloti agguerriti.

Al via è subito battaglia fra Swanson e Day che si scambiano la prima posizione, poi però subito una caution ed un big deve subito alzare bandiera bianca: Tyler Courtney si ferma in curva1 quando era 13°; protagonista di una clamorosa rimonta, terminerà ottavo.

Ripartenza ai -26 e Day rimane al comando per il breve lasso di tempo che passa prima di un’altra caution quando Bright finisce in testacoda in curva4 all’ottavo giro da 15°.

Altra ripartenza e, su una pista che sembra stringersi sempre di più, Day rischia grosso perché prende il cordolo interno, si impenna ma tiene giù il piede verso curva3. Dietro di lui Faccinto passa Swanson e artiglia il secondo posto. Michael sta esterno, Jake interno e sono affiancati per un po’. Alla fine, attorno a metà gara, Swanson si riprende il secondo posto e di slancio va a a riprendere Day.

Il duello non inizia in quanto ai -12 arriva un’altra caution: Moles, tentando di prendersi la quarta posizione all’esterno, tocca la posteriore destra di Copeland in curva1 e si ribalta senza conseguenze fisiche.

Green e la battaglia si riaccende, ma per il secondo posto: spunta fuori Briggs Danner che aggira Faccinto il quale però reagisce, rimane terzo e poi si tuffa all’interno di Swanson prendendosi virtualmente l’ultimo biglietto diretto per il main event. Ai -7 sono di nuovo affiancati, il tutto mentre Day invece si invola. Almeno fino a quando Beason ai -3, dopo aver rimontato dal 18° all’11° posto, si ribalta in curva2 e chiude così una serata storta.

Tutto si decide negli ultimi quattro giri e sulla carta Faccinto ne avrebbe sullo short run per prendersi quello che vuole, ma alla fine Swanson riesce a difendersi.

Corey Day domina la giornata del mercoledì e dimostra a tutti che anche con le Non Wing ci sa fare e pure tanto. Il giovane (talmente giovane che il motore montato sulla #41 è più vecchio di lui) regala anche una grossa emozione al team della famiglia Kahne mentre Alex Bowman (team owner di Swanson) per una volta può sorridere pure lui perché è arrivato il biglietto per la gran finale.

Terzo è Danner che approfitta dei tentativi di Faccinto che sono falliti; a seguire Copeland, Drake, Avedisian (che non ha recuperato posizioni) e Courtney che partiranno tutti dalla B. Crews, come da iniziale, invece sarà in C con la favola di Coons, altri big come Hahn, Pursley e Bright in D, Beason e Moles masticano amaro e saranno in E.

I risultati della terza giornata

Il programma di oggi

21:00 Sorteggio batterie

23:00 Prove libere

24:00 Batterie

1:45 Finali D (eventuali)

2:15 Finali C

2:45 Qualifiche

4:15 Finali B

5:00 Finale A


Immagine: Chili Bowl Nationals su Twitter

Risultati: chilibowl.com

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